mercoledì 18 dicembre 2013

L'AVVENTO DEI LIBRI. GIORNO 18


                                                                        
Gnimdéwa Atakpama/Nicolas Hubesch,
NON ENTRATE NEL SACCO!,
traduzione di Federica Rocca,
Babalibri, Milano, 2013
Gnimdéwa Atakpama nasce a Lomé nel 1977, nel Togo. Si presenta come un traghettatore di storie e di sogni. Da bambino ha ascoltato i maestri della parola nella foresta sacra; ha ascoltato gli uccelli cantare e il tam-tam suonare, le parole segrete dei baobab e delle maschere sacre. Nella sua seconda vita è giornalista e racconta altre storie. Con la casa editrice L'Ecole del loisirs ha pubblicato: Tolo-Tolo, Sauve-souris! e Surtout n'entrez pas dans le sac! (Non entrate nel sacco!, Babalibri). 

Nicolas Hubesch nasce nella periferia parigina nel 1969. Dopo essere stato pizzaiolo, tosacani, venditore porta a porta, decide di dedicarsi all’illustrazione e al fumetto. «Per il momento è così», dice, «ma sono pronto ad esplorare nuove strade se si presenterà l’occasione». Libri con le sue illustrazioni sono pubblicati in Italia dalle case editirici Motta Junior, Il Castoro e ora da Babalibri.

Jean Leroy/Matthieu Maudet,
Un lupetto ben educato,
traduzione di Federica Rocca,
Babalibri, Milano, 2013
Jean Leroy nasce a Valenciennes nel 1975. Osservando suo padre nel lavoro redazionale si appassiona alla scrittura. Con Matthieu Maudet crea le sue prime storie, presto pubblicate. 

Matthieu Maudet nasce a Nantes dove passa il tempo a fare disegni sui margini dei quaderni. Diventato grande si trasferisce a Rennes dove si dedica a tempo pieno al fumetto e alle illustrazioni di libri per bambini. Dello stesso autore, sempre nel catalogo Babalibri, trovate Buongiorno dottore, Un mammut nel frigorifero e Buongiorno postino.










Christine Naumann-Villeim/Marianne Barcilon,
GLUB!,
traduzione di Rosa Vanina Pavone,
Il Castoro, Milano, 2013

Nella vita precedente, Christine Naumann-Villemin è stata logopedista. È per i suoi pazienti che ha cominciato a inventare storie. Poi ha scritto per i suoi figli, per gli amici dei suoi figli, i cugini, gli amici e anche, una volta, per il suo gatto ... Oggi, Christine è un insegnante e bibliotecaria. In questo modo, è sempre circondata da libri e bambini! Lorena di origine, ma di carattere andaluso, è nata nel 1964 e ha tre figli.

Marianne Barcilon è nata nel 1969 a Parigi. Si è laureata di Belle Arti al Cergy-Pontoise di Bordeaux e ha studiato animazione presso l'Ecole des métiers de l'image à Paris. Ha curato gli effetti speciali per produzioni per cinema e la pubblicità per cinque anni. Vive a Parigi.
I loro libri sono pubblicati in Italia dalla casa editrice Il Castoro: Il Ciuccio di Nina e Sono una principessa! (2003), Piccola principessa non vuole mangiare (2008), Nina è innamorata (2009), La mamma più bella del mondo (2011) e ora Glub! che in Francia è diventato un best seller.


Tre titoli esilaranti e quattro personaggi indimenticabili: una leone (ma soprattutto una capra), un lupetto e un cucciolo verde di una specie non identificata. 
Che cosa hanno in comune?
Una fame insaziabile, con tutto il corredo di problemi che un appetito incontrollato può comportare.
Trovo che i libri che riescono a sortire effetti comici di lunga durata non siano tanto e, spesso, sono anche sottovalutati, per un bambino, come per un adulto del resto, sorridere e ridere rimangano attività fondamentali da incoraggiare in tutte le  loro forme.

Non entrate nel sacco!, Un lupetto ben educato e GLUB! sono tre libri intelligenti per farlo, per condividere con i bambini e le bambine momenti di spassosa e rilassata lettura.

La loro costruzione semplice, mai scontata, dall'effetto sorpresa nel finale, li rende perfetti per una lettura ai bambini più piccoli, ma vi assicura che anche gli adulti non potranno non sorridere con loro.

I loro effetti comici offrono molte e impensate possibilità ai bambini, non solo di imparare a vincere e gestire le paure di ogni giorno, ma anche trovare risorse per forme di pensiero altre, alternative, portatrici di espedienti per nuove e impensate soluzioni, che le altre forme narrative non offrono.

Catalogati spesso tra i libri di intrattenimento, intendendo, chissà perché, questa una categoria minore di narrazione come se non ci fosse possibilità di creare prodotti di alta qualità anche in questo settore, i libri divertenti si rivelano invece fondamentali per favorire le relazioni tra adulti e bambini e tra bambini e bambini, sono unici nel fare cadere le barriere di timidezza e imbarazzo nell'affrontare temi delicati e, non per ultimo, sono libri che favoriscono un buon approccio con la lettura, a qualsiasi età.


NON ENTRATE NEL SACCO! è un travolgente racconto dove un inaspettato ribaltamento dei ruoli è scritto e illustrato alla perfezione.


Un giorno, di ritorno da una scampagnata, 
una capra scoprì una valle verdeggiante.
«Il Paradiso esiste e io l'ho trovato!» esultò.
«Da domani comincerò a costruire qui una casa dove trascorrere i miei ultimi giorni.»



La stessa sera, un leone si innamora dello stesso luogo, fa lo stesso pensiero e anche lui vuole costruire lì una casa.
Il giorno torna con l'attrezzatura sul posto, ma qualcuno ha già iniziato a costruire. Chi ha osato? In fondo, pensa il leone, perché scaldarsi tanto... chiunque sia potrebbe fare il lavoro per lui e... così è.


Gnimdéwa Atakpama/Nicolas Hubesch,
NON ENTRATE NEL SACCO!,
traduzione di Federica Rocca,
Babalibri, Milano, 2013

Quando la capra entra nella sua nuova casa, trova una brutta sorpresa ad attenderla.
Inoltre, a questo punto, il leone potrebbe mangiarsela, invece, il reale animale, decide di tenersela come cameriera e per prima cosa le ordina di preparare una lauta cena perché è affamato.
Gombo, mais, broccoli... questi sono gli ingredienti della borsa della spesa della capra...

Gnimdéwa Atakpama/Nicolas Hubesch,
NON ENTRATE NEL SACCO!,
traduzione di Federica Rocca,
Babalibri, Milano, 2013


Ma questi non sono di certo ingredienti per un buon pasto da leoni!

«Io non mangio questa roba, ti avverto. 
E non farmelo ripetere. Altrimenti mangerò te!»

Gnimdéwa Atakpama/Nicolas Hubesch,
NON ENTRATE NEL SACCO!,
traduzione di Federica Rocca,
Babalibri, Milano, 2013


La povera capra spaventata ci pensò su tutta la notte.
La situazione sembrava senza via d'uscita.
Doveva farsi venire un'idea...
Ma attenzione, anche per un leone, è meglio pensarci due volte prima di far arrabbiare una capra!

Gnimdéwa Atakpama/Nicolas Hubesch,
NON ENTRATE NEL SACCO!,
traduzione di Federica Rocca,
Babalibri, Milano, 2013


In Un lupetto ben educato, i genitori del protagonista, un piccolo lupo appunto, gli hanno insegnato le buone maniere, cosa di cui tenere conto in ogni occasione.

Così quando il lupetto deve procurarsi il cibo, una volta catturata la preda...


Jean Leroy/Matthieu Maudet,
Un lupetto ben educato,
traduzione di Federica Rocca,
Babalibri, Milano, 2013


... mettiamo, un coniglio, ecco prima di potersela mangiare dovrà esaudire il suo ultimo desiderio. Così, come ultima volontà prima di essere mangiato, il coniglio reclama che gli venga letta una storia. Il lupetto deve allora correre a casa a prendere il suo libro preferito per potergliela leggere, prima, però, si fa promettere dal coniglio di aspettarlo lì... Ma sarà così?


Jean Leroy/Matthieu Maudet,
Un lupetto ben educato,
traduzione di Federica Rocca,
Babalibri, Milano, 2013


... no di certo, e il lupetto deve iniziare la sua caccia da capo. Questa volta, la preda è un gallo e, come prima, perché il nostro è un lupetto molto ben educato, chiede anche al pennuto quale sia la sua ultima volontà... quella di ascoltare della musica, pronuncia il futuro pranzetto. Il lupetto è piuttosto arrabbiato, ma non può fare altrimenti, dove andare a casa a prendere lo strumento prima, però, si fa promettere dal gallo di aspettarlo lì... Ma sarà così?


Jean Leroy/Matthieu Maudet,
Un lupetto ben educato,
traduzione di Federica Rocca,
Babalibri, Milano, 2013
Jean Leroy/Matthieu Maudet,
Un lupetto ben educato,
traduzione di Federica Rocca,
Babalibri, Milano, 2013








... no di certo, e il lupetto, ancora, sempre più arrabbiato e sempre più affamato, deve iniziare la sua caccia da capo. Questa volta la preda sarà un bambino, stessa storia, stessa richiesta, risposta diversa ma c'è sempre un'ultima volontà, un ultimo desiderio prima di essere mangiato, da esaudire.
Il bambino vorrebbe un disegno, per favore. All'idea di tornare ancora a casa il lupetto è lì lì per perdere le staffe, ma il bambino lo ha chiesto con cortesia, e ha promesso di non muoversi di lì. Ma sarà così? 
I bambini sono imprevedibili... come i lupetti del resto.

E come il piccolo GLUB!, verde essere adorabile che, fin dalla nascita, ama inghiottire o mordere qualsiasi cosa.


 Il vestito della mamma
«Dai Glubbino mio, stai buono!»

Christine Naumann-Villeim/Marianne Barcilon,
GLUB!,
traduzione di Rosa Vanina Pavone,
Il Castoro, Milano, 2013


La sorellina Crocchina
con cui Glub si dimostra un po' troppo... affettuoso

Christine Naumann-Villeim/Marianne Barcilon,
GLUB!,
traduzione di Rosa Vanina Pavone,
Il Castoro, Milano, 2013


Il suo animaletto domestico
«Sputalo subito! Non è carino, Non è affatto carino.»

Christine Naumann-Villeim/Marianne Barcilon,
GLUB!,
traduzione di Rosa Vanina Pavone,
Il Castoro, Milano, 2013



Insomma Glub, è sempre preso da una fame incontrollabile e questo fa di lui una peste.
Finalmente arriva il suo primo giorno di scuola e la mamma si raccomanda: «Mio caro, da oggi dovrai essere un bravo Glubbino!». Glub ce la mette tutta, è pieno di buone intenzioni ma è proprio difficile. La scuola è piena di tentazioni: Ciccio sembra fatto apposta per finire sotto le sue zampe, la piccola Loretta è così appetitosa, Martino gli dorme così vicino...  e il pesce rosso poi... è dura, molto dura.

Riuscirà a fare il bravo fino alla fine? 

Christine Naumann-Villeim/Marianne Barcilon,
GLUB!,
traduzione di Rosa Vanina Pavone,
Il Castoro, Milano, 2013


Tenete uno di questi libri a portata di mano, pronto all'uso... e davvero non ve ne pentirete.

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