martedì 17 dicembre 2013

L'AVVENTO DEI LIBRI. GIORNO 17



Janosch, Oh, com'è bella Panama!,
traduzione di Emma Vaccaro,
Kalandraka Italia, Firenze, 2013
Janosch (nato nel 1931 a Hindengurb in Germania - attuale Zabrze in Polonia), è lo pseudonimo di Horst Ecker che adottò tale nome d'arte incoraggiato dal suo primo editore. Segnato da un'infanzia difficile, Horst lavorò da giovanissimo come fabbro. Dopo la seconda guerra mondiale, la sua famiglia si trasferì nella Germania dell'Est e lì lavorò in un'industria tessile. Nel 1953 si trasferì a Monaco di Baviera e dove iniziò gli studi presso l'Accademia di Belle Arti. Una volta diplomato, iniziò a lavorare come artista indipendente e nel 1960 pubblicò il suo primo libro per bambini che diede iniziato alla sua carriera artistica e letteraria che, oggi, ha all'attivo più di 300 opere tradotte in 70 lingue, per le quali ha ricevuto numerosi premi. La sua fama internazionale la deve o Oh, quanto è bella Panama!, uscito nel 1978 e ripubblicato in Italia ora della casa editrice Kalandraka. Dal 1980 vive a Tenerife, dove continua a scrivere e illustrare libri per bambini ma si occupa anche di narrativa, opere teatrali e film d'animazione.

Ron van der Meer, Un viaggio,
Franco Cosimo Panini Editore, Modena, 2013
Di Ron van Der Meer, pare non esistere alcuna nota biografica in rete. Si sa soltanto che è un geniale paper engeneer di origine olandese e che è stato il primo a sostenere che gli adulti potevano essere interessati come i bambini ai libri pop up.Forte di questa convinzione, ha usato i prodigi della cartotecnica per creare opere di divulgazione su argomenti specifici come la geografia, l'architettura, la musica, la matematica, l'arte, fino alla psicologia, opere che sono divenute veri e propri best seller apprezzati da seguaci di tutto il mondo.Iniziò prestissimo, al college nei prima anni Settanta, progettando libri tridimensionali dedicati ai giocattoli. Da lì continuò a studiare e progettare libri che sono divenuti, di volta in volta, grandi successi: da Monster Island a Fungus the Bogeyman (realizzato in collaborazione con Raymond Briggs), da Sailing Ships a The Art Pack
I suoi libri sono caratterizzati da una spettacolarità che si basa sulla convenzione che la creazione di strutture apparentemente semplici possa offrire il maggior sviluppo dell'immaginazione. Un viaggio, pubblicato in Italia dalla Franco Cosimo Panini Editore, casa editrice d'elezione per la produzione di libri pop up di alta qualità, è un esempio perfetto dell'efficacia del suo pensiero.

Due libri, questi di Janosch e Ron van deer Meer che più distanti di così non si possono pensare.
Ma davvero è così?
Per prima cosa sono due libri dedicati al viaggio, un punto a nostro favore.
E poi... vediamo.

Oh, com'è bella Panama! è un piccolo gioiello della letteratura per ragazzi, un classico che è stato pubblicato in Italia per la prima volta da Piemme solo nel 1997 e che, per fortuna è tornato oggi nelle nostre librerie grazie a Kalandraka.

È in assoluto uno dei libri più belli e intelligenti sull'amicizia e sul viaggio che siano mai stati pubblicati per i bambini della fascia di età che potrebbe andare da i cinque ai sette anni.

Il racconto è quello di un'amicizia fuori dall'ordinario di piccolo orso e piccola tigre, il viaggio è quello delle ricerca di un posto ideale dove vivere in piena armonia.
Un posto immaginato e pensato come il più bello, il più accogliente, il più straordinario e come tale narratore a se stessi e poi agli altri perché tutti, insieme, possono vederlo e sostenerlo nella sua incomparabile bellezza e unicità.

È il viaggio che ogni bambino sogna, e il biglietto per farlo sono le mille cose affascinanti che incontra nel quotidiano, spunti per inusuali peregrinazioni in luoghi dove mai ancora nessun'altro è stato.
È di questi viaggi che è composto l'atlante dell'infanzia, di luoghi dai nomi che possono essere presi in prestito anche da un lontana realtà, ma dalle caratteristiche di una geografia del tutto personale e inventata, fatta di emozioni, desideri, visioni, sapori e odori, colori permessi non richiesti e mai concessi per avventure mozzafiato.
Viaggi da compiere in un'ora o in un giorno, dai quali tornare con un baule di nuove esperienze che, fermi, non si possono mai fare.

Succede anche a piccolo Orso e piccolo Tigre, indimenticabili ingenui e teneri protagonisti di questo racconto, che vivono le giornate tranquille nella loro confortevole casetta con il camino nel bel mezzo del bosco.


- Stiamo proprio bene - diceva la piccola Tigre perché abbiamo tutto quello che desideriamo e non abbiamo paura di niente, perché siamo anche molto forti. 
Non è vero Orso?
- Certo - diceva il piccolo Orso - Io sono forte come un orso
e tu come una tigre, e questo ci basta.

Janosch, Oh, com'è bella Panama!,
traduzione di Emma Vaccaro,
Kalandraka Italia, Firenze, 2013


Basterà, questa insieme ad altre continue vicendevoli rassicurazioni che si faranno i due amici, solo per un po' di tempo fino a quando, un bel giorno, mentre piccolo Orso si trova a pescare troverà una cassetta che galleggia sul fiume che profuma di banana e che porta la scritta Panama, da quel momento eletto il Paese dei sogni.
Piccolo Orso si innamora di quel profumato pensiero tanto da raccontare subito tutto a piccola Tigre perché possa rimanerne inebriata anche lei...
Janosch, Oh, com'è bella Panama!,
traduzione di Emma Vaccaro,
Kalandraka Italia, Firenze, 2013


Fatti i preparativi, compresa la preparazione della papera tigrata, sono pronti per partire per il lungo viaggio... non prima di avere fissato la direzione della metà però...

Janosch, Oh, com'è bella Panama!,
traduzione di Emma Vaccaro,
Kalandraka Italia, Firenze, 2013


Il viaggio gli offrirà l'occasione di fare la conoscenza di molti altri animali, per primi un topo una volpe una mucca che, gentilmente, indicheranno loro, e in qualche modo, la strada per Panama... 

Janosch, Oh, com'è bella Panama!,
traduzione di Emma Vaccaro,
Kalandraka Italia, Firenze, 2013


... vengono anche ospitati per la notte da una lepre e un riccio, nella loro casa c'è un divano morbidissimo... con cui condivideranno il sogno di Panama...

Janosch, Oh, com'è bella Panama!,
traduzione di Emma Vaccaro,
Kalandraka Italia, Firenze, 2013


... ma sarà la cornacchia a portarli sull'albero più grande a mostrargli il paesaggio più bello che avessero mai visto. È talmente belle che ...


- Ooooh guarda un po' questa è Panama! - disse la piccola Tigre. 
Presto dobbiamo subito andare verso il fiume. 
Là ci costruiremo un'accogliente casetta col camino. 
Tanto non abbiamo paura di niente, Orso.

E così iniziano a costruire una zattera per poter attraversare il fiume...

Janosch, Oh, com'è bella Panama!,
traduzione di Emma Vaccaro,
Kalandraka Italia, Firenze, 2013

- Ehi tigre -  gridò piccolo Orso -, cosa vedono i nostri occhi? Dimmi!
- Una casa Orso. Una casa bella, meravigliosamente bella, con il camino.
La casa più bella del mondo, Orso.
Potremmo viverci noi.
[...]
- Qui tutto è più grande, Orso - disse la piccola Tigre.
Panama è meravigliosa, meravigliosamente bella, non è vero?

Janosch, Oh, com'è bella Panama!,
traduzione di Emma Vaccaro,
Kalandraka Italia, Firenze, 2013


Come dite?
Vi sembra di riconoscerla questa casa? Solo, con le erbe più alte di un giardino lasciato solo per compiere un lungo viaggio? 
Può essere, e senz'altro sarà così, ma non per i nostri due protagonisti che modificati profondamente dalla loro avventura, dagli incontri con gli amici, dalle cattive condizioni atmosferiche, dal cambio di abitudini, dai racconti raccolti e regalati, dall'aver conosciuto da vicino un morbido divano, trovano ora quella "nuova" casa molto più confortevole e bella di prima, d'altra parte, non può essere che così a Panama!

Janosch è riuscito in questo piccolo libro a catturare l'essenza dell'amicizia e del viaggio, di quei percorsi della vita intimi ma che chiedono il coraggio di essere messi alla prova.
Viaggiare, lo conosce per primo il bambino, è un percorso che la mente compie grazie a un stimolo che produce un cambiamento dello stato del corpo.
Il movimento serve a questo, a lasciarci modificarci profondamente dal quell'andare che solo garantisce la conoscenza. Ma il viaggio che si compie, sarà anche scontato a dirlo, quello vero, avviene dentro di sé e può compiersi nei modi più strani.

Sembra esserne convinto di questo anche Ron van deer Meer che, nel suo pop up, propone spunti per un viaggio che parrebbe uscire dai pensieri delle città invisibili di Calvino, da quei luoghi che abitiamo prima con la mente e le sensazioni di appartenenza che definiscono i perimetri del nostro esserne cittadini prima della fisicità ingombrante dei nostri corpi.

Luoghi della Terra di impalpabile sostanza e metafisica bellezza, quelli chi propone il genio olandese in sorprendenti sculture e giochi architettonici, viaggi alla scoperta di paesaggi e suggestioni per esplorare le pagine del mondo dell'immaginario.


Ron van der Meer, Un viaggio,
Franco Cosimo Panini Editore, Modena, 2013


Sei sorprendenti aperture, un trionfo di colori e forme vibranti, un viaggio insolito e affascinante.


Ron van der Meer, Un viaggio,
Franco Cosimo Panini Editore, Modena, 2013


Un'esperienza affascinante da compiersi fuori e dentro di sé, accade guardando le pagine di questo libro che non è da aprire una volta per tutte, ma da mettere su un tavolo e permettersi il tempo di osservare le sue sculture di carta, una a una, per udire le vibrazioni che provengono da quei luoghi trasfigurati dalla maestria  e dalle visioni di van der Meer, con estrema calma, per concedersi il tempo di entrare in sintonia con strumenti che come duttili conduttori possono condurre i nostri pensieri lontano, fino al centro della Terra e di noi stessi, per poi tornare alla nostra confortevole poltrona, magari vicino a un camino, e vedere tutto con occhi e pensieri diversi.

Ron van der Meer, Un viaggio,
Franco Cosimo Panini Editore, Modena, 2013

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