giovedì 26 maggio 2016

IN PRINCIPIO E ALL'INIZIO


Luisa Mattia, Prima di me
illustrato da Mook,
Topipittori, Milano, 2016
(pp. 32, € 16,00)
Luisa Mattia è nata a Roma, dove continua a vivere felicemente. Dopo aver lavorato per molti anni nella scuola, si è dedicata alla letteratura per ragazzi e ha pubblicato numerosi romanzi. Fra i suoi maggiori successi editoriali, La scelta (Premio Pippi 2006), I jeans di Garibaldi, Ti chiami Lupo Gentile. È autrice di “Melevisione”, storico programma per bambini di RAI TRE, che scrive insieme ad altri cinque “compagni di penna”. Ha ideato e coordina un progetto di scrittura “con” i bambini della scuola primaria. Nel 2008 le è stato assegnato il Premio Andersen come “Miglior scrittore”.
Mook crea e produce oggetti con materiali di recupero, pezzi unici che nascono dalla raccolta e dall’assemblaggio di materiale “scaricato dal tempo”. Legni consumati dal mare, pezzi di vecchie porte o mobili e stoffe e parti metalliche di meccanismi che nessuno usava più… vengono ricomposti secondo le regole del riciclaggio artistico fino a realizzare sculture e oggetti d’uso. Mook nasce nel 2000 da un progetto di Carlo Nannetti e Francesca Crisafulli. Entrambi vivono e lavorano a Roma dove si sono diplomati, e oggi insegnano, presso l’Istituto Europeo di Design. La loro attività artistica spazia dalla scultura alla grafica d’arte, dall’illustrazione al design, fino alla realizzazione di laboratori per bambini sull’arte e il riciclaggio.




Silvia Vecchini, Finalmente qui,
illustrato da Sualzo,
Bacchilega Editore, Imola, 2016
(pp. 32, formato 16x16 cm, € 8,00)
Silvia Vecchini, autrice di storie per i più piccoli, libri tattili, prime letture, libri che raccontano opere d'arte, romanzi e graphic novel. In questi ultimi anni si è concentrata sulla poesia dedicata ai bambini e ai ragazzi. Tra i sui ultimi libri: Black Hole, La mia invenzione, In mezzo alla fiaba e Poesie della notte, del giorno e di ogni cosa intorno.
Sualzo, autore e illustratore per diverse case editrici, ha progettato collane e illustrato storie dedicate ai più piccoli. Da anni pubblica alcune serie e fumetti per una rivista destinati a lettori in età prescolare ed è autore di graphic novel per bambini e ragazzi. Tra i suoi ultimi titoli: la serie a fumetti "Gaetano e Zolletta" con le parole di Silvia Vecchini (2014/2015) e Fermo (2013) con Bao Publishing e Fiato sospeso, Tunué (2011).
Insieme, Silvia e Sualzo, hanno tre figli, ciascuno dei quali ha insegnato loro parole nuove, baci, carezze, giochi e rime che prima non conoscevano.




Prima.

È questa la parola.

Prima e niente.
Un'altra parola.
C'era il niente
prima di me?


Non so se il primo pensiero di Luisa Mattia, nel mettere mano a Prima di me, sia andato a quel "In principio era il Verbo..." del vangelo di Giovanni che tutti conosciamo, ma di tale pensiero ha colto, con evidenza, il rifarsi a una conoscenza eterna, all'indistinta e antecedente condizione che precede e unisce ogni essere umano e che chiamiamo, al fine interroghiamo dalla notte dei tempi, mistero. Indeterminatezza e mistero, prima di ogni ogni altra cosa, visione religiosa o filosofica e considerazione scientifica.


Ecco.
Prima di me non c'era niente.


I primi anni di vita sono pienamente immersi nel mistero, per la mancanza di un ricordo, di un racconto compiuto e condiviso di quel principio e per la continua scoperta del mondo che incalza il vivere quotidiano e che solo a fatica poi potrà darsi in modo così stupefacente come all'inizio di tutto quello che verrà.

Lo sono anche gli anni che seguono e, a dire il vero, lo è tutta la vita immersa nel mistero condotta, per molti, alla ricerca di una sua decifrazione, di un posto confortevole al suo interno e di una condizione di pacificazione delle due cose. 
L'esistenza dell'arte, non meno della natura, è interessante e profondamente rivelatrice in questo senso. I libri, già i primi libri, ne sono il viatico fondamentale.


E invece no. 
Prima di me c’erano tutti.
[...]


C'erano tutti e c'era molto di ogni cosa, prima di noi, scrive Luisa Mattia. E i bambini vogliono sapere da dove vengono, con timore pari alla curiosità e alla perseveranza, con quel domandare in prima persona che qui l'autrice ha scelto come voce narrante.



Luisa Mattia, Prima di me
illustrato da Mook,
Topipittori, Milano, 2016




«Attraverso la voce nitida di un bambino, Luisa Mattia ci conduce ad ascoltare il suono di una vita al suo esordio. Un rincorrersi di scoperte, intuizioni, estasi, domande di fronte alla grandezza del Creato. Un cosmo in movimento che si dispiega davanti alla nuova creatura insegnandole a essere, a pensarsi parte di esso, fatta delle sue materie: acqua, vento, luce, tempeste, fuochi.»


Luisa Mattia, Prima di me
illustrato da Mook,
Topipittori, Milano, 2016

Luisa Mattia, Prima di me
illustrato da Mook,
Topipittori, Milano, 2016

Luisa Mattia, Prima di me
illustrato da Mook,
Topipittori, Milano, 2016


Parte di un tutto, ecco come dice di sentirsi quell'essenza di bambino, elemento primo e ultimo della creazione, del cosmo, in perfetta solitudine e piena relazione, unica chiave concessa all'essere umano per disporsi a penetrare il mistero.


Luisa Mattia, Prima di me
illustrato da Mook,
Topipittori, Milano, 2016


C'è stupore, che aprirà nel suo concretizzarsi alla meraviglia, c'è il sentire delle emozioni, e l'interrogarsi che condurrà alla conoscenza, c'è l'attesa e già quasi la nostalgia, nei pensieri di quell'essenza di bambino. L'essere unico, ma non da solo, libero, ma in mezzo ad altro e tra gli altri. C'è tutto il possibile, in lui o lei che poi sarà, perché supremamente ancora non si identifica con niente, il sostanziale informe raffigurato, quasi fossero i segni ritrovati di una casa antesignana delle Grotte di Lascaux, perfettamente da Mooka. C'è il vivere perfetta armonia, raccontato in queste pagine, che gli adulti in attesa dovrebbero preservare e custodire: quello di una bambino o di una bambina nel cuore del cosmo che aspettano solo di essere chiamati per poter realizzare se stessi a casa, nel cuore del mondo.


Adesso.
È questa la parola.
Io so. Io sono.
Mi hanno dato un nome.



Quando ho letto Prima di Me, uno dei pensieri spontanei è andato a un altro racconto, quello di Finalmente qui, il libro di Silvia Vecchini e Sualzo, da qualche mese in libreria.
Silvia Vecchini, nel mio pensiero, pur in anticipo, si faceva carico di quell'ultima parola scelta da Luisa Mattia: adesso, adesso che ho un nome. Adesso che "io sono io", mi verrebbe da dire.

La voce narrante qui è quella della mamma, cambia il tempo e lo sguardo, il protagonista del racconto di Luisa Mattia ora può riposarsi, ascoltare in silenzio, conoscere la dimensione della cura e dell'amore, indispensabili al fine di raccogliere le forze per crescere. È arrivato a casa, e ci rimarrà per il tempo necessario.


Silvia Vecchini, Finalmente qui,
illustrato da Sualzo,
Bacchilega Editore, Imola, 2016
Silvia Vecchini, Finalmente qui,
illustrato da Sualzo,
Bacchilega Editore, Imola, 2016














































L'essenza prende forma nella relazione, quella prima, dove nasce una famiglia. 
La parola si fa accoglienza, poesia di un'attesa esaudita e compiuta, quella rivelata da una mamma e un papà nell'intima condivisione degli attimi della scoperta e della crescita. 
Si fa cura, la parola, e fa sentire al sicuro, protetti, visti, unici proprietari di quel nome dato.
Per questo è importante sussurrarla, devono aver pensato Silvia Vecchini e l'editore, guardandosi negli occhi, trovando un'intesa, una nuova lingua che sia prima di tutto autentica, tanto da poter essere cantata, dondolata, nutrita, nascosta, giocata, pronta a scandire gli attimi irripetibili del primo anno di venuta al mondo. Per questo è importante entrarci dentro con tutti se stessi, deve aver pensato Sualzo nel dare vita a illustrazioni che, come uno zoom, ingrandiscono o rimpiccioliscono ciò che in questo dialogo ininterrotto conta davvero, secondo il punto di vista, e lo sguardo, secondo la scelta dello stile e dell'uso della tavola cromatica, del nuovo nato.


Silvia Vecchini, Finalmente qui,
illustrato da Sualzo,
Bacchilega Editore, Imola, 2016

Silvia Vecchini, Finalmente qui,
illustrato da Sualzo,
Bacchilega Editore, Imola, 2016










È un piccolo, prezioso, lavoro di dedizione, quello messo in pagina in Finalmente qui, di un tempo sottratto alle corse, alla fretta, alle preoccupazioni, al demandare a quando sarà troppo, troppo, tardi. È un piccolo libro per concedersi di imparare, meglio, di provare a non aver paura a mettersi in gioco alla pari, e di lasciarsi andare a una conoscenza di se stessi e dell'altro, il proprio figlio o la propria figlia, ma lo stesso potrebbe dirsi per qualsiasi adulto a cui venga affidato un bambino.


Silvia Vecchini, Finalmente qui,
illustrato da Sualzo,
Bacchilega Editore, Imola, 2016

Silvia Vecchini, Finalmente qui,
illustrato da Sualzo,
Bacchilega Editore, Imola, 2016

Silvia Vecchini, Finalmente qui,
illustrato da Sualzo,
Bacchilega Editore, Imola, 2016

Silvia Vecchini, Finalmente qui,
illustrato da Sualzo,
Bacchilega Editore, Imola, 2016



Quando arriva un bambino, una delle prime cose a cui si pensa, dico semplicemente, è fare spazio; trovare uno spazio adeguato e dedicato è una delle azioni che più conferisce senso e significato all'attesa, che segna tangibilmente un prima e un dopo. Fare spazio non è solo un gesto materiale, ma qualcosa di profondamente interiore: trovare uno spazio dentro se stessi dilatabile, in altezza e nel tempo, che possa accogliere repentini cambi di dimensioni, bisogni di espandersi e paure che fanno rimpicciolire, passi dispari in direzioni incerte. Pensieri stratificati, ingombrati e così lievi da svanire sotto gli occhi, se non si fa attenzione a trattenerli.
Uno spazio luminoso che non risenta delle nuvole nere di passaggio capace al contempo di diffondere una luce soffusa, quando il desiderio di vivere nascosto prende il sopravvento.

In fondo, non è sempre così quando arriva nella nostra vita qualcuno che chiede e dona amore?


Silvia Vecchini, Finalmente qui,
illustrato da Sualzo,
Bacchilega Editore, Imola, 2016

Silvia Vecchini, Finalmente qui,
illustrato da Sualzo,
Bacchilega Editore, Imola, 2016















INFO
Sarà dedicata a Prima di me la bella mostra che verrà inaugurata nello Spazio Fontana del Palazzo delle Esposizioni di Roma sabato 28 maggio alle 18.30. L'inaugurazione sarà preceduta, alle 17.00, da un laboratorio per i bambini (un'anticipazione qui, sul blog dei Topipittori).



Silvia Vecchini e Sualzo, invece, saranno la madrina e il padrino della terza edizione di "SEMI e PAROLE. Una giornata per la poesia" ideata e organizzata dalla libreria Radice-Labirinto e che si terrà a Carpi il 27 e il 28 maggio (come vedete, era prevista anche la giornata del 29, annullata per previsioni meteo di un tempo funesto).

Info e programma completo: qui.






In particolare:

Sabato 28 maggio
- Dalle ore 10 alle 18 – A Casa Radice, Via Traversa S.Giorgio, 22
Scrivere la poesia
Un’officina poetica condotta da Silvia Vecchini, poetessa e scrittrice per ragazzi. 
Un laboratorio poetico per immergersi nella scrittura, dare ascolto alla voce propria, 
degli  altri, del  giardino attraverso letture, stimoli, esperimenti, apriscatole e chiavi segrete. Un tempo prezioso per  scoprire, ritrovare, curare, cambiare le parole che germogliano  dentro.
Alle ore 13 un rinfresco poetico offerto dalla libreria.
IMPORTANTE: su prenotazione, massimo 15 partecipanti, euro 40 a persona.

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