venerdì 10 agosto 2012

L'INCONTRO DI MICHELA MURGIA, UN DONO... ANCHE PER LE VACANZE

Ci sarebbero infiniti modi per dirvi grazie per l'attenzione, la vivace e intelligente partecipazione, l'offerta di nuovi pensieri e inaspettate visioni, l'amicizia spontanea o rinnovata, e la commovente solidarietà offerta d'aiuto e silenziosa pazienza riservate a Gavroche negli ultimi mesi.
Quello che ho scelto, qui purtroppo solo in forma virtuale, è quello che uso di solito per ringraziare le persone che mi sono più care. Dono loro, a voi, un libro che ho letto, amato e che penso possa rivelarsi una luminosa scoperta anche per chi lo leggerà.
La mia dedica, per voi, è il Prologo, dunque, de L'incontro di Michela Murgia.

In attesa del ritorno a settembre di Gavroche... buone vacanze!


Michela Murgia, L'incontro,
Einaudi, Torino, 2012
© tutti i diritti riservati

Prologo

   
   Abbiamo giocato nella stessa strada.
   È così che si diventa davvero fratelli a Crabas, che venire dalla stessa madre non ha mai reso parenti neanche i gatti. Benedetto sempre sia il rispetto per la carne della nostra carne, ma la strada e l'averci giocato insieme offre ai bambini una più alta dimensione di parentela, che nemmeno da adulti sarà mai dimenticata. Non c'è niente di intuitivo nella generazione: il sangue segue percorsi torbidi e per questo nessun ragazzino crede davvero che basti condividere il cognome di un padre per rivendicarsi seme comune.
   Come si è nati è una di quelle cose che bisogna farsi spiegare più volte, e dev'essere per questo che dopo, per tutta la loro vita, molti adulti cercano di liberarsi dalle parentele casuali affermandone altre decise da sé con puri atti di volontà. Testimoni di matrimonio vengono assunti come fratelli. Padrini e madrine dei propri figli vengono eletti a parenti d'occasione. Compari e comari nascono all'inizio di ogni estate durante la notte di San Giovanni, quando l'intera isola scintilla dei fuochi da saltare insieme mano nella mano per conquistare una fratellanza che non sia debito con alcuna madre. Alberi genealogici spuntano di continuo dal fuoco, dal vino, dalla colpa e dell'acqua santa. Eppure, neanche quei rituali millenari vincolano la memoria del cuore quanto il gioco dei bambini celebrato insieme per strada.
   Non c'è stato di famiglia che possa vincere la battaglia contro i pomeriggi di sole estivo in cui si è riusciti a infilare il primo pallone in porta tra le grida dei compagni, o liberato insieme una libellula gigante entrata per sbaglio in un retino per farfalle. Cosa può il richiamo del proprio sangue contro la consapevolezza di essere stati la causa involontaria del primo sangue sgorgato dal ginocchio di un amico? Nessun Natale trascorso in famiglia compete dentro all'anima con il vento in faccia di certe discese in bicicletta senza mani, col riflesso della treccia scura che dondola sulla schiena della bambina più bella o con la rovente vergogna di un giornale per grandi trovato tra gli sterpi e sfogliato insieme in silenzio, attoniti. In quelle verginità perdute c'è il segreto patto dei veri complici, il potere normativo delle prime consapevolezze comuni, contro le quali non esiste famiglia che possa pretendere maggiori diritti.
   Così li senti davvero certi adulti nei bar, uomini fatti e disfatti mille volte dalla vita, vantarsi ancora tra di loro dei legami nella strada dell'infanzia - abbiamo fatto il gioco insieme - come di un parto condiviso.

Michela Murgia, L'incontro, Einaudi, Torino, 2012, pp. 7-9 © tutti i diritti riservati
   

Michela Murgia è una delle menti più interessanti, vivaci e puntuali non solo del nostro Paese, oltre e insieme a essere una grande scrittrice. 
È nata a Cabras nel 1972. 
Nel 2006 ha pubblicato con Isbn Edizioni Il mondo deve sapere, che ha ispirato il film di Paolo Virzì Tutta la vita davanti. Per Einaudi ha pubblicato nel 2008 Viaggio in Sardegna. Undici percorsi nell'isola che non si vede, nel 2009 il romanzo Accabadora e nel 2011 Ave Mary. Nel 2012, oltre L'incontro, sempre per Einaudi, insieme ad Andrea Bajani, Paolo Nori e Giorgio Vasta ha preso parte al libro Presente.

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