martedì 3 dicembre 2013

L'AVVENTO DEI LIBRI. GIORNO 3


Gabrielle Vincent, Ernest e Celestine. Ernest ha l'influenza,
traduzione e adattamento di Yasmina Melaouah,
 Gallucci Editore, Roma, 2013

Gabrielle Vincent (nome d'arte di Monique Martin, Bruxelles 1928-2000), pittrice e acquerellista, è considerata una delle più grandi illustratrici del XX secolo. La sua forza si sprigiona dalla capacità di raccontare la vita di tutti i giorni con sentimento e semplicità, uniti a uno straordinario virtuosismo grafico. La prima a portare il suo lavoro in Italia è stata Rosellina Archinto quando, nel 1983, diede alla stampe il suo Un giorno, un cane (1982), libro memorabile, toccante e commovente, che grazie all'editore Gallucci, nel 2011 è potuto tornare sugli scaffali delle nostre librerie. 


Gabrielle Vincent, Un giorno, un cane,
Gallucci Editore, Roma, 2011


Ma i libri che per i quali Gabrielle Vincent compare tra i protagonisti della storia della letteratura per l'infanzia, pur vincendo numerosi premi internazionali con altri titoli come  il  « Totem album» con Au bonheur des ours al Salon du livre de jeunesse di Montreuil nel 1993, sono quelli che raccontano le avventure dell'orso Ernest e della topolina Célestine, creati a partire dagli inizi degli anni Ottanta. È in quegli anni che, dal nome dei suoi nonni (Gabrielle e Vincent), Monique prende l'idea per crearsi un nome de plume che la proteggesse dal pregiudizio del mondo dell'arte, dov'era ormai famosa come pittrice, verso l'illustrazione e, in particolare, verso l'illustrazione per bambini.
La storia di "quei due", come amava chiamarli, l'ha accompagnata per 26 titoli, fino all'ultimo, Ernest et Célestine ont des poux, consegnato poco prima di morire.
Nel 1981 con il suo primo libro Ernest et Célestine ont perdu Siméonpubblicato con la casa editrice Duculot (ora l'intera opera si trova nel catalogo di Casterman), ottenne il suo primo grande successo alla Fiera del libro per Ragazzi di Bologna.
Creato dalla sua tavolozza di pittrice, Ernest e Célestine divenne in pochi anni un pluripremiato classico internazionale. 

Ernest & Celestine 
Regia di Benjamin RennerStéphane AubierVincent Patar - Sceneggiatura di Daniel Pennac -
Voci italiane di Claudio Bisio e Alba RohrwacherProduzione: Francia, 2012 - La Parti Productions, Les Armateurs, Maybe Movies
Sacher Distribuzione

L'anno di Ernest e Célestine è stato di sicuro il 2012 quando, in occasione del film ispirato alla serie di Gabrielle Vincent presentato alla Quinzaine des Realisateurs al Festival di Cannes, è uscita per la casa editrice Feltrinelli la sceneggiatura scritta da Daniel Pennac che, nel discorso in occasione del conferimento  della laurea ad honerem consegnata dall'Università degli Studi di Bologna lo scorso 26 marzo, ha detto di vedere questo libro in perfetta continuità con la poetica di L'occhio del lupo e Abbaiare stanca 
La sua sceneggiatura è perfetta: rispettosa della fonte originale e percorsa dalla stima nutrita nei confronti della Vincent, è al contempo memore di quando Pennac leggeva all'allora sua figlia piccola le storie dei due amici.
Il racconto è infatti inframmezzato e arricchito dai pensieri dello scrittore e della bambina e questo non è un espediente, o scelta, solo letterari ma è un intelligente modo per mettere in evidenza uno dei tratti più forti dei libri dell'illustratrice belga: quell'elemento terzo che nasce nel corso della lettura insieme e chi qui risiede nell'offerta continua di incontro e di confronto tra adulto e bambino che offrono le sue pagine.


Daniel Pennac, Ernest e Celestine,
traduzione di 
Yasmina Melaouah, 
Feltrinelli, Milano, 2012

Un orso e un topo amici? Non si è mai visto!
È scandaloso! Assolutamente vietato!
‟Hai capito, Ernest?”
‟Hai capito, Celestine?” 
Eppure nessuno potrà impedire a Ernest e Celestine di diventare i migliori amici del mondo. Nessuno, capito?
Il mondo di sopra è abitato dagli orsi e il mondo di sotto dai topi. È risaputo: i due mondi sono incompatibili e i loro popoli sono acerrimi, secolari nemici. Eppure nessuno potrà impedire a un orso e a una topina di diventare compagni inseparabili. Prima, però, dovranno affrontare mille peripezie e pericoli, sfuggire a una miriade di topi furiosi attraversando i cunicoli delle fogne, evadere da un furgone blindato della polizia, scappare su un camioncino di dolci rubato, per rifugiarsi nella loro calda e accogliente casa nel bosco, nascosta sotto una coltre di neve. Qui potranno finalmente dedicarsi alle rispettive passioni, la musica e il disegno, anche se il pericolo non tarderà a ripresentarsi, con l’arrivo della primavera. Ernest e Celestine litigano e fanno pace, scherzano e si prendono cura l’uno dell’altra: dopo essersi incontrati, l’idea di separarsi è per loro la cosa più detestabile del mondo e per evitarlo sono disposti a tutto. 

Per chi avesse perduto l'opportunità di vedere questo film poetico nelle sale, che ha il pregio di raccontare la storia della serie dall'inizio, dal fatidico incontro tra l'orso e la topolina, nessuna paura: potrà ancora procurarsi il dvd che e il libro del film (Gallucci, 2012).






Sempre Gallucci ha pubblicato, inoltre, nel corso dello scorso anno, i primi due albi Ernest e Celestine hanno perso Simeone e Ernest e Celestine musicisti di strada (entrambi 1981), mentre è di pochi giorni fa l'uscita di Ernest ha l'influenza (1987).
Tutti e tre i titoli non sono presenti nel film, anzi lo continuano.


Gabrielle Vincent, Ernest e Celestine hanno perduto Simeone,
traduzione e adattamento di Yasmina Melaouah,
 Gallucci Editore, Roma, 2012


È arrivata la neve, come resistere a uscire a fare una bella passeggiata?

Gabrielle Vincent, Ernest e Celestine hanno perduto Simeone,
traduzione e adattamento di Yasmina Melaouah,
 Gallucci Editore, Roma, 2012


Célestine, infilato il cappotto, prepara Simeone, il suo pinguino di pezza del cuore, 
per affrontare il grande freddo... 


Gabrielle Vincent, Ernest e Celestine hanno perduto Simeone,
traduzione e adattamento di Yasmina Melaouah,
 Gallucci Editore, Roma, 2012



Ma, purtroppo, sul manto bianco Célestine
perde l'adorato Simeone... 

Gabrielle Vincent, Ernest e Celestine hanno perduto Simeone,
traduzione e adattamento di Yasmina Melaouah,
 Gallucci Editore, Roma, 2012


Ernest cerca di rassicurare la piccola amica 
dicendole che il giorno dopo sarebbero usciti di nuovo e lo avrebbero di sicuro trovato, 
ma Célestine è così arrabbiata che non riesce a credere alle sue parole...


Gabrielle Vincent, Ernest e Celestine hanno perduto Simeone,
traduzione e adattamento di Yasmina Melaouah,
 Gallucci Editore, Roma, 2012


Ernest aspetta che la piccola si addormenti ed esce in piena notte a cercare
Simeone e lo trova!
Solo che il pupazzo è irrimediabilmente rovinato...

Gabrielle Vincent, Ernest e Celestine hanno perduto Simeone,
traduzione e adattamento di Yasmina Melaouah,
 Gallucci Editore, Roma, 2012



Allora di mette subito all'opera, deve escogitare una soluzione 
per restituire alla topolina il pupazzo preferito...

Gabrielle Vincent, Ernest e Celestine hanno perduto Simeone,
traduzione e adattamento di Yasmina Melaouah,
 Gallucci Editore, Roma, 2012


Ma la soluzione non pare a portata di mano,
e Célestine diviene a poco a poco inconsolabile...
Ernest non è però tipo da arrendersi facilmente,
sopratutto quando si tratta di fare felice la sua 
amica topolina...


Gabrielle Vincent, Ernest e Celestine hanno perduto Simeone,
traduzione e adattamento di Yasmina Melaouah,
 Gallucci Editore, Roma, 2012

Ernest e Célestine è, sopra ogni cosa, la storia di una grande amicizia che, come abbiamo visto poco sopra, non aveva nessuna caratteristica che ne promettesse l'inizio e, tantomeno, la sorprendete durata.
Le atmosfere dell'ambientazione, create dalle tinte pastello degli acquerelli della Vincent, ci parlano di un Europa d'altri tempi, forse addirittura precedenti all'infanzia dell'autrice. Eppure, riescono ancora oggi a esserci così familiari.

È una storia di inseparabili compagni di vita, uno grande una piccola, una alto una bassa, uno con più esperienza una ancora piena di tenera ingenuità.
Non vi è concorrenza tra i due, non vi sono più forti e più deboli, anche se la protezione prima è affidata a Ernest. L'orso e la topolina sono entrambi protagonisti, tratteggiati con sfumature di una delicatezza infinita.

Leggendo gli scritti del tempo che si riferivano a questa produzione della Vincent, si coglie una certa tendenza nel sostenere la tesi secondo la quale, nel corso della lettura dei diversi titoli, gli adulti si identificherebbero con l'orso mentre i bambini con Célestine e il suo bisogno di protezione (dovuto al fatto di essere stata letteralmente trovata in un bidone della spezzatura).

Se questa può ancora sembrare un'osservazione che ha un senso, è solo la prima e forse la più semplice, che appare al lettore.
In realtà, nel lungo racconto dell'autrice, quella che emerge è la complessità di temi, di sentimenti, di momenti difficili di vita, di detto e non detto, di prove da superare, e non mancano i pregiudizi e preconcetti contro cui i due amici devono combattere ogni giorno, complessità che progredisce man mano la lettura della volumi procede.

Le domande incessanti di Célestine sono sicuramente una delle espressioni piene dell'infanzia. E il modo rassicurante con cui Ernest cerca di rispondere ad ogni suo bisogno e inespresso desiderio è certamente prerogativa e responsabilità dell'età adulta.
E questo forse sarebbe sufficiente se i due fossero padre e figlia.

Ma l'autrice ha deciso di perseguire una strada più difficile nella costruzione del loro rapporto. Infatti, i due protagonisti sono amici con personalità differenti e complementari, del tutto sprovvisti di un ruolo di superiorità nei confronti l'uno dell'altra.
Non esita infatti la Vincent a mostrarci, in più di un titolo, un Ernest fragile, insicuro e spaventato. E al suo fianco, ecco che disegna una Célestine intraprendente, in grado di decidere per lui, di spronarlo e sostenerlo nei momenti difficili.
Ad ogni nuovo titolo assistiamo alla crescita della personalità di Célestine (oltre a disegnare imparerà anche a scrivere a contare tra le molte cose), in perfetta consonanza con una definizione sempre più precisa della sfaccettata e romantica personalità del suo amico orso.

Anche in questo senso, gli albi che proseguono la serie proposta dall'editore italiano, sono due titoli fondamentali per iniziare a comprendere l'importanza dell'articolazione della sua struttura. In essi assistiamo a un interessante ribaltamento dei ruoli dei due protagonisti, creato con pennellate di straordinaria tenerezza ed efficacia.

Nel primo, Ernest e Célestine musicisti di strada, sarà Célestine a prendere in mano una situazione da risolvere piuttosto problematica che ha gettato nello sconforto Ernest.
E lo farà con successo, perché la topolina della Vincent, come tutti i bambini, è capace di una forza e lucidità straordinarie e dotata di un pensiero sempre in fermento pronto  in ogni occasione a mettersi in gioco alla pari degli adulti. Ernest lo sa e ascolta e segue ogni sua parola con grande rispetto.

Gabrielle Vincent, Ernest e Celestine musicisti di strada,
traduzione e adattamento di Yasmina Melaouah,
 Gallucci Editore, Roma, 2012

Accidenti, piove in soffitta!
Ernest e Célestine, un bella mattina si accorgono 
che nel tetto c'è un buco...

Gabrielle Vincent, Ernest e Celestine musicisti di strada,
traduzione e adattamento di Yasmina Melaouah,
 Gallucci Editore, Roma, 2012

Come trovare i soldi per riparare il tetto?
Célestine non ha mai visto il suo amico così preoccupato...
deve aiutarlo assolutamente,
dovrà pur esserci un modo per risolvere il problema?

Gabrielle Vincent, Ernest e Celestine musicisti di strada,
traduzione e adattamento di Yasmina Melaouah,
 Gallucci Editore, Roma, 2012


Trovata l'idea! 
Potrebbero recuperare il vecchio violino di Ernest e andare a suonare per strada.
Ernst era un bravissimo musicista, e lo sarà ancora... 
tanto da raccogliere i soldi necessari per riparare il tetto

Gabrielle Vincent, Ernest e Celestine musicisti di strada,
traduzione e adattamento di Yasmina Melaouah,
 Gallucci Editore, Roma, 2012


Célestine riesce a convincere il titubante amico che, 
vincendo la grande emozione, accetta di esibirsi nelle vie della città...

Gabrielle Vincent, Ernest e Celestine musicisti di strada,
traduzione e adattamento di Yasmina Melaouah,
 Gallucci Editore, Roma, 2012


Seppur motivate da tanto entusiasmo, le imprese dell'orso e della topolina 
non sono mai facili però...
e l'esibizione di Ernst non ha portato i frutti sperati... 

Gabrielle Vincent, Ernest e Celestine musicisti di strada,
traduzione e adattamento di Yasmina Melaouah,
 Gallucci Editore, Roma, 2012


È anche vero però, che i due amici non si danno facilmente per vinti, e Célestine rilancia sfoderando le sue inaspettate doti di cantante dal repertorio vastissimo.
Ernst l'accompagnerà con la sua musica.

Sì, questa appare proprio la soluzione giusta, ne sono convinti, 
ed escono di casa felici a riempire di note la loro città...

Gabrielle Vincent, Ernest e Celestine musicisti di strada,
traduzione e adattamento di Yasmina Melaouah,
 Gallucci Editore, Roma, 2012


Nel secondo titolo, Ernest ha l'influenza, Célestine si prenderà cura del suo amico malato. E convincerà il dottore, Ernst e il lettore, che meglio di lei nessuno potrebbe farlo. 

Célestine si alza da sola,
strano perché è Ernest che ogni mattina la va a svegliare...
Ma dove sarà finito?

Gabrielle Vincent, Ernest e Celestine. Ernest ha l'influenza,
traduzione e adattamento di Yasmina Melaouah,
 Gallucci Editore, Roma, 2013


Ernest non si sente bene
e Célestine senza indugio corre a chiamare il dottore...

Gabrielle Vincent, Ernest e Celestine. Ernest ha l'influenza,
traduzione e adattamento di Yasmina Melaouah,
 Gallucci Editore, Roma, 2013

Niente di grave per fortuna, dice il medico che è solo un'influenza. 
Ma ernst dovrà rimanere a letto e a dieta, solo tea e camomilla, 
per potersi ristabilire presto...
E sarà Célestine a prendersi cura di lui e ad assicurasi che segua le prescrizioni date...

Gabrielle Vincent, Ernest e Celestine. Ernest ha l'influenza,
traduzione e adattamento di Yasmina Melaouah,
 Gallucci Editore, Roma, 2013

Nonostante l'amica non lo lasci mai solo,
 il povero Ernst si annoia a morte a rimanere a letto.
Ma davvero è possibile annoiarsi quando nei paraggi c'è Célestine?


Gabrielle Vincent, Ernest e Celestine. Ernest ha l'influenza,
traduzione e adattamento di Yasmina Melaouah,
 Gallucci Editore, Roma, 2013

Célestine se ne accorge e decide di improvvisare uno spettacolo per il suo amico...

Gabrielle Vincent, Ernest e Celestine. Ernest ha l'influenza,
traduzione e adattamento di Yasmina Melaouah,
 Gallucci Editore, Roma, 2013

Gabrielle Vincent, Ernest e Celestine. Ernest ha l'influenza,
traduzione e adattamento di Yasmina Melaouah,
 Gallucci Editore, Roma, 2013


Saranno stati il caldo, il tea o la camomilla, 
di sicuro le risate suscitate dal talento della piccola attrice,
ma ora Ernest sta molto meglio 
e la visita del dottore gli conferma che si è completamente ristabilito.
Si merita davvero un buon pranzetto, pensa Célestine,
 che però dovrò prima sistemare la casa...

Gabrielle Vincent, Ernest e Celestine. Ernest ha l'influenza,
traduzione e adattamento di Yasmina Melaouah,
 Gallucci Editore, Roma, 2013


C'è molto anche di Pippi Calzelunghe, in questo libri.
Ernest ha l'influenza, poi me lo ha ricordato in modo particolare.
C'è qui qualcosa che è stato catturato dell'immaginario dell'infanzia che segue il filo del pensiero teso proprio dalla Lindgren.

Non solo, ovviamente, la forza di Célestine, topolina speciale, bambina fuori dalla righe, e la capacità di Ernst di lasciar dispiegare la sua personalità per svolgendo la sua funzione di cura.
C'è dell'altro: una casa  piena di vitale disordine, disseminata di oggetti di utilità più affettiva che pratica. Niente è lasciato al caso.
C'é la misura di tutte le cose, il venire prima della relazione dei protagonisti che si concedono momento intensi di gioia pur in una dichiarata situazione di povertà (i soldi recuperati per aggiustare il tetto verranno spesi in una buona cene per festeggiarsi), il nutrire ogni giorno un legame che concede agli sbagli (Célestine nel rassettare la casa   romperà tre tazze sei piatti e una zuppiera ma Ernst la porterà al mercato a comprarne di nuovi) le giuste proporzioni.

Tutto questo fa di Ernst e Célestine un universo dell'infanzia in cui adulti e bambini entrare, pagina dopo pagina, possono entrare tenendosi per mano.

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