domenica 18 novembre 2012

SCRIBA FESTIVAL, BABELIT E LA SCRITTURA SENZA CONFINI

© tutti i diritti riservati

È nato per mano di Finzioni associazione culturale e Bottega di narrazione  fondata da Carlo Lucarelli, Giampiero Rigosi e Michele Cogo con la supervisione di Beatrice Renzi, SCRIBA FESTIVAL, il primo festival italiano dedicato al mestiere di scrivere.  A ospitarlo, dal 16 al 18 novembre (qui il programma), la città di Bologna, San Lazzaro (che patrocinano l'iniziativa insieme alla Provincia di Bologna) e Zola Predosa.
Generato da un'idea di Manuela Draghetti, Michele Cogo e Piero Di Domenico, con Carlo Lucarelli, Ermanno Cavazzoni, Marcello Fois e gli stessi Giampiero Rigosi e Michele Cogo a comporne il prestigioso comitato scientifico e TheHookCom come partner dell'iniziativa, SCRIBA FESTIVAL è sostenuto dal progetto culturability e dalla Fondazione Unipolis  (vicini da sempre a Bottega Finzioni), da IMA e coop Adriatica ed è in collaborazione con librerie.coop, Mediateca di San Lazzaro e il Corso di Laurea Magistrale in Cinema, Televisione e Produzione Multimediale dell'Università di Bologna.

Ho desiderato scrivere tutte le collaborazioni che si sono strette attorno a quest'iniziativa perché SCRIBA ha senz'altro il riconosciuto merito, tra le molte di cose, di aver messo finalmente in luce quello che è uno dei tratti storicamente distintivi dell'identità di Bologna, appunto l'atto primo del concretizzarsi del pensiero, il mestiere di scrivere.

Mestiere, perché di questo si parla, appunto, del gesto di imparare che è reso possibile solo dalla messa in pratica di un agire che della condivisone della conoscenza ha fatto un valore e un criterio di apprendimento, che richiede indubbi talento e applicazione ma che necessità di particolari strumenti per essere affinato e reso produttivo perché, con buona pace di chi non la pensa così, di scrittura o, meglio, di molti tipi di scrittura si può vivere.
In un momento dove tutto diventa virtuale, anche le comunità di scrittori, Scriba vuole essere un punto di incontro, di condivisione e di riflessione. L’idea è trasformare per tre giorni Bologna in un laboratorio di idee per una nuova riflessione dal vivo sul tema delle scritture per mestiere.
Esperti, professionisti e appassionati si confronteranno non solo su come si scrive un romanzo, un blog, il testo di un film ma anche su come nascono i foglietti illustrativi contenuti nelle scatole di medicinali, una lettera, il testo di una canzone e molto altro ancora.
Di questo hanno parlato, stanno parlando e parleranno nel corso di questa prima edizione, oltre agli scrittori già citati,  Spiro Scimone (Scrivere per il teatro), Sergio Rizzo (Il giornalismo d'inchiesta),  Federico Taddia (Scrivere per la radio e scrivere una rubrica quotidiana), Marco Cavani e Beppe Cottafavi (La rubrica dei lettori: scrivere una lettera), Mogol (Scrivere canzoni), Janna Carioli (Scrivere per ragazzi), Vittorio Giardino (Scrivere fumetti - NdR Vittorio Giardino. La Quinta Verità sarà una delle mostre della prossima edizione di BilBolbul 21/24 febbraio 2013), Sandrone Dazieri (Scrivere per una collana editoriale) e Wu Ming 2 (Scrivere di viaggi) tra i molti altri.

Tutti gli appuntamenti del festival sono gratuiti e aperti al pubblico e sono gestiti da aspiranti scrittori, gli allievi della Bottega Finzioni (le iscrizioni alle selezioni per il 2013, che con Bottega Ragazzi si aprirà alla Produzione per Bambini e Ragazzi,   rimarranno aperte fino al 30 novembre 2012). Inoltre, le tre giornate di SCRIBA possono essere seguite in diretta, oltre che su Twitter (attraverso l’hashtag #Scriba), anche sulle frequenze di Radio Rai 3.

Nel corso di SCRIBA, ieri mattina in un incontro alla Libreria Coop Zanichelli è stato presentato, da Walter Dondi (direttore di Fondazione Unipolis), Giampiero Rigosi, Michele Cogo, Maurizio Marinelli (Presidente del Centro studi e casa editrice Baskerville) e Sun Wen-Long (blogger), BABELIT, un contest dedicato alle scritture migranti degli autori di origini straniere che vivono nel nostro Paese e che hanno scelto la lingua italiana per raccontare.

 

© tutti i diritti riservati

BABELIT è uno spazio aperto ai giovani talenti della scrittura, in cui s’incontrano culture, vite, storie e stili in evoluzione. Vogliamo riempirlo con quei racconti senza frontiere che ci parlano delle identità emergenti in questa società in trasformazione, nella quale si fondono le radici e le tradizioni di provenienza. Pensieri e parole, capaci di unire mondi ancora troppo lontani e di costruirne dei nuovi. 
Un contest letterario all’insegna della multiculturalità e del melting pot, rivolto a persone under 35 anni di origine straniera che vivono in Italia, agli italiani di seconda generazione nati qui da genitori provenienti da un’altra terra, così come a chi è italiano da generazioni. La partecipazione è aperta anche a racconti e testi in forma di lettera composti da due o più persone, scritti in una lingua italiana rivitalizzata dall’interscambio alimentato dalle culture migranti.

L’iniziativa, promossa dalla Fondazione Unipolis all’interno del progetto culturability e da Bottega Finzioni, in collaborazione con Baskerville, l’ONG COSPE-Cooperazione allo Sviluppo dei Paesi Emergenti, la rivista Internazionale e l’agenzia di comunicazione TheHookCom, è stata presentata a pochi giorni dalla proposta del Sindaco di Bologna Virginio Merola di riconoscere la cittadinanza onoraria ai minori nati a Bologna ma figli di immigrati stranieri. Un gesto che, seppur simbolico, ci auguriamo sarà presto seguito da altri Sindaci altrettanto lungimiranti in modo da costringere finalmente questo nostro Paese, che ha l'ardire di definirsi civile, a risolvere questa vergognosa situazione. Un segno che restituisce dignità alla storia e all'impegno profuso dalla città nel promuovere e sostenere da sempre e sopra ogni cosa i diritti della persona.

Il Presidente Dondi, in ideale continuità con il pensiero del Sindaco e con i presupposti che stanno alla base della Fondazione Unipolis e cioè la scelta della cultura come uno degli assi portanti, e allo stesso tempo trasversali, della propria attività, a partire dalla consapevolezza che essa rappresenta un fattore essenziale per la crescita sociale e civile delle comunità, nel presentare BABELIT sostiene con convinzione che la promozione della cultura è il fattore primo di coesione e inclusione sociale, l'unico capace di favorirne l’accesso ai soggetti tradizionalmente esclusi.

BABELIT, in questo senso, offre una grande e nuova opportunità di conoscenza, nelle parole di Michele Cogo che aveva nel cuore come primo titolo del contest un generativo Come le Api, un ribaltamento delle torre di Babele, un cambio di visione dove i diversi linguaggi non divengono motivo di incapacità di comunicazione ma profetica risorsa per quel racconto del mondo, dei mondi, degli uomini e delle donne, che è la letteratura.

Quello che interessa ai creatori di BABELIT, dunque, è la scoperta di questa terza lingua, quella che si parla già nelle strade, nei corridoi delle scuole, nei blog, alle fermate degli autobus, dice Giampiero Rigosi, che non è fedele né a quella di origine né a quella acquisita ma il frutto di nuovo modo di usare e concepire l'espressione linguistica nella sua salvifica evoluzione offerta dall'uso quotidiano, informale e vivo, che qui diviene sguardo, elemento di studio, di riflessione e, al contempo, motivo di interesse per una necessaria e tempestiva interrogazione su ciò che diverrà la scrittura nel tempo.

Che l'interrogazione sia necessaria, imprescindibile e della sua tempestività lo hanno sottolineato la presenza e l'intervento Sun Wen-Long.

Sun Wen-Long
© tutti i diritti riservati
Sun Wen-Long è un blogger italiano di origine cinese, nato a Brescia nel 1988. Fa parte dell’associazione Associna che promuove l’integrazione tra la popolazione cinese e italiana in Italia. A 18 anni ha acquisito la cittadinanza italiana per Jus soli. Ha partecipato alla creazione di Rete TogethER (Rete regionale delle associazioni giovanili e interculturali) di Rete Mier (Media interculturali dell’Emilia-Romagna).

Sun Wen-Long, è uno dei protagonisti della serie web Lettere italiene: sei cortometraggi che narrano la storia di chi cerca di ottenere la cittadinanza italiana e nel 2011 ha scritto Nuove lettere persiane. Sguardi dall'Italia che cambia con la prefazione di Gad Lerner e pubblicato da Ediesse in collaborazione con Cospe e Internazionale.

Sun Wen-LOng, Nuove lettere persiane.
Sguardi dall'Italia che cambia
,
Ediesse, 2011
© tutti i diritti riservati

Sun Wen-Long racconta della sua passione per la lettura fin da quando era bambino, alimentata dalla noia che si impadroniva di lui mentre trascorreva le ore dopo la scuola nel ristorante dei genitori e rifuggita nell'edicola che si trovava fortunatamente proprio lì di fronte. Sun We-Long, scrive naturalmente in italiano perché è la sua lingua, seppur arricchita di sfumature di conoscenze altre, e racconta di quanti ragazzi come lui scrivono solo che, magari per timidezza, non riescono a parlare in pubblico e a fare di questo atto un elemento del racconto dell'originalità della loro visione del nostro Paese, della loro particolare identità che è quella di molti italiani di oggi ma lo sarà di un numero sempre maggiore nel futuro.

Racconta anche, Sun del fatto che, magari, molti altri ragazzi potrebbero scrivere ma sono così impegnati a cercare di  uscire dalle maglie di un cieca e folle burocrazia, la nostra, che li costringe a occuparsi di continui e stupidi rinnovi del permesso di soggiorno, a fronteggiare i colpi del mai sopito razzismo che tristemente abita anche nel nostro Paese, a cercare di vivere la loro non facile vita, che di fatto non trovano il tempo necessario per farlo.

Anche per loro, da cinque anni, Sun si occupa di volontariato per fare della fortuna e della sofferenza della sua vita un dono a favore dei suoi coetanei o dei suoi amici più piccoli di cui si sente per molti versi il Big Brother.
La sua lotta è fatta delle parole che usa nelle pagine, negli incontri, nelle interviste... "mi sono trovato al centro dell'attenzione mio malgrado"... ma che per il momento vuole limitare all'espressione di una passione, come arma contro ogni forma di ignoranza e discriminazione.

Nella testimonianza di Sun Wen-Long, BABELIT può fare anche questo.


INFO BABELIT.

L’iscrizione al contest, completamente gratuita, sarà effettuabile sul sito www.culturability.org fino al 17 marzo. Allo stesso indirizzo saranno resi disponibili tutti i racconti dichiarati ammissibili. Gli scrittori esordienti ed emergenti fino a 35 anni (non vincolati da contratto editoriale e non iscritti alla SIAE) potranno inviare i proprio racconti inediti on-line, caricandoli direttamente tramite l’apposito modulo. Solo per i partecipanti di età inferiore ai 18 anni, è richiesta l’autorizzazione di un genitore/tutore legale che andrà inviata via fax o posta.
Gli scritti non dovranno superare le 6.000 battute (spazi inclusi). I partecipanti potranno, in maniera facoltativa, inviare delle foto a corredo del testo e segnalare un link a video pubblicati su Youtube o Vimeo. I testi arrivati saranno sottoposti a un primo giudizio per valutare se rispettano regolamento e tematica del contest; quelli dichiarati ammissibili saranno pubblicati entro breve sul sito di culturability nella sezione I Racconti
Una commissione di autori ed esperti effettuerà poi una valutazione di merito dei testi ammissibili, selezionando i 15 migliori racconti che verranno inseriti in un e-book pubblicato dalla casa editrice Baskerville. Tra questi, la stessa commissione sceglierà un autore a cui verrà assegnata una borsa di studio annuale per i corsi 2014 di Bottega Finzioni.

La commissione di esperti è composta da:
Antonella Agnoli, saggista ed esperta di biblioteche 
Camilla Bencini, coordinatrice Area Intercultura e Diritti di Cittadinanza COSPE
Michele Cogo, scrittore e fondatore di Bottega Finzioni
Walter Dondi, direttore della Fondazione Unipolis
Jadelin M. Gangbo, scrittore
Roberta Franceschinelli, Fondazione Unipolis
Carlo Lucarelli, scrittore e fondatore di Bottega Finzioni
Maurizio Marinelli, presidente di Baskerville
Gianpiero Rigosi, scrittore e fondatore di Bottega Finzioni
Simona Vinci, scrittrice
Sun Wen-Long, blogger e membro di Associna
Un membro della redazione di Internazionale

Fondazione Unipolis
Roberta Franceschinelli – roberta.franceschinelli@fondazioneunipolis.org 
tel. 051.6437610 

Bottega Finzioni
ufficio stampa – stampa@bottegafinzioni.it



Per i contributi e le immagini qui riportati si faccia riferimento alle fonti e al © Copyright indicati sotto ciascuno di essi.

Nessun commento:

Posta un commento