lunedì 8 dicembre 2014

L'AVVENTO DEI LIBRI.GIORNO 8

Chiara Frugoni (Pisa, 1940) è una storica italiana, specialista del Medioevo e di storia della Chiesa. Figlia del medievista Arsenio Frugoni, si è laureata nell’Università degli studi di Roma "La Sapienza" nel 1964. 

Chiara Frugoni,
San Francesco e la notte di Natale,
illustrazioni di Felice Feltracco,
Feltrinelli, 2014
(pp. 32 euro 15,00)
Nel 1965 è ammessa al Diploma di perfezionamento alla Scuola Normale Superiore, e nel 1974 passa all’insegnamento universitario; nel 1980 è chiamata a Pisa a ricoprire la cattedra di Storia medioevale. Vi rimane fino al 1988, quindi si trasferisce presso l’Università di Roma Tor Vergata, dove insegna fino al 2000. Il nucleo principale della sua ricerca verte intorno alla figura di Francesco d'Assisi, cui ha dedicato libri tradotti all'estero, e numerosi articoli. Collabora a programmi televisivi e radiofonici RAI (su Radio Tre, "Uomini e profeti" o "Il Terzo Anello") e scrive su "La Repubblica" e "il manifesto". Nel 2011 ha scoperto in uno degli affreschi attribuiti a Giotto nella Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi un profilo di diavolo tracciato tra le nuvole, scoperta che ha ridiscusso la letteratura internazionale sul tema. Saggi dedicati alla figura di San Francesco: Francesco e l’invenzione delle stimmate (1983), Vita di un uomo: Francesco d’Assisi (1995), Le storie di San Francesco. Guida agli affreschi della Basilica superiore di Assisi (2010), Storia di Chiara e Francesco (2011) tutti per Einaudi. I libri di narrativa, con la casa editrice Feltrinelli: Perfino le stelle devono separarsi (2013) e San Francesco e il lupo (2013), San Francesco e la notte di Natale entrambi con le illustrazioni di Felice Feltracco (2014).

Felice Feltracco nasce ad Asolo nel 1967. Nel 1993 si diploma all’Accademia di Belle Arti di Venezia in Scenografia e presto inizia a lavorare come scenografo e pittore di scena per spettacoli teatrali in Italia e all’estero. Al lavoro di Scenografo affianca un’attività di pittore, dedicandosi prevalentemente allo studio dell’acquerello e sviluppando un rapporto panteista con la natura. Nel 2009 nella patria dell’acquerello, l’Inghilterra, alcune sue opere vengono esposte presso il più importante e antico ente al mondo per questa tecnica pittorica: il Royal Istitute of Painters in Water Colours, nella prestigiosa Mall Gallery a Trafalgar Square a Londra. Successivamente amplia la sua ricerca dedicandosi all’analisi delle tecniche pittoriche orientali. Oltre ai meravigliosi dipinti di nuvole della dinastia Song, studia e sperimenta continuamente nuovi tipi di interventi, come la tecnica della scuola giapponese di Kano con l’uso di pigmenti puri. Realizza i disegni e gli acquerelli di “Diario Asolano” con una mostra ad Asolo, dove riscuote un’importante successo.

Baccalario, Gatti, Masini, Milani, Nanetti,
Piumini, Puricelli Guerra, Sgardoli,
Che notte è questa! Otto racconti di Natale,
illustrati da Gaia Stella,
Einaudi Ragazzi, 2014 (pp. 240 euro 18,00)
Otto autori italiani di generazioni diverse sono stati chiamati dalla casa editrici Einaudi Ragazzi per raccontare il Natale: Pierdomenico Baccalario, Alessandro Gatti, Beatrice Masini, Mino Milani, Angela Nanetti, Roberto Piumini, Elisa Puricelli Guerra e Guido Sgardoli
Gaia Stella è nata a Milan nel 1982, dove si è diplomata allo IED e, oggi vive e lavora.Ha collaborato con Mondadori, Edizioni EL, Feltrinelli, La Joie de lire, Salani, Ponte Alle Grazie, La Margherita Edizioni, Edition Hatier, Éditions Amaterra, Save the Children, Abitare, COOP, Bobos, Peridea, Draftfcb, Leonardo Publishing, Food Editore, Ferrero, Edizioni Dell'Arco, Rockit. Le sue opere sono state selezionate Selected a "Ilustrarte" di Lisbona. Suoi lavori sono stati esposti in diverse mostre in Italia e all'estero. 




Non so se oggi è così, e se lo è ancora per tutti, ma nelle case, una volta lo era vero anche per i negozi, le scuole e tutto il resto dei paesi e delle città, la festività dell'8 dicembre era la data che apriva all'atmosfera natalizia, quella in cui si iniziavano i preparativi per le festività natalizie

Sensazioni, azioni, scambi, ricerche, pratiche di lontane saggezze, conservate o rivedute, costituivano il ritmo del susseguirsi dei giorni fino al momento culminante, che però, come oggi, prometteva un certo seguito anche nei giorni a venire.

Tra i preparativi solenni, oggi come allora, quelli del presepe e dell'albero sono, in modo e nell'altro, quelli che più definiscono l'identità di questa che rimane, per la religione cristiana, la più gioiosa festività. 

Conoscere il significato simbolico dei gesti che compiamo, in particolare qui quelli della preparazione del presepe che prevede spesso il coinvolgimento entusiasta e giocoso dei bambini, può dare senso ad azioni che altrimenti rischiano di rimanere vuote di significato perdendo i questo modo, tra le altre e anno dopo anno, la possibilità di trasformarle in occasioni di riflessione, comunione e incontro capaci di raggiungere il senso ultimo dell'essenza delle cose, quelle che possono essere condivise dagli uomini, nel rispetto dell'identità religiosa e culturale di ciascuno.

Sappiamo chi ha inventato il Presepe?, Perché lo ha fatto? Che c’entra San Francesco con la storia del presepe? Che significato ha? Perché una tale tradizione resiste nel tempo?


«Nel 1223, esattamente il 29 novembre, papa Onorio III con la bolla Solet annuere approvò definitivamente la Regola dei frati Minori. Nelle settimane successive Francesco d'Assisi si avviò verso l'eremo di Greccio dove espresse il suo desiderio di celebrare in quel luogo il Natale.
Ad uno del luogo disse che voleva vedere con gli "occhi del corpo" come il bambino Gesù, nella sua scelta di abbassamento, fu adagiato in una mangiatoia. Quindi stabilì che fossero portati in un luogo stabilito un asino ed un bue - che secondo la tradizione dei Vangeli apocrifi erano presso il Bambino - e sopra un altare portatile collocato sulla mangiatoia fu celebrata l'Eucaristia. Nella notte di Natale a Greccio non c'erano ne statue e neppure raffigurazioni, ma unicamente una celebrazione eucaristica sopra una magiatoia, tra il bue e l'asinello. Solo più tardi tale avvenimento ispirò la rappresentazione della Natività mediante immagini, ossia il presepio in senso moderno. Francesco morì nel 1226 e nel 1228 fu canonizzato da papa Gregorio IX; fin da quel momento la sua vicenda fu narrata evidenziandone la novità e, grazie anche all'opera dei frati Minori, la devozione verso il Santo d'Assisi si diffuse sempre più e in modo capillare. Di conseguenza anche l'avvenimento del Natale di Greccio fu conosciuto da molte persone che desiderarono raffigurarlo e replicarlo, iniziando a rappresentare e diffondere il presepio. In questo modo divenne patrimonio della cultura e fede popolare». (Nota storica)



In San Francesco e la notte di Natale, Chiara Frugoni, racconta mirabilmente questo episodio della vita di Francesco, con un equilibrio perfetto, come fa in tutti i suoi libri, tra la figura religiosa, la vita dell'uomo, il mistero e il valore della trasmissione di un messaggio di portata universale che tutti riconoscono nella figura di Francesco.





“Non occorre fare un viaggio fino in Palestina,” dice Francesco, 
“Ogni posto è Betlemme, se viviamo volendo bene a quel piccolo Bambino venuto al mondo per portare la pace. 
Non dobbiamo avere nemici, tranne uno, il mostro della guerra.”





Francesco è invitato dall’amico Giovanni a passare la vigilia a Greccio, con la gente del suo villaggio. Francesco, reduce da un viaggio nei paesi martoriati dalla guerra (la quinta Crociata) è stanco e perseguitato dagli incubi. Ma accetta e intraprende con l’amico il lungo cammino, accompagnato dal suo fido asinello. 




Chiara Frugoni, 
San Francesco e la notte di Natale,
illustrazioni di Felice Feltracco,
Feltrinelli, 2014



La temperatura è stranamente mite e il loro viaggio è costellato di avvenimenti eccezionali e miracolosi. Come l’apparizione di una sorgente nel bosco e la silenziosa compagnia degli animali, che scortano Francesco e i suoi compagni lungo il percorso. 



Chiara Frugoni, 
San Francesco e la notte di Natale,
illustrazioni di Felice Feltracco,
Feltrinelli, 2014


E il volo delle lucciole d’inverno, che guidano la comitiva verso la grotta dove, davanti alla mangiatoia vuota, basterà che ci siano il bue e l’asino, in attesa dell’arrivo di Gesù.


Chiara Frugoni, 
San Francesco e la notte di Natale,
illustrazioni di Felice Feltracco,
Feltrinelli, 2014

Chiara Frugoni, 
San Francesco e la notte di Natale,
illustrazioni di Felice Feltracco,
Feltrinelli, 2014


Quello che traspare nel racconto di Chiara Frugoni è l'universale messaggio d’amore e di pace di cui il Natale è portatore.

E questo, a mio avviso, è uno di valori più alti che possono, al di là della religione di appartenenza, essere condivisi e festeggiati insieme a tutti in occasione del Natale.

L'opportunità di cercare ciò che si accomuna e ci come esseri umani, invece di continuare stupidamente a cercare ciò che ci divide.
Trovare ciò che delle credenze che ci costituiscono, che siano culturali o religioni, un percorso dove la dignità dell'uomo e il rispetto che ogni essere sono il fondamento di una convivenza pacifica basata sulla giustizia e della libertà. Quella regola aurea di reciprocità, espressa tanto dalla cultura greca, quanto da ciascuna religione o filosofia morale, che può aiutarci a condurre una vita piena di senso, che non ceda mai alle false lusinghe di pericolose superiorità e alle sirene di drammatiche propagande che intendono colpire l'inviolabile integrità dell'essere umano.

In questo senso, fare un presepio non è fine per celebrare una festività ma un inizio simbolico per un dialogo costruttivo, fin da bambini, senza fine.



Chiara Frugoni, 
San Francesco e la notte di Natale,
illustrazioni di Felice Feltracco,
Feltrinelli, 2014


Ma chi vive, e chi legge, molto chi legge, sa che che ci sono tanti Natali quante sono le persone che lo festeggiano. Chi lo vive in trepidazione, chi come un rituale da cui non si sente coinvolto, chi non vede l'ora di trascorrerlo in famiglia, e chi trova senso solo se riesce a mettere un ragionevole numero di chilometri tra sé e il resto del parentado. C’è chi lo celebra con solennità. Chi lo trova una scusa ideale per tuffarsi nei dolci. Chi ne approfitta per accumulare regali. Chi fa solo l’albero. Chi lo vorrebbe migliore rispetto all’anno passato. Chi rimpiange quelli dell’infanzia. Chi preferirebbe fare finta che non esistesse. E molto, altro.

Tutti ne hanno un’esperienza privata, complessa e diversa, e questo fa si ce si sia creata una enorme narrazione collettiva capace di intrecciare situazioni, luoghi, culture ed epoche diversi accomunata da un più o meno espresso o vissuto "spirito del Natale".

Ma, anche in questa circostanza letteraria si pone una domanda...  esiste davvero questo lo spirito del Natale? 

Questa cosa senza tempo, unica e universale, difficilissima da definire, che profuma di abete, di pastorelli e tintinna di voci di bambini, e che gli adulti soffiano via sbuffando, per poi sbirciarla da dietro le spalle quando pensano che nessuno li veda? Melenso, nostalgico, squillante, malinconico, da pelle d’oca… che cos’è, in definitiva, il Natale? 

Per cercare di scoprirlo, sono stati chiamati a cimentarsi nell’impresa autori italiani per ragazzi appartenenti a generazioni diverse, ciascuno con la sua visione, il suo modo di immaginare e tradurre in parole il mondo per dare vita alla raccolta Che notte è questa! Otto racconti di Natale. Chi meglio di loro, infatti, che possiedono quel terzo occhio dalla vista acutissima, può cogliere e osservare ciò che normalmente non si vede neppure? 


«Ecco, quindi, che l’Editore li ha sfidati a catturare il Natale, e ne sono nati questi otto racconti brevi, accompagnati dalle illustrazioni di Gaia Stella, così meravigliosamente diversi uno dall’altro anche se accomunati da quell’unico giorno, sempre uguale e sempre nuovo.
E il racconto è il genere che si presta di più per fissare la preda sulla pagina, perché è simile a una finestrella, come quelle che si aprono ogni giorno nei calendari dell’Avvento, da cui il lettore può affacciarsi a guardare nel bel mezzo del Natale e, magari, anche caderci dentro.»


Caderci dentro, rimanere irretiti da atmosfere di un Natale dall'atmosfera, di volta in volta, completamente diversa da quello che l'ha preceduti e da quello che lo seguirà, per poi riemergerne solo alla fine dell'ultima pagina, è quello che succede al lettore di questa raccolta di racconti. 

Qui in dono l'incipit di ciascun scritto. 

Lascio a voi che deciderete di proseguire nella lettura, il piacere di scoprire se lo spirito del Natale sarà stato catturato dai registri di questi scrittori. Io, non ho dubbi.

  
Mino Milani
CHE NOTTE È QUESTA

1. Il dottore del paese era un uomo grande e grosso, dalla faccia quadrata e dagli occhi celesti. Era ancora abbastanza giovane, ma i suoi capelli, tagliati a spazzola, erano già tutti bianchi. Le prese tra le mani la faccia pallida e le disse: - Sei una brava ragazza, Piera. Sei proprio una brava ragazza.

2. Piera aveva allora quattordici anni. Era una ragazza sveglia, ben educata, ben istruita; la sua famiglia viveva in campagna, sì, ma l'aveva mandata a studiare in un collegio a Milano; era magra, serena, le piaceva vivere e ridere. [...]


Baccalario, Gatti, Masini, Milani, Nanetti,
Piumini, Puricelli Guerra, Sgardoli,
Che notte è questa! Otto racconti di Natale,
illustrati da Gaia Stella,
Einaudi Ragazzi, 2014 

Pierdomenico Baccalario
IL NATALE DI MARLEY BLOOME

Marley, prima di tutto, era morto, Nessun dubbio su questo. La schermo del suo computer portatile riportava il suo nome, sommerso da quadratini colorati che ammonticchiavano uno sull'altro, e insieme a loro c'era il nome della banca per cui lavorava, la Stanley & Rich. Era un disastro.
Non che Marley fosse morto nel vero senso della parola. Era soltanto come-se-fosse-morto. Fissava lo schermo del computer con  le mani rigide, l'occhi sbarrato, la pupilla fissa, la bocca leggermente socchiusa. E più i blocchetti sullo schermo continuavano ad ammonticchiarsi, più impallidiva. Era ormai evidente che aveva fatto un errore. Ma non un errore qualunque. Un errore pazzesco. [...]


Baccalario, Gatti, Masini, Milani, Nanetti,
Piumini, Puricelli Guerra, Sgardoli,
Che notte è questa! Otto racconti di Natale,
illustrati da Gaia Stella,
Einaudi Ragazzi, 2014

Roberto Piumini
SERAL E GIMEZ

1. Un giovane vasaio di nome Batur viveva in un villaggio dell'Anatolia con sua moglie Seral, quattro anni più giovane di lui. Sposati da tre anni, non avevano figli, anche se li desideravamo molto. Batur, capace di molti lavori, aveva costruito una culla di legno. Seral ricamava l'orlo di piccole lenzuola con file di fiori colorati.
Le vecchie del villaggio davano consigli: cibi che Seral non doveva mangiare, altri che doveva mangiare più di quanto avrebbe voluto, e infusi che Batur doveva bere, funi di radici bruciati da annusare: ma il figlio, o la figlia, perché Batur e Seral avrebbero accolto l'uno o l'altra con la stessa gioia, non arrivava.
Al quarto anno di attesa decisero di andare a Mabayak, un villaggio che stava al di là di certe montagne non troppo alte. [...]


Baccalario, Gatti, Masini, Milani, Nanetti,
Piumini, Puricelli Guerra, Sgardoli,
Che notte è questa! Otto racconti di Natale,
illustrati da Gaia Stella,
Einaudi Ragazzi, 2014 

Guido Sgardoli
IL NATALE DI BALDINI

Giulio Baldini, soldato semplice, contava i giorni.
Contava i giorni che passava lontano da casa. Trecentodiciotto. Quasi un anno. Era partito il due febbraio, un martedì, insieme a tanti altri. La sua casa l'aveva vista farsi piccola, via via che la corriera si allontanava lungo la strada. Davanti alla casa, minuscolo, stava suo figlio Michele, con il braccio alzato per salutarlo, e dietro a lui, con un sorriso che non riusciva a nascondere le lacrime, sua moglie Lia, la madre di Michele. Giulio Baldini continuava ad avere quell'immagine impressa nella mente, come una fotografia, giorno dopo giorno: i suoi cari che lo salutavano e che diventavano sempre più piccoli fino a sparire. [...]


Baccalario, Gatti, Masini, Milani, Nanetti,
Piumini, Puricelli Guerra, Sgardoli,
Che notte è questa! Otto racconti di Natale,
illustrati da Gaia Stella,
Einaudi Ragazzi, 2014 

Angela Nanetti
IN CIMA ALLA TORRE EIFFEL


Io sono nato due volte, la prima il 10 luglio a Borgonovo, l'altra a Parigi il giorno di Natale. Per essere precisi, come di la mamma, «al Commissariato di Polizia del 7° arrondissement in rue Fabert»: perciò festeggio due volte il compleanno. Il vantaggio è che mangio due volte la torta al burro di arachidi, la scocciatura, che prima di mangiare la torta di arachidi devo aspettare almeno una mezz'ora e la torta diventa molle perché il burro si squaglia. 
- Che peccato! - dice la mamma, anche se non gliene importa niente, e incomincia a tagliarla. Da cinque anni il Natale lo festeggiamo così. Dopo il pranzo lei va in cucina e arriva con la torta, non la mette sulla tavola, la tiene sollevata, si guarda intorno e chiede: - Sapete dove eravamo a quest'ora cinque anni fa? [...]


Baccalario, Gatti, Masini, Milani, Nanetti,
Piumini, Puricelli Guerra, Sgardoli,
Che notte è questa! Otto racconti di Natale,
illustrati da Gaia Stella,
Einaudi Ragazzi, 2014 

Alessandro Gatti
UN REGALO PER SKIP MacMULLIGAN

Giorgio guardò fuori dalla finestra. La nevicata si era fatta molto più fitta. Il bambino lasciò spaziare il suo sguardo verso la strada, una striscia di asfalto che si arrotolava intorno alla montagna compiendo una stretta, sinuosa curva. I lampioni si erano appena accesi e, sotto la loro luce, la Statale appariva ora inequivocabilmente colorata di bianco.
Giorgio dapprima sospirò, poi la sua bocca si piegò in una smorfia indispettita, mentre le mani si stringevano a pugno.
«Sta' a vedere che quella rompiscatole riesce a rovinare tutto anche questa volta!» disse tra sé e sé.
La «rompiscatole» che si era appena fatta largo tra i suoi pensieri altri non era che la sua sorella maggiore Clara. [...]


Baccalario, Gatti, Masini, Milani, Nanetti,
Piumini, Puricelli Guerra, Sgardoli,
Che notte è questa! Otto racconti di Natale,
illustrati da Gaia Stella,
Einaudi Ragazzi, 2014 

Beatrice Masini
L'ELEFANTE NELLA NEVE

- È troppo tempo che non si vede una volpe.
Il nonno era così: le sue frasi sbucavano dal niente, dopo lunghi silenzi, e ti attraversavano la testa come frecce. Andavano dritte da qualche parte, ed era come se passando strappassero qualcosa e se lo portassero via per piantarlo contro il bersaglio appeso a un tronco.
Un bersaglio lontano fatto con precisione.
L'ha detto una sera di autunno, la sera che la mamma e il papà hanno annunciato che per Natale andavano in crociera ai Caraibi, senza di me, senza di noi. Subito mi è dispiaciuto un po', ma le navi grandi come grattacieli non mi hanno mai attratto, mi fanno anche un po' paura, dopo quello che ho visto in televisione del naufragio e del relitto. Però loro sembravano tranquilli, anzi, proprio contenti. - Tu e il nonno vi farete compagnia, - ha detto il papà. E la mamma: - E poi il Natale vero lo festeggiamo quando torniamo.
«Il due gennaio? Non è un po' tardi?» ho pensato, ma senza dirlo. Non bisogna sempre dire tutto quello che ci passa per la testa. [...]


Baccalario, Gatti, Masini, Milani, Nanetti,
Piumini, Puricelli Guerra, Sgardoli,
Che notte è questa! Otto racconti di Natale,
illustrati da Gaia Stella,
Einaudi Ragazzi, 2014 


Elisa Puricelli Guerra
IL SEGRETO DEI NATALI PASSATI


- Noi non celebriamo il Natale.
Quante volte Priscilla ha sentito la mamma pronunciare queste parole?
Il vecchio custode infreddolito, fa una faccia sorpresa: lui non sa che i genitori di Priscilla hanno un lavoro che li tiene molto occupati e così il giorno di Natale fanno delle cose pratiche: quest'anno, per esempio, si trasferiscono in campagna.

Il papà dà la mancia all'anziano uomo. - Grazie per le chiavi e per il disturbo, - gli dice stringendogli la mano. Il custode scuote la testa

 e se ne va in selle alla sua bicicletta lasciandoli soli con la casa che hanno appena ereditato.
Le ombre del tardo pomeriggio si allungano dal bosco in fondo al prato e Priscilla ha la sensazione di venire racchiusa in un segreto. [...]


Baccalario, Gatti, Masini, Milani, Nanetti,
Piumini, Puricelli Guerra, Sgardoli,
Che notte è questa! Otto racconti di Natale,
illustrati da Gaia Stella,
Einaudi Ragazzi, 2014 

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