venerdì 28 ottobre 2011

LUCCA JUNIOR È DIVENTATA GRANDE!

Mancano ormai poche ore all'inaugurazione di Lucca Comics & Games 2011, la più importante manifestazione italiana dedicata al mondo del fumetto e del gioco intelligente... e non solo. 
Per cinque giorni, da venerdì 28 ottobre a martedì 1 novembre, lo splendido centro storico della città di Lucca si trasformerà in un'immensa pagina bianca dove lasceranno le tracce del loro passaggio fumettisti, illustratori, espositori, editori, performer e pubblico provenienti da tutto il mondo. Cinque giorni di emozioni e avventura nel segno di Emilio Salgari, il più grande scrittore italiano di romanzi d'avventura, nell'anno del centenario della sua morte e in anticipo sul prossimo che vedrà il centocinquantesimo anniversario della nascita.

L'autore del manifesto è Don Maitz 

Nel cuore di questa imponente manifestazione, nel 2005 hanno cominciato a pulsare i primi battiti di Lucca Junior, la sezione ideata e curata da Sarah Genovese dedicata, in modo particolare, ai bambini a ai ragazzi. Beh, Lucca Junior posso dire di averla vista nascere dagli intenti e dall'entusiasmo di Sarah nonché dal primo audace e coraggioso allestimento che fu una vera e propria indimenticabile avventura. Sapevo fin dal primo momento, lo vedevo negli occhi e nell'impegno della sua organizzatrice, che Lucca Junior non si sarebbe fermata davanti agli ostacoli, anzi ne avrebbe fatto tesoro, per migliorare ogni anno di più. Oggi, e fieramente vorrei dire, si accinge ad inaugurare la sua settima edizione con un programma che propone incontri, laboratori, rappresentazioni teatrali, eventi speciali e mostre all'insegna di una qualità che non può sfuggire alla nostra attenzione.




Nell'AREA INCONTRI (J112 Pad. Lucca Junior - Cortile degli Svizzeri) i bambini e i ragazzi (a partire dai 3 anni) potranno entrare nel mondo dei Mumin con l'Associazione Culturale Hamelin, scoprire il Risorgimento attraverso i fumetti con Fulvio Gambotto e Pier Luigi Gaspa, conquistare L'Isola di Fuoco (Orecchio acerbo, 2011) con Luca Caimmi, decidere quando essere un lupo mannaro o un papero ombrello con Simone Frasca, vivere l'avventura di Salgari con Paolo D'altan e Serena Piazza, conoscere i mostri i gli eroi del mondo classico con Antikoi di Tuono Pettinato (Campanila, 2008-2011) e imparare le tecniche per realizzare un fumetto in computer grafica con Marco Feo e Andrea Rotondo. 

In quella TEATRO (J107 Pad. Lucca Junior - Cortile degli Svizzeri), ogni giorno dalle 9.00 fino alle 17.30 ci saranno spettacoli e narrazioni per bambini (a partire dai 3 anni) a cura di Cristiana Traversa con la collaborazione di Debora Ulivieri, Francesco Bargi e Associazione Googol per il Planetario e la consulenza musicale Carla Nolledi, supervisione Alfredo Baroni. 

E nell'AREA LABORATORI (J101 Pad. Lucca Junior - Cortile degli Svizzeri), sempre ogni giorno e a rotazione dalle 9.00 alle 19.00 (per bambini a partire dai 3 anni), Adriana Lucchesini (Manidoro Associazione Culturale) con la collaborazione di Milena Lucchesini, Umberto ed Eduardo Cecchini e dell’Istituto I.P.S.S “M.Civitali” daranno vita a laboratori che traggono ispirazione dalle opere di Emilio Salgari.

Non mancano certo gli EVENTI SPECIALI (28 e 29 ottobre) incontri, laboratori e spettacoli dedicati ai bambini a partire dagli 8 anni ma anche agli adulti. Aprirà alle ore 9.00 di questa mattina Giulia Sagramola presso lo Showcase Pad.Napoleone con Bacio a cinque (Topipittori, 2011) seguita alle 10.00 da Il magnifico lavativo di Tuono Pettinato (Topipittori, 2011), la cui uscita nella collana (gli anni in tasca) Graphic  era attesa da tutti noi fan con molta e ormai sofferta trepidazione, e alle 11.00 da Whena che presenterà Pets (Kappa edizioni, 2011)... a seguire, diversi altri di eventi. 

Nella rassegna INCONTRI PER ILLUSTRATORI, EDITORI, INSEGNANTI E ADDETTI AI LAVORI alle ore 15.00 del 29 ottobre, presso l'Auditorium San Romano, si potrà partecipare alla tavola rotonda di inaugurazione della mostra Sulle rotte dell’Avventura. In viaggio con il Capitano Emilio Salgari con Livio Sossi e Paolo D'Altan. Il 30 ottobre alle ore 12.00 non si potrà mancare all'incontro Ritratto d’illustratore. Incontro con Carll Cneut, l'illustratore ospite d’onore di questa edizione di Lucca Junior in mostra a Palazzo Ducale, e Matteo Codignola (Adelphi) seguito, alle ore 13.00, da  Storyboarding (Apogeo) Incontro/laboratorio sulla realizzazione di cartoni animati: dal disegno manuale all'elaborazione digitale con l’autore Marco Feo e alle ore 14.00 da L’iconografia di Pinocchio e Alice Incontro con Andrea Rauch, grafico, illustratore e fondatore della casa editrice Prìncipi e Princìpi.

Infine, le MOSTRE, di cui vi metto la presentazione fatta dalla redazione di Lucca Junior in modo che possiate ricavarne velocemente le informazioni di prima mano.


Paolo D'Altan illustratore di sogni

salgariUn tempo a Torino incontravi le tigri in pieno centro. Palme tropicali facevano ombra alle signore accaldate dall’afa. Il Po sfociava nel mar dei Caraibi. Un tempo a Torino viveva un uomo che viaggiava restando seduto al suo scrittoio, armato solo di inchiostro e pennino.
Questo è quanto racconta attraverso le immagini Paolo D’Altan, nell’albo Emilio Salgari navigatore di sogni scritto da Serena Piazza e pubblicato da Rizzoli nel centenario della scomparsa del grande scrittore veronese.
In questa piccola mostra alcune tra le tavole più belle del libro, insieme a quelle pubblicate, sempre per Rizzoli, nell’albo Fratelli d’Italia. L’inno nazionale illustrato da Paolo D’Altan.
Un piccolo omaggio che Lucca Junior dedica ad uno dei più interessanti illustratori italiani degli ultimi anni (PremioAndersen 2011 come Miglior Illustratore) e ai suoi nuovissimi lavori. Si ringrazia la casa editrice Rizzoli.

La mostra

Area Incontri (J112)
Pad. Lucca Junior - Cortile degli Svizzeri
28 ottobre - 1 novembre
Orari
9.00 - 19.00

daltanAutodidatta, proveniente da studi classici, Paolo D'Altan ha cominciato a lavorare come illustratore freelance dal 1987 per le maggiori agenzie di pubblicità italiane. Successivamente si è avvicinato al mondo dell'editoria e dei libri per ragazzi, collaborando con i maggiori editori italiani e stranieri. Tra i riconoscimenti ottenuti: due ori dall'Art Directors Club Italiano per l'illustrazione pubblicitaria nel 1991 e nel 1995, premio Cento per l'illustrazione 2006, Premio Annual Illustratori promosso dall'Associazione Illustratori per la sezione pubblicitaria e premio "Torino, città di Cultura" e il recentissimo Premio Andersen – Il mondo dell’infanzia come Miglior Illustratore 2011.
Selezionato per numerose mostre in Italia e all'estero, è stato presidente dell'Associazione Illustratori Italiana e socio fondatore di Rebelot. Vive e lavora a Milano dove insegna illustrazione e Corel Painter, il programma con cui realizza le sue immagini e di cui è beta tester.


Sulle Rotte dell'Avventura. In viaggio con il Capitano Emilio Salgari
antonioboffamrsalgari

A cura di Sarah Genovese e Livio Sossi

La mostra “Sulle Rotte dell’Avventura. In viaggio con il Capitano Emilio Salgari” è dedicata alle tavole selezionate al V Concorso “Lucca Junior” per Illustratori e Fumettisti.
In mostra le tavole più interessanti tra quelle pervenute al concorso, quest’anno dedicato al grande “maestro d’Avventura” veronese, Emilio Salgari, in occasione del centenario della sua scomparsa. In crescita rispetto alle passate edizioni, il concorso ha visto la partecipazione di più di 130 artisti, tra illustratori, fumettisti e disegnatori (professionisti e non), tra i quali sono stati scelti i 30 migliori rappresentanti dell’immaginario salgariano. Punto di forza e originalità della mostra è la possibilità di vedere uno di fianco all'altro professionisti del mondo dell'illustrazione per l’infanzia, insieme a giovani talenti e promettenti principianti. Tra realismo, satira, fumetto, collage, acquerello e digitale, le tavole degli autori selezionati creano, così, un percorso per immagini pensato per i più piccoli, ma che non mancherà di affascinare e divertire anche l'occhio di adulti e appassionati.

La Mostra
Auditorium San Romano, Piazza San Romano 

28 ottobre - 1 novembre
Ingresso gratuito
Orario

10.00 - 19
.00



Carll Cneut: Ritratto d'Illustratore

Mostra a cura di Lucca Junior in collaborazione con la Galerie Jeanne Robillard di Parigi

carl




Abbiamo chiesto a Carll Cneut di aprire i suoi quaderni, di svuotare i suoi cassetti e di raccontarci il suo mestiere. Ne è nata una mostra emozionante che ripercorre la carriera artistica di Cneut attraverso una selezione di illustrazioni originali realizzate nel corso degli ultimi 10 anni, la maggior parte delle quali tratte da libri per l’infanzia.

Osservando le tavole e sfogliando il libri in mostra, i bambini (e non solo loro) potranno scoprire la materia originale e sorprendente delle illustrazioni di Cneut e andare alla scoperta delle corrispondenze sottili tra le illustrazioni e i testi affollati di animali, mostri, fate, streghe e colori su colori.

La Mostra

15 ottobre - 1 novembre 2011

Palazzo Ducale
Ingresso gratuito

Orari

dal 15 ottobre al 27 ottobre
10.00 - 13.00/15.00 - 19.00
dal 28 ottobre al 1 novembre
9.00 - 19.00

carl

Carll Cneut è nato nel 1969 in Belgio in un piccolo paese al confine con la Francia. Dopo aver seriamente preso in considerazione la possibilità di diventare decoratore di dolci e quella di lavorare in un circo, ha deciso di iscriversi Istituto di Belle arti di Saint-Luc a Gand, la città dove vive tuttora. Sbocco naturale di quegli studi è stato il ruolo di Art Director presso un’agenzia di pubblicità da cui si allontanerà qualche anno dopo per avvicinarsi all’illustrazione per l’infanzia, alla quale si consacrerà a tempo pieno a partire dal 2000. Nel 2002 debutterà anche come autore con La meravigliosa storia d’amore di Mr Morf, pubblicato in Italia nel 2004 da Adelphi nella collana "I cavoli a merenda”, che comprende anche altri cinque titoli illustrati da Cneut (ad oggi gli unici pubblicati in Italia): Cuore di carta (2004), Greta la matta (2005), Mostro non mangiarmi! (2006), Un milione di farfalle (2007) e Il segreto dell’usignolo (2009).

carl

Vincitore di numerosi premi internazionali, tra cui il Book Peacock in Belgio, il Golden Plaque alla Biennale per gli illustratori di Bratislava e la menzione d’onore alla Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna, Cneut è ormai considerato uno dei più originali e affascinanti illustratori di oggi.

Per questa importante mostra, che ha inaugurato il 15 ottobre quindi in anticipo rispetto alle altre, ho chiesto a Sarah qualche contributo in più da potervi anticipare qui.

Per prime, alcune foto dell'allestimento, quelle più sentite fatte rigorosamente prima dell'inaugurazione, scattate nei respiri finali della preparazione, con il cellulare e mentre si sistemavano le luci...

Carll Cneut: Ritratto d'Illustratore
Lucca Comics &Games, 2011

 Carll Cneut: Ritratto d'IllustratoreLucca Comics &Games, 2011

Carll Cneut: Ritratto d'Illustratore
Lucca Comics &Games, 2011

Poi,  il video presente in mostra e lì tradotto per l'occasione da Sarah Genovese, gentilmente concesso dalla casa editrice l'ecole des loisirs, che trovate qui.

E, infine, l'intervista fatta da Sarah a Carll Cneut che troverete sia in mostra che nel catalogo Art Book che racchiude le interviste e alcune tavole di tutti gli artisti che hanno esposto a Palazzo Ducale per Lucca Comics & Games 2011 (le illustrazioni le ho messe io...  Sarah mi perdonerà, data la meraviglia del mondo di Carll non ho saputo resistere!).
Solo un'ultima notizia prima di lasciarvi con l'intervista: Carll Cneut è appena stato nominato tra i candidati del prestigioso Astrid Lindgren Memorial Award 2012, uno dei due premi internazionali più importanti della letteratura per ragazzi, l'altro è lo storico Hans Christian Andersen Award. Diciamo che corrispondono entrambi, in misura diversa perché il primo prevede anche un compenso per il vincitore di circa 500.000,00 euro, al Nobel del settore.


SO ILLUSTRATION FOUND ME... 
Intervista di Sarah Genovese a Carll Cneut 
Da più di dieci anni hai deciso di dedicarti a tempo pieno all’illustrazione di libri per bambini. Come è nata questa scelta?
L'illustrazione non è stata esattamente una scelta. Piuttosto è successo al contrario, visto che non avevo pianificato di diventare illustratore. Nascendo come grafico mi sono tuffato subito nel mondo della pubblicità, lavorando come art director per diverse agenzie, ed è stato solo per una serie di coincidenze che ho realizzato la mia prima illustrazione per una rivista. Da lì sono stato inviato quasi automaticamente ad illustrare un libro, cosa che ho accettato, senza rendermi veramente conto di dove questo mi avrebbe portato. Ho illustrato quattro libri prima di realizzare che forse fare l'illustratore era quello che faceva per me. Quindi si può dire che è stata l'illustrazione a trovare me, più che il contrario. E anche dopo aver lavorato in diversi settori come riviste, pubblicità e così via, ho sempre voluto tornare ad illustrare libri. Poter passare il tempo a creare un intero universo tra due copertine è uno straordinario lusso. Ed è l'unico raro campo dove un illustratore può – e deve – entrare in contatto con il pubblico. Ovviamente, un'altra cosa che mi piace dell'essere illustratore di libri è il fatto di sapere che stai lasciando qualcosa dietro di te. L'idea che magari tra 50 anni, quando non ci sarò più, qualcuno potrà ancora comprare un libro con le mie illustrazioni in un mercato delle pulci è un'idea molto gratificante.

Molti illustratori non amano essere identificati come illustratori per l’infanzia anche se molti dei loro lavori sono pubblicati da case editrici specializzate in libri per bambini. Cosa significa per te essere illustratore per l’infanzia? 
Mi considero un artigiano creatore di libri. Principalmente illustro i libri, ma, oltre alla realizzazione delle immagini, costruisco anche il libro, tagliando il testo, lavorando sulla combinazione di testo e immagini, decidendo il layout, producendo un oggetto. Parte di quel processo è essere un illustratore di libri. Non sto dicendo che sono solo un illustratore di libri per bambini, perché faccio anche libri per adulti di tanto in tanto, ma sono meno conosciuti a livello internazionale. Ma il mio cuore è con i libri per bambini, perciò mi sento un illustratore di libri per bambini. Non ho mai considerato fare libri per bambini una limitazione, perché in realtà realizzo i libri che ho in mente senza pensare troppo se saranno adatti per questa o quella età. È la storia che in parte decide che aspetto avrà il libro. E in più sono convinto che un buon libro troverà da solo il suo pubblico ed è inutile cercare di targhettizzarloNon mi è invece mai piaciuto essere chiamato artista. Perché non mi sento un artista, ma un artigiano. Non vedo molta differenza tra un bravo cuoco o un calzolaio e un bravo creatore di libri. Tutti e tre cerchiamo di consegnare il lavoro migliore possibile, pensato attentamente e fatto con amore. 
La maggior parte dei testi che hai scelto di illustrare non sono dei testi facili; trattano di temi universali, di argomenti forti, molte volte dolorosi e profondi. Siamo abituati a pensare che i bambini abbiano bisogno di leggere testi divertenti, consolatori, che parlino di buoni sentimenti e dove le immagini siano delicate e piacevoli. Tu cosa ne pensi?
Cerco di mantenere un buon equilibrio nei miei libri, a volte illustrando storie dolci o divertenti come Mostro, non mangiarmi! o La meravigliosa storia d'amore di Mr. Morf, e altre volte toccando temi forti come in Greta la Matta, cercando di coprire la più ampia varietà di temi, temi che sono convinto i bambini possono gestire. Se non credessi nella tematica o nella storia io stesso non illustrerei comunque mai il libro. Sono anche convinto che i bambini non devono comprendere necessariamente tutto di un libro, raccolgono semplicemente quello che possono capire in quel momento. Come con Greta la Matta: principalmente troveranno appassionante il fatto che ci siano degli scheletri e capiranno che la storia parla di questa donna che parte per un'avventura e combatte qualche specie di mostro... Se tutto va bene una volta più grandi torneranno al libro per cercare di capire quello che si sono persi la prima volta. Dipende anche spesso dalla concezione che si ha dei libri nei diversi paesi. Oggi qui in Belgio si può trovare una enorme varietà di libri per bambini, dal libro più commerciale, a quello con una grafica innovativa, con storie leggere e con storie che trattano temi forti. Grazie ad editori coraggiosi e ad organizzazioni di promozione della lettura, il pubblico fiammingo ha iniziato ad usare il libro con diversi approcci. Non solo per far addormentare i bambini, ma anche per iniziare discussioni su temi “più difficili”. Abbiamo bisogno di libri che siano dolci e confortanti, come abbiamo bisogno di libri che parlino di cose differenti.

Carll Cneut, La meravigliosa storia d'amore di Mr Morf,
Adelphi, Milano, 2004


La meravigliosa storia d'amore di Mr Morf,
Adephi, Milano, 2004 - (c) Copyright Carll Cneut

La meravigliosa storia d'amore di Mr Morf,
Adephi, Milano, 2004 - (c) Copyright Carll Cneut


La meravigliosa storia d'amore di Mr Morf,
Adephi, Milano, 2004 - (c) Copyright Carll Cneut

Tu viaggi molto in occasione di fiere del libro, corsi e presentazioni in tutto il mondo e avrai sicuramente avuto l’occasione di conoscere il pubblico italiano. Trovi che ci sia una differenza tra ciò che gli italiani e i fiamminghi considerano adatto da leggere/guardare per un bambino?
In effetti viaggio molto e a volte la differenza di atteggiamento nei confronti dei libri da un paese a l'altro può essere immensa. Paesi come la Gran Bretagna, gli Stati Uniti o la Germania sembrano essere molto leggeri. Probabilmente questo ha molto a che fare con la realtà economica dell'editoria. In questi paesi le case editrici sono generalmente enormi aziende, spesso di proprietà di catene ecc.ecc. che cercano di fare libri che facciano guadagnare a tutti i livelli; sul mercato interno e su quello straniero, nella speranza di trovare la formula magica. Non possono rischiare perché devono pagare tutti gli stipendi alla fine del mese. Inoltre ci sono moltissime persone che in queste grandi case editrici interferiscono con il processo creativo e che ti danno suggerimenti o fanno osservazioni e, alla fine, l'unica cosa che rimane nel libro sono le cose banali. Le piccole case editrici in questi paesi hanno molte difficoltà a sopravvivere, ma è proprio di quelle piccole case editrici indipendenti che un paese ha bisogno se vuole fare un passo avanti nell'editoria. Un movimento che è stato molto visibile in Italia qualche anno fa, con la nascita di alcune molto forti e determinate piccole case editrici, che stanno cambiando l'offerta di libri in Italia e, speriamo, modificando gradualmente l'approccio all'uso dei libri per bambini. Per molti anni, visitando la Fiera del Libro di Bologna, gli illustratori fiamminghi non sono andati a visitare gli editori italiani considerandoli graficamente non interessanti. Oggi andiamo a guardare prima l'Italia e poi il resto della fiera. 
A questo proposito, so che ti avranno fatto mille volte questa domanda, ma sono curiosa: Greta la Matta è davvero un libro per bambini?

Non concordo necessariamente sul fatto che sia un libro per bambini. Greta la Matta è un libro illustrato. Ed è per tutti; bambini e adulti, per chiunque decide di leggerlo. Ma posso affermare che non farà comunque male ad un bambino. Il libro può essere letto a diversi livelli; i bambini vi leggeranno solo quello che sono in grado di capire e in ogni caso può essere un libro che può far iniziare una discussione sulla religione, sulla società e così via.


Geert De Kockere/Carll Cneut,
Greta la Matta, Adelphi, Milano, 2005

Viviamo in una società in cui l'intolleranza sta crescendo e rinvigorendo. Questo libro parla di una donna che era considerata un'emarginata. Se guardi bene – cosa che gli adulti raramente fanno – vedrai una palla blu all'inizio de libro. Alla fine del libro vedrai di nuovo questa palla blu. Dietro la palla blu vedrai Greta la Matta morta già all'inizio del libro. 

Greta la Matta, Adelphi, Milano, 2005 
(c) Copyright Carll Cneut
E tutto questo scendere all'Inferno non sarà veramente successo, Greta la Matta è forse stata uccisa dagli abitanti del villaggio? Forse è morta per la strada? E le persone ballano intorno a lei, felici di essersi liberati di questa figura, espulsa dalla società.

Greta la Matta, Adelphi, Milano, 2005
(c) Copyright Carll Cneut

La nostra società è piena di persone di cui ci vogliamo liberare. Rifugiati politici, persone povere che arrivano nei nostri paesi più ricchi, immigrati, navi piene di gente che arriva a Lampedusa, mendicanti per le strade, tutte persone di cui nessuno si cura. Le notiamo e cerchiamo di ignorarle. Come i bambini le vedono e iniziano ad ignorarle anche loro perché gli diciamo di farlo. Ma anche se noi non parliamo di loro, sono convinto che i bambini ci pensano. Perciò ho sentito il bisogno di illustrare questo testo.
Greta la Matta, Adelphi, Milano, 2005
 (c) Copyright Carll Cneut
Spesso leggo questo testo nei molti incontri di lettura che faccio con i bambini – a volte, lo ammetto, cambiando un po' il testo, a seconda dell'età dei bambini. Sta all'adulto decidere se sia necessario o no, ma sicuramente potrà portare a momenti davvero interessanti. Uno degli episodi più belli nella mia vita professionale è stato quando Greta la Matta è stato letto allo Staatliche Museen di Berlino e dopo la lettura un bambino piccolo si è alzato tra il pubblico e mi ha chiesto se credevo in Dio. Cosa che ha portato ad una lunga chiacchierata con i bambini su Dio e il bene, sul male e sulla tolleranza. Questo è quello che può fare un libro! 
Chi ha deciso di lavorare su questo tema: tu, l’editore o lo scrittore? Hai idea di come il pubblico italiano ha reagito alla pubblicazione di questo libro?
È stata una decisione comune di tutti e tre. Ma è nata dalla mia idea di voler fare un libro illustrato che fosse un omaggio alle mie origini fiamminghe e che mostrasse chiaramente alcune delle influenze dei vecchi Maestri Fiamminghi. Così quando Geert De Kockere è arrivato con la storia ho sentito che era una cosa che avrei dovuto veramente fare, perché toccava alcuni temi di cui volevo parlare, specialmente in un periodo in cui Belgio i partiti di destra stavano diventando più forti e la storia di Greta la matta è una storia di emarginazione. Le reazioni italiane sono state spesso legate alla religione, al cattolicesimo, ed ho avuto una serie di contestazioni piuttosto forti dall’Italia.
Pensi che l’essere nato in Belgio abbia influenzato il tuo modo di illustrare? Consideri i pittori fiamminghi dei secoli passati dei punti di riferimento? E c’è qualche artista contemporaneo che ti ha influenzato?
Sì, certamente. Il tuo gusto estetico è sempre una somma di quello che hai visto molte volte, così è quasi inevitabile che le tue radici siano parte – anche inconsciamente – del tuo lavoro. E anche da bambino mi sono sempre interessato all’arte, anche se non arrivo da un ambiente o da una famiglia di artisti. L’estetica personale e il gusto sono le basi dello stile di una persona, perciò ci sono molte influenze da parte di pittori nel mio lavoro. Pittori come James Ensor, Breughel, Tytgat e Van de Woestyne. Ma anche pittori contemporanei come il rumeno Adrian Ghenie mi hanno influenzato. Non mi sono mai sentito influenzato da altri illustratori invece, anche se, ovviamente, c’è una lunghissima lista di illustratori che ammiro. E sì, ci sono un po’ di illustratori italiani in quella lista. :)

Pieter Brugel Il Vecchio,  Dulle Griet (Greta la Matta),
1561-1562,  Museo Mayer van den Bergh, Anversa
Pieter Brugel Il Vecchio, Danza dei Paesani, 1568
Kunsthistorisches Museum, Vienna

James Ensor, L'entrata di Cristo in Bruxelles, 1888,
Paul Ghetty Musem, Los Angeles

James Ensor, 1891

Adrian Ghenie, The Collector 3, 2008

Adrian Ghenie, Duchamp's funeral, 2009

In una vecchia intervista spiegavi che ti piace che gli abiti dei tuoi personaggi sembrino usati. Qual è il motivo?  
Idealmente voglio che le mie immagini siano come frammenti di tempo nella vita dei personaggi. Come se il libro fosse solo un momento nella loro vita quotidiana. Mi piacerebbe entrare nell’immaginazione del lettore, creare personaggi che siano parte di un universo molto più grande. Un universo che possa accendere la fantasia del lettore e lo renda libero di far continuare la vita dei personaggi nella sua testa. Così il modo in cui sono vestiti i personaggi dice molto riguardo alla loro personalità, e forse il lettore può immaginare quale sia il resto della loro vita giudicandone la personalità riflessa nel modo di vestire.
Agnes Guldemont/Carll Cneut, Monsieur Ferdinand,
Pastel/l'ecole des loisir, Paris, 2004
(c) Copyright Carll Cneut

Carl Norac/Carll Cneut, Un Sécret opur Grandir
Pastel/l'ecole des loisirs, Paris, 2003 - (c) Copyright Carll Cneut

Brigitte Minne/Carll Cneut, RougeJauneNoireBlanche,
Pastel/l'ecole des loisirs, Paris, 2006,
(c) Copyright Carll Cneut

Mi piace che i vestiti sembrino usati, come se fossero già stati indossati prima, con un passato ed un futuro. Non voglio che sembri che i personaggi siano stati creati appositamente per questo o quel libro, che risultino nuovi di zecca. Loro esistevano prima del libro e continueranno a vivere la loro vita dopo il libro.

Edward van del Vendel/Carll Cneut,
Un milione di farfalle, Adelphi, Milano, 2007
(c) Copyright Carll Cneut


Edward van del Vendel/Carll Cneut,
Un milione di farfalle, Adelphi, Milano, 2007
(c) Copyright Carll Cneut
Carl Norac/Carll Cneut, Mostro non mangiarmi!,
Adelphi, Milano, 2006
(c) Copyright Carll Cneut

Anche la mancanza di un paesaggio molto dettagliato è basata su questa idea; se il luogo non è esattamente specificato, può essere più facile per il lettore ambientare la storia nel suo luogo, immaginando l’ambiente, facendolo diventare parte di sé. Ed anche la pratica di tagliare le figure si aggiunge a questa idea. È come se i personaggi stessero correndo fuori dal libro. L’occhio umano e la mente lavorano in modo incredibile e se il taglio è ben fatto, il lettore finirà automaticamente il disegno nella sua testa, magari immaginando dove i personaggi stanno correndo. È un po’ come disegnare senza una matita ed è un tentativo di rendere il lettore parte del libro. 


Antonio on the other side of the world, Getting Smaller (c) Copyrigth Carll Cneut
In Willy una storia che parla di un elefante - un vecchio libro che non è stato pubblicato in Italia - non c’è assolutamente nessuno sfondo e la prima pagina mostra solo due zampe di elefante e un piccolo pezzo di proboscide. Quando tu leggi il libro ai bambini e gli mostri solamente questa immagine, loro vedono automaticamente un elefante, ma uno vede l’elefante vestito con abiti da circo, un altro lo colloca nella giungla, un altro lo fa vivere in una casa ecc. ecc. Quanti sono i lettori, tante sono le versioni della storia. Un’idea che amo molto. Ogni buon libro illustrato ha tre versioni della storia: quella scritta, quella disegnata e, se è lasciato spazio per la fantasia del lettore, una terza versione, quella del lettore o di chi guarda, che è una versione molto personale. Questo è quello che idealmente cerco di fare: per ogni lettore un libro diverso.
Geert De Kockere/Carll Cneut, Willy,
Circonflexe, Paris, 2011

Il modo di dipingere con più strati partendo da un colore molto scuro è una delle tue caratteristiche. Hai sempre utilizzato questa tecnica? Quando hai capito che questo era il modo giusto di illustrare per te? 
È qualcosa che ho sviluppato mentre cercavo il mio stile personale, una tecnica che si ispira ai maestri della pittura. Quando sviluppi uno stile sai e senti perfettamente quando sei sulla strada giusta. È una sorta di Eureka. In un certo senso non hai molto da decidere sul tuo stile, è questione di seguire il tuo istinto. Uno stile o una tecnica dovresti essere tu, impossibilitato a fare qualsiasi altra cosa di diverso. Metti il cuore e l’anima in quello, non è una questione accademica, e una volta che hai trovato il tuo stile, tutto quello che puoi fare è tenere incrociate le dita perché piaccia a qualcuno.

Peter Verhelst/Carll Cneut, Il segreto dell'usignolo
Adelphi, Milano, 2009, (c) Copyright Carll Cneut

Peter Verhelst/Carll Cneut, Il segreto dell'usignolo
Adelphi, Milano, 2009, (c) Copyright Carll Cneut

Peter Verhelst/Carll Cneut, Il segreto dell'usignolo
Adelphi, Milano, 2009, (c) Copyright Carll Cneut

E adesso, smettete di leggere il post e... partite subito per Lucca. Non ve ne pentirete.
In bocca lupo Sah!



Nota.
Per chi volesse approfondire la conoscenza di Carll Cneut, c'è un ottimo lavoro corredato da tanto di intervista e seguito da un vivace dibattito, un'approfondita e sempre interessante analisi dell'opera come è nello stile di Anna Castagnoli, che potete leggere sul bellissimo blog http://www.lefiguredeilibri.com/category/i-grandi-illustratori/page/4/ 

Le immagini del post e quelle tratte dai libri di Carll Cneut, sono state pubblicate per gentile concessione di Lucca Comics & Games - Lucca Junior e delle case editrici Adelphi http://www.adelphi.it/, Pastel/l'ecole des loisirs http://www.ecoledesloisirs.fr/index1.htm e Circonflexe http://www.circonflexe.fr/. Ogni loro riproduzione, senza il consenso delle suddette e di Carll Cneut http://users.telenet.be/carllcneut/  è vietata.

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