lunedì 17 dicembre 2012

L'AVVENTO DEI LIBRI. GIORNO 17


Vanna Vinci, La bambina filosofica.
Huston, abbiamo un problema
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© Rizzoli Lizard, Milano, 2012
Vanna Vinci (Cagliari, 1964), dopo aver frequentato il corso di Grafica dell’Istituto Europeo di Design, ha aperto a Cagliari, nel 1987, lo studio Mow Mow. Ha esordito nel mondo del fumetto nel 1990 su “Fumo di China”. Successivamente ha pubblicato sulla rivista “Nova Express”, di Granata Press, L’altra parte e Doppio sogno. Per la mini serie “Mondo Naif” (Edizioni Star Comics) ha disegnato la serie Guarda che luna, su testi di Giovanni Mattioli, raccolta in volume da Kappa Edizioni. Sempre con Mattioli, ha realizzato Una casa a Venezia per l’editrice giapponese Kodansha, pubblicato in Italia da Kappa EdizioniAncora per Kappa Edizioni ha firmato i volumi OmbreLillian BrowneL’età selvaggia (su testi di Giovanni Mattioli), vincitore del "Premio Romics 2001" come miglior libro europeo, Viaggio sentimentaleAida al confineSophia la ragazza aurea e Sophia nella Parigi ermeticaGatti neri cani bianchi – Reminiscenze parigine e Gatti neri cani bianchi – Lungo la stradaHa collaborato con la Sergio Bonelli Editore disegnando tre albi di May allegati alla testata “Legs” e gli albi Gli adoratori di Osiride e Paura negli abissi della serie regolare. Per la rivista “Linus” ha pubblicato nel 2001 le strip de La bambina Filosofica, e dello stesso personaggio per Kappa Edizioni ha pubblicato il libri: Anatomia di uno sfacelo (2004)Pensieri Parole Opere e Omissioni (2006)Pillole di saggezza (altrui) (2007) e Papè Satan Aleppe (2008).
Il primo volume de La bambina filosofica è stato pubblicato in edizione spagnola da Planeta e in edizione catalana da Group 62. Da settembre 2012 è pubblicato anche in Francia da Marabout di Hachette. Come illustratrice per ragazzi ha lavorato con Battello a vaporeELEinaudi RagazziGiunti YuniorMondadori e Fabbri. Ha collaborato con le pagine di cultura de “L’Unità”, col settimanale "Io Donna", con le riviste "Elle", "Baribal" e "Dolcincasa". Nel 1999 ha vinto il "Premio Yellow Kid" e nel 2005 il "Gran Guinigi" come miglior disegnatore. Ha insegnato fumetto all'Accademia delle Belle Arti di Bologna. Insieme a Giovanni Mattioli, e insieme a Silvana Sola, ha tenuto il workshop "Grammatiche del fumetto" all’ISIA di Urbino. In occasione del quinto festival internazionale di fumetto Bilbolbul, le è stata dedicata una mostra personale dal titolo "Sulla Soglia", nella prestigiosa sede del Museo Archeologico di Bologna. Ha esposto a Lucca, Trieste, Treviso, Napoli, Roma, Monfalcone, Casalecchio, Bologna, Cagliari, Vignola.


Vanna Vinci, La bambina filosofica.
Huston, abbiamo un problema
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 Rizzoli Lizard, Milano, 2012

Muta da sub, colbacco e Moon Boot anni Settanta: dopo aver conquistato il pianeta Terra ed essersi resa conto che non ne valeva assolutamente la pena, la Bambina Filosofica ha deciso di estendere il raggio delle proprie nefandezze al suolo lunare, non ancora infestato dalla più enorme, terribile, definitiva calamità mai conosciuta dall’universo: la razza umana. Armata di una buona scorta di marshmallow e accompagnata dal basito Lillo, partirà così alla scoperta del corpo celeste più amato, sognato e temuto del mondo, fosse anche solo per pronunciare la frase destinata a imprimersi indelebilmente nella storia delle esplorazioni spaziali: “È un piccolo passo per l’uomo, ma un grande passo per una bambina filosofica e un gorilla nichilista.”

La Bambina Filosofica è tornata. Ma non ditelo alla NASA.

© Vanna Vinci

Sì, dopo qualche anno d'attesa finalmente la colta, intelligente, irriverente, strepitosa, terribile e temibile, Bambina Filosofica di Vanna Vinci è tornata e lo ha fatto in grande stile, con un cofanetto di centoquarantaquattro pagine che contiene:


intenzioni abiette;
esercizi di insubordinazione verbale;
epidemie di peste bubbonica;
sette cinefile;
poeti maledetti, mostri sacri e altri soggetti davvero poco, 
poco raccomandabili.
© Vanna Vinci, op. cit., 2012

La genesi di La bambina filosofica, insieme a molte altre cose interessanti, Vanna Vinci la racconta nel corso della presentazione del fumetto tenutasi nel settembre scorso alla libreria coop. Ambasciatori di Bologna di cui trovate su C@ffè letterario.Bo, il blog di Repubblica ideato e curato da Alberto Sebastiani, un post illuminante.

Vanna Vinci, La bambina filosofica.
Huston, abbiamo un problema
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 Rizzoli Lizard, Milano, 2012

La bambina filosofica è appieno una metafora d'infanzia, non a caso nel blog Sebastiani cita Mafalda di Quino e Lucy dei Peanuts, ed è destinata a diventare un classico del genere. La forza di questa insolita bambina all'ennesima potenza sta in un pensiero laterale, anticonvenzionale, rivoluzionario dall'interno, mai scontato che applica con uno sguardo acuto e disincantato alle ovvietà e ai luoghi comuni della società. 

Vanna Vinci, La bambina filosofica.
Huston, abbiamo un problema
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 Rizzoli Lizard, Milano, 2012

Profondamente colta, la bambina filosofica in Huston, abbiamo un problema, classificazione scolastica elementare, riflette su e cita in maniera disinvolta il pensiero di Emile Cioran, Marcello Marchesi, Georg Christoph Lichtenbrg passando per "Le interviste impossibili" che vedono Giosuè Carducci intervistato da Nelo Risi.

Vanna Vinci, La bambina filosofica.
Huston, abbiamo un problema
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 Rizzoli Lizard, Milano, 2012

Una bambina normalmente spettacolare, è quella che in questi cinque libri ci ha regalato Vanna Vinci, che ama entrare nei panni dei sui miti... 

Vanna Vinci, La bambina filosofica.
Huston abbiamo un problema
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 Rizzoli Lizard, Milano, 2012


e...

Vanna Vinci, La bambina filosofica.
Huston abbiamo un problema
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 Rizzoli Lizard, Milano, 2012

Vanna Vinci è intimamente dalla parte delle bambine, di quelle libere di pensare, di essere, di condurre la vita nella direzione che sentono propria fuori da quell'ingannevole disegno che le vorrebbe crescere dome e ossequiose in un società che ha pianificato già tutto per loro. La sua filosofica creatura combatte anche questa volta per loro, si alza dalla pagina, le conduce per mano in una terra di pensiero divertente e divertito, dove tutto può accadere, anche di assaporare quell'indicibile sensazione di essere se stesse, fuori dagli schemi, fin dalla più tenera età.

A questo link potete leggere le prime trenta pagine del libro



La bambina filosofica, Anatomia di uno sfacelo


Kappa Edizioni, 2004


Primo libro de La bambina filosofica. Pubblicata per la prima volta su Linus, la bambina filosofica e sulfurea e ipercritica. La madre, il maiale Lino Trifola e Angelicia sono i pochi esseri che frequenta. Il suo unico mito è il gorilla di peluche Lillo che lei ritiene essere il nichilista perfetto. Seguace di pensatori critici come Cioran, Bernhard, Kraus, e molti altri, la bambina è brontolona e corrosiva, e decisamente poco presentabile in società.

La bambina filosofica, Parole pensieri opere omissioni
Kappa Edizioni, 2006

Ritorna la Bambina Filosofica, e questa volta ha mire artistiche: scrivere un saggio nichilista incentrato sulla figura di Lillo, suo gorilla di peluche. Con le solite invadenze di Angelicia e Lino Trifola, tra i banchi di scuola e la sua attrezzatissima cameretta, la Bambina Filosofica continua a sfornare battute e aforismi. 





La bambina filosofica, Pillole di saggezza altrui

Kappa Edizioni, 2007



Il lato più ribelle e sulfureo del pensiero occidentale moderno raccontato attraverso citazioni e aforismi di molte grandi personalità della letteratura, del cinema, della politica e della musica. Una raccolta di pensierini non proprio innocenti, ingurgitati mal digeriti e risputati dal personaggio più insolente e dispettoso dei fumetti in cui puoi rischiare di imbatterti oggi.






La bambina filosofica, Papé Satan Aleppe


Kappa Edizioni, 2008



La bambina filosofica è nichilista, e per difendersi dal mondo che la circonda ha solo l'opera di pensatori poco raccomandabili. Ma anche una peste come lei ha una mamma, e poi uno scimmiesco compagno di vita di nome Lillo e l'amica Angelicia, con i quali condividere avventure demenziali. La bambina ritorna, con appendiciti e possessioni spiritiche (il titolo viene dall’Inferno di Dante ed è un’invocazione satanica)! 



La Bambina Filosofica è on line più pestifera e corrosiva che mai!

© Vanna Vinci


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