sabato 16 maggio 2015

40 ANNI DI MOSTRA DEGLI ILLUSTRATORI. 5 CATALOGHI. 1 DOMANDA: MA DAVVERO ERA MEGLIO QUELLA DEGLI ALTRI ANNI?

Cocciutaggine! Solo cocciutaggine.
E il desiderio di tentare di riflettere su una serie di considerazioni che girano - come un mantra ogni anno fedele a se stesso - nei corridoi degli stand della Bologna Children's Book Fair quando si parla della Mostra degli Illustratori, hanno fatto sì che solo oggi, a un paio di un giorni dal ritrovamento dell'ultimo catalogo che mi serviva per questo scopo, possa scrivere il post che avevo in mente.

Ma quali sono queste considerazioni, sospiri, dubbi, visioni? Quante sono? Tante, ricche, valide, entusiastiche o preoccupate di aver perso lo sguardo per aver visto troppe cose in molti anni. Molte però vertono su un'idea comune, alcune di più altre di meno, ma che comunque aleggia su molti pensieri che le selezioni delle Mostre precedenti vedevano potuto contare su, mostrare, proporre... una qualità un'originalità e uno stile espressivo superiori a quella dell'anno in corso.
Dopo vent'anni di fiera, ma soprattutto alla vigilia del 50° anno della Mostra degli Illustratori, potevo non fermarmi a riflettere su questo?

Sì, ma la tentazione era troppa e provarci non fa male.

Scorreremo qui quarant'anni anni di Mostra degli Illustratori a partire dal catalogo del 1975, proseguendo con quelli del 1985, 1995, 2005 risalendo così fino all'ultimo. Di dieci anni in dieci anni è il parametro che qui, su Gavroche, mi potevo concedere.
Quella che leggerete è una selezione di parole e di immagini, di dati, di considerazioni e aspirazioni, riportate in modo acritico, perché siate voi a farvi un'idea, senza mie interferenze.

Sarà una strada in salita, per abituare lo sguardo e il pensiero all'elaborazione di una risposta finale individuale, ammesso che sia una risposta quella che qui si sta cercando e che, nel caso, sia solo una.




Fiera del libro per ragazzi di Bologna,
 Illustratori di libri per ragazzi,
Annual 1975


LA MOSTRA DEGLI ILLUSTRATORI: UN PONTE TRA ARTISTI E RAGAZZI

«La IX Mostra degli Illustratori, organizzata nell'ambito della dodicesima Fiera del libro per ragazzi, si presenta vitalizzata non solo da un accrescimento del numero di partecipanti ma anche dal rinnovato apporto di diverse correnti. L'interpretazione del mondo che ci circonda, infatti non può conoscere tappe di arresto, ma adotta sia nuove tecniche sia nuovi orientamenti: umoristico, surreale, naturalistico, impressionistico, caricaturale e via dicendo, orientamenti che equivalgono ad altrettante chiavi di lettura della pagina stampata e sollecitano un assenso, una risposta, una reazione da parte dell'osservatore. La Mostra di Bologna, del resto, esula sempre dallo show dell'abilità dell'artista. Anche la clausola "opere inedite" non significa che le tavole esposte prescindano dal libro o lo dimentichino. Ognuna delle illustrazioni presentate va vista in rapporto ad un libro, ad un testo a cui essa lega la sua genesi. Il rapporto immagine-testo si estrinseca in prospettive sempre nuove; talvolta il rinvio dall'uno all'altro è sottinteso, talvolta è dichiarazione esplicita, talaltra ancora la figura rinuncia alla didascalia ma ne sollecita e favorisce la creazione da parte del ragazzo lettore. Quello che è essenziale è il fatto che si tende ad offrire all'osservatore un prodotto la cui funzione non si estingue in una presa di contatto istantanea, passeggera, ma da postulare un'azione a lunga durata, da favorire il riesame, la verifica, diversamente da quanto succede con tanti esempi di pubblicità visiva e di grafica che richiedono solo una visione rapida ed epidemica. È chiaro, di conseguenza, che la Mostra degli Illustratori non risulta un'appendice della Fiera del libro, ma parte integrante, in quanto ripropone tutta una serie di considerazioni sulla grafica come elemento costitutivo del libro e sulla sua capacità di stare al passo con la funzione di acculturazione affidata al libro. [...]» Presidente dell'Ente Fiera, Giancarlo Lenzi, introduzione al catalogo (1975).


Continua, il Presidente della Fiera, nella presentazione del catalogo, accostando le intenzioni che promuovono la Mostra degli Illustratori a quelle che danno vita al Premio grafico della Fiera del libro, l'attuale BolognaRagazzi Award per intenderci, assegnato allora, oltre che da una giuria di esperti (per le sezioni "Infanzia" e "Gioventù") da una giuria di ragazzi, quello della sezione "Critici in Erba". 

Ne viene fuori uno sguardo che lega strettamente lavoro di scrittori, illustratori, editori e lettori in modo indissolubile, dove i bambini e ragazzi attraverso l'espressione concreta delle proprie scelte partecipano attivamente alla selezione dei libri ritenuti migliori. Il tutto visto come indispensabile strumento per comprendere le direzioni e le relazioni tra domanda e offerta dell'editoria. Ma non solo.


«[...] Tra le più importanti risultanze emerse dal conferimento dei Premi e delle Mostre degli Illustratori recenti, c'è il riconoscimento del ruolo attivizzante assegnato all'immagine e cioè l'avvio che essa può fornire  alla capacità di lettura critica. La ricerca dei vari artisti si è svolta perciò sulla linea dell'educazione all'immagine. Si è cercato e si cerca di dare al lettore del libro illustrato una capacità selezionatrice e valutatrice che gli permetta, nel suo domani di uomo, di sottrarsi a un passivo consumismo dell'immagine stessa. Si vuole insegnare come si reagisce all'immagine, come la si recepisce al livello della coscienza e non solo dell'inconscio, come dell'immagine si fa, e si deve fare, un termine di dialogo. Ecco quindi che da un piano estetico la Mostra degli Illustratori passa a un piano psicosociale. E gli artisti in buona parte dei casi, sanno svolgere anche in tal senso una funzione di operatori culturali. Così com'è concepita e portata avanti la Mostra resta una cavalleresca sfida agli editori che per varie ragioni non possono e talvolta non vogliono tentare esperienze nuove e sono più lenti degli artisti a cogliere le necessità e le esigenze dei ragazzi di oggi. Gli artisti, invece, ne sono i più diretti interpreti. Ecco perché la Mostra degli Illustratori, nell'ambito di una Fiera diretta al fruitore ragazzo, proprio a questo fruitore si allaccia con più facilità e immediatezza che non all'adulto, il quale non ha l'audacia né la possibilità di aderire come un ragazzo all'avventura, al viaggio, verso orizzonti nuovi. Nello spirito di gioiosa, entusiastica, ma non avventata ricerca e scoperta di spazi nuovi, sta quindi l'essenza della Mostra degli Illustratori. E in questo senso è lecito parlare di un «ponte» tra gli artisti e i ragazzi, un ponte la cui tensione, il cui slancio audace vogliano esprimere vitalità artistica, speranza e fiducia nel domani». Presidente dell'Ente Fiera, Giancarlo Lenzi, introduzione al catalogo (1975).


Non viene presentata poi, nel catalogo, come ci aspetterebbe, una giuria, né si parla di vincitore. Al suo posto, invece, una Giunta Esecutiva e il Collegio dei Revisori dei Conti.

Ventisei erano i Paesi da cui provenivano gli illustratori: Australia, Austria, Belgio, Brasile, Bulgaria, Canada, Danimarca, Finlandia, Francia, Giappone, Gran Bretagna, Grecia, Islanda, Israele, Italia, Jugoslavia, Paesi Bassi, Polonia, Repubblica Democratica Tedesca, Repubblica Federale Tedesca, Romania, Spagna, Svezia, Svizzera, Ungheria, U.R.S.S. .


Fiera del libro per ragazzi di Bologna,
 Illustratori di libri per ragazzi,
Annual 1975

Fiera del libro per ragazzi di Bologna,
 Illustratori di libri per ragazzi,
Annual 1975

Fiera del libro per ragazzi di Bologna,
 Illustratori di libri per ragazzi,
Annual 1975

Fiera del libro per ragazzi di Bologna,
 Illustratori di libri per ragazzi,
Annual 1975

Fiera del libro di Bologna,
 Illustratori di libri per ragazzi,
Annual 1975

Fiera del libro per ragazzi di Bologna,
 Illustratori di libri per ragazzi,
Annual 1975

Fiera del libro per ragazzi di Bologna,
 Illustratori di libri per ragazzi,
Annual 1975


Per ampliare l'orizzonte e farvi un'idea di quali libri furono premiati nell'edizione del 1975, potete guardare le pagine del catalogo della biblioteca Sala Borsa Ragazzi di Bologna, che raccoglie quarant'anni di Premi della Fiera del libro per Ragazzi (qui).


Il 1985 fu l'Anno della Gioventù. Promossa dall'ONU, questa celebrazione trovò nella Fiera del libro per Ragazzi di Bologna una ricezione e attenzioni particolari.


Fiera del libro per ragazzi di Bologna
Mostra degli Illustratori
Annual'85


BOLOGNA E L'ANNO INTERNAZIONALE DELLA GIOVENTÙ

«Tradurre in immagini, anzi in manifesto, che è l'esaltazione dell'immagine e dei suoi contenuti, questa celebrazione è stata una decisione immediata, motivata anche da una valida esperienza precedente. Nel 1979, infatti, per la celebrazione dell'Anno del Fanciullo, la Fiera indisse un analogo concorso "Il Poster dell'Anno" che trovò un'entusiastica attenzione nell'ambiente degli illustratori e dette validi risultati. Una volta di più, dunque, la Fiera ha voluto apportare una variante temporanea ma significativa, alla consueta Mostra degli Illustratori, al posto dei liberi temi di composizione, l'interpretazione di un messaggio, cioè di valori dell'Anno della Gioventù da realizzare in un manifesto. Oltre a sollecitare originali e personali soluzioni artistiche, il concorso ha riproposto in modo interessante il rapporto grafico-illustrazione. Il manifesto vincente, un Icaro del nostro tempo, e di tutti i tempi, che sappia le sue possibilità di volo, opera di Fred Münzmaier, è stato elevato a simbolo della ventiduesima edizione della Fiera del libro per Ragazzi. Insieme alle altre efficaci figurazioni selezionate, e riprodotte in questo catalogo, testimonia la validità dell'iniziativa e la serietà dell'impegno in cui la fiera ha voluto coinvolgere gli illustratori.» Vincenzo Galletti, Presidente Ente Fiere di Bologna, introduzione al catalogo.


Alla Mostra degli Illustratori parteciparono artisti provenienti da sedici Paesi: Austria, Belgio, Canada, Cecoslovacchia, Repubblica Federale Tedesca, Francia, Gran Bretagna, Ungheria, Italia, Giappone, Lussemburgo, Polonia, Romania, Spagna, Svizzera e Turchia.

Membri della Commissione internazionale di selezione:

Ernesto Ottone, Uno Secretariat - Austria, Honorary President
Monika Knofler, UNICEF - Svizzera
Jan Lenica, Graphic-designer - Polonia
Celestino Piatti, Deutscher Taschenbuch Verlag - Repubblica Federale Tedesca
Ferenc Pinter, Arnoldo Mondadori Editore - Italia



VINCITORE DEL CONCORSO "MANIFESTO DELL'ANNO" 1985


Fred  Münzmaier - Repubblica Federale Tedesca
Fiera del libro per ragazzi di Bologna
Mostra degli Illustratori
Annual'85


MENZIONI D'ONORE


Giovanna Ericani - Italia
Fiera del libro per ragazzi di Bologna
Mostra degli Illustratori
Annual'85

Stasys Eidrigevicius - Lituania,
Fiera del libro per ragazzi di Bologna
Mostra degli Illustratori
Annual'85

Astrid Metzendorf - Rep. Federale Tedesca
Fiera del libro per ragazzi di Bologna
Mostra degli Illustratori
Annual'85

Gudrun Mullner - Rep. Federale Tedesca
Fiera del libro per ragazzi di Bologna
Mostra degli Illustratori
Annual'85

Maria Santi - Italia
Fiera del libro per ragazzi di Bologna
Mostra degli Illustratori
Annual'85

Riccardo Ruggeri - Italia
Fiera del libro per ragazzi di Bologna
Mostra degli Illustratori
Annual'85

Tibor Pap - Ungheria
Fiera del libro per ragazzi di Bologna
Mostra degli Illustratori
Annual'85


TRA I NON SELEZIONATI:


David McKee - Regno Unito
Fiera del libro per ragazzi di Bologna
Mostra degli Illustratori
Annual'85

Kveta Pacovska - Cecoslovacchia
Fiera del libro per ragazzi di Bologna
Mostra degli Illustratori
Annual'85

Ancora, per ampliare l'orizzonte e farvi un'idea di quali libri furono premiati nell'edizione del 1985, potete guardare le pagine del catalogo della biblioteca Sala Borsa Ragazzi di Bologna, che raccoglie quarant'anni di Premi della Fiera del libro per Ragazzi (qui).


Nel 1995, gli Annual pubblicati per ciascuna edizione erano due: uno per la sezione Fiction e uno per la sezione Non Fiction, che poi ha sempre avuto una presenza costante e rilevante all'interno del Premio e dell'editoria per ragazzi illustrata. Quello che vi propongo qui, è il l'Annual della Non Fiction e leggerete la ragione tra poco.


Fiera del libro per ragazzi di Bologna
Mostra degli Illustratori
Annual'95 - Sezione Non-Fiction
- illustrazione di copertina di Bruno Lenormand - 


«La Mostra degli Illustratori edizione 1995 è la mostra delle grandi novità. Per cominciare, una giuria unica, Fiction e Non-Fiction. Crediamo infatti che i criteri adottati dagli editori nelle valutazioni e nelle scelte degli illustratori siano comuni ai due settori.



Altra novità di rilievo è la compresenza di operatori dell'editoria e delle scuole di formazione professionale, per offrire un'occasione di incontro e confronto utile con entrambi. [...]».


Membri della Commissione Internazionale di selezione:

Matteo Faglia, Giunti Gruppo Editoriale - Italia
Jean Claviere, Ecole Nationale de Beaux Arts - Belgio
Tom Peterson - The Creative Company Books - USA
Roger Priddy - Darling Children's Books - Gran Bretagna
Gero Flurschulz - Germania

Paola Vassalli, esperta di illustrazione, segreteria Premio - Italia



Claire Felloni - Francia
Fiera del libro per ragazzi di Bologna
Mostra degli Illustratori
Annual'95 - Sezione Non-Fiction

Gabor Szittya - Francia
Fiera del libro per ragazzi di Bologna
Mostra degli Illustratori
Annual'95 - Sezione Non-Fiction

Stephen Bietsy - Gran Bretagna
Fiera del libro per ragazzi di Bologna
Mostra degli Illustratori
Annual'95 - Sezione Non-Fiction

Louis R. Galante - Italia
Fiera del libro per ragazzi di Bologna
Mostra degli Illustratori
Annual'95 - Sezione Non-Fiction

Julie Wintz-Litty - Francia
Fiera del libro per ragazzi di Bologna
Mostra degli Illustratori
Annual'95 - Sezione Non-Fiction

Simone Boni - Italia
Fiera del libro per ragazzi di Bologna
Mostra degli Illustratori
Annual'95 - Sezione Non-Fiction

Michel Fuzellier - Italia
Fiera del libro per ragazzi di Bologna
Mostra degli Illustratori
Annual'95 - Sezione Non-Fiction

Richard Hook - Gran Bretagna
Fiera del libro per ragazzi di Bologna
Mostra degli Illustratori
Annual'95 - Sezione Non-Fiction

Ancora una volta, per ampliare l'orizzonte e farvi un'idea di quali libri furono premiati nell'edizione del 1995, potete guardare le pagine del catalogo della biblioteca Sala Borsa Ragazzi di Bologna, che raccoglie quarant'anni di Premi della Fiera del libro per Ragazzi (qui). 


Fiera del libro per Ragazzi di Bologna,
Annual 2005

- illustrazione di copertina di Max Velthuijs - 


Il 25 gennaio del 2005, a soli quattro mesi di distanza dal conferimento dell'Hans Christian Andersen Award, Max Velthijus lasciava questa terra. 
Nel suo ricordo, si apriva l'Annual di quell'anno, dedicando diverse pagine al suo lavoro, al suo indimenticabile Ranocchio (pubblicato in Italia da Bohem Press).

Alla mostra parteciparono 2570 illustratori provenienti da 60 Paesi, 85 i selezionati.

La Commissione internazionale di selezione del 2005 era composta da:

Gérard Lo Monaco, Art Director - Francia
Kiyoko Matsouka, Itabashi Art Museum curator - Giappone
David McKee, artista - Gran Bretagna
Michael Neugebauer,  Minedition, Michael Neugebauer Publishing - Hong Kong
Kyung-Sook Shin, Chobang Editions - South Korea


IL PUNTO DI VISTA DELLA GIURIA

«[...] La mostra dovrebbe riflettere gli aspetti più interessanti e stimolanti delle illustrazioni realizzate oggigiorno per l'infanzia, dovrebbe indicare ai nuovi illustratori cosa li aspetta, che livelli devono aggiungere se vogliono sfondare, ed infondere nei vecchi illustratori il timore di perdere la loro posizione consolidata. Gli illustratori che visitano la mostra dovrebbero avere solo un desiderio: tornare al loro studio a mettersi al lavoro. Ma al momento la mostra, per quanto buono sia il livello, non raggiunge pienamente questo scopo. SI dice che alcuni illustratori affermati si siano sentiti sminuiti dall'esclusione e non partecipino più; che gli artisti che iniziano ad affermarsi siano troppo impegnati e non sentano più il bisogno di inviare le loro opere. O ancora che gli editori non presentino le illustrazioni dei loro artisti per paura che vengano loro sottratti dalla concorrenza. Si dice, infine, che certi artisti affermati presentino le loro opere, ma non le migliori.


Il rifiuto fa parte dell'esperienza di un illustratore. Il troppo impegno non è una buona scusa per non mandare illustrazioni a Bologna: anche se non hai più bisogno della Fiera di Bologna, è lei che ha bisogno di te. Gli editori dovrebbero essere orgogliosi di mostrare gli artisti che pubblicano. [...] Chi espone ha bisogno di farlo al massimo livello. I giovani illustratori hanno bisogno di questa mostra com fonte di ispirazione; quelli affermati ne hanno bisogno come stimolo; i libri per l'infanzia hanno bisogno che la mostra contribuisca a tenerne alto il livello. [...]»


Geraldine Alibeu

Maja Celija

Kirill Chelushkin 


David McKee, nel suo contributo al catalogo, lamentava di non aver trovato «i lavori originali che avevo sperato di vedere. Ho avuto la sensazione che gli illustratori si fossero ispirati troppo allo stile di altri colleghi, senza prestare attenzione a quanto accade nel mondo della pittura. Ho colto una scarsa conoscenza delle nozioni basilari su disegno, composizione, sfumatura, struttura e, soprattutto, colore.»


Gianni De Conno

Ayano Imai


Mentre Kiyoko Matsuoka, faceva invece appello a un grande maestro dell'illustrazione: «"È importante la massima semplicità per farsi capire" ha detto una volta Leo Lionni. A volte sembra che gli illustratori abbiano paura di creare illustrazioni facili da capire. Spero che voi tutti ricordiate queste parole quando creerete un'opera per comunicare una storia o un'idea.»


Anna Laura Cantone

Anna e Juri Jakovenko

Luigi Raffaelli


Particolarmente interessanti, a mio avviso, le riflessioni espresse da Kyung-Sook Shin, sentite un po':

«La vita è la ricerca dei pezzi necessari per completare il puzzle che è stato assegnato a ciascuno di noi: questo puzzle lo chiamo "il mito". Mentre cerchiamo il nostro mito personale, abbiamo continuamente bisogno di una nuova interpretazione del mondo. Come un estraneo sulla terra, il bambino può trovare nelle illustrazioni di un libro un modo per interpretare il mondo. Ecco perché le illustrazioni per l'infanzia devono essere realiste, credibili e variegate. Personalmente, vorrei concentrarmi sulla "diversità della bellezza": credo infatti che possiamo incontrare la varietà solo quando avvertiamo davvero la bellezza in qualcosa o in qualcuno. Una volta che abbiamo scoperto i nostri gusti personali, possiamo divertirci a svilupparli, cercando di comprendere i gusti degli altri e riuscendo, così, a raggiungere la completezza, combinando insieme gusti diversi ed originali. L'arte è il frutto di un artista. Come un contadino che lavora onestamente, così un artista deve indagare nel suo intimo più profondo per scoprire il proprio senso della bellezza. Gli artisti che illustrano per bambini non dovrebbero dimenticare che il mondo infantile non comprende soltanto la gioia ma anche la tristezza: proprio come un frutto, che ha bisogno della luce del giorno e dell'ombra per crescere sano.»


Suzy Lee

Sacha Poliakova

Kumiko Yamamoto


E ancora una volta, per ampliare l'orizzonte e farvi un'idea di quali libri furono premiati nell'edizione del 2005, potete guardare le pagine del catalogo della biblioteca Sala Borsa Ragazzi di Bologna, che raccoglie quarant'anni di Premi della Fiera del libro per Ragazzi (qui).



Illustrators Annual 2015,
Corraini Edizioni, Mantova,
 pp.192, euro 35,00
- illustrazione di copertina di Roger Mello - 




Ed eccoci finalmente arrivati al traguardo: alla 49°edizione della Mostra degli Illustratori dell'ultima edizione della Bologna Children's Book Fair. Una novità importante, la pubblicazione del Catalogo della mostra da parte di Corraini offre la possibilità a chi ne avesse intenzione, di comprarlo attraverso i normali circuiti del mercato librario.



UNA FINESTRA SUL MONDO
LA Mostra degli illustratori tra presente e futuro

«[...] Tra tutti i partecipanti, gli illustratori per primi trovano nella Fiera di Bologna un preciso e unico punto di riferimento e ne rappresentano l'aspetto più vivace e vibrante. Fin dal suo primo anno, nel lontano 1967, proprio questa mostra ha infatti conferito un vero valore culturale alla Fiera, facendola diventare una stimolante piazza dove scambiare idee, opinioni e visioni. Non soltanto, quindi, un mercato dove gli editori hanno l'opportunità di mostrare e vendere i loro libri, ma soprattutto un luogo dove imparare dagli altri. Inoltre, nel mondo che cambia le immagini possono essere uno specchio di ciò che succede.Ed è per questo che la Mostra degli Illustratori non è semplicemente una parte integrante della Fiera, ma ne costituisce il fulcro, la vera finestra sul mondo: qui vengono accolte, visionate e selezionate migliaia di immagini - 15.000 tavole realizzate da circa 3.000 illustratori di 62 Paesi diversi, in questa edizione. [...]»


Giuria 2015



Benjamin Chaud, Francia
Nato nel 1975 nel sud della Francia, Benjamin Chaud ha studiato a Parigi per tre anni presso “École Supérieure des Arts Appliqués”, per poi passare a “École Supérieure des Arts Décoratifs de Strasbourg”, dove ha trascorso altri tre anni di studio prima di intraprendere la carriera di illustratore. È stato selezionato due volte per la Mostra Illustratori della Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna. Benjamin ha vissuto a Marsiglia e a Parigi e attualmente risiede nel sud della Francia. Lavora con Hélium e Albin Michel in Francia e Chronicle Books in America. Oltre a illustrare storie scritte da altri autori, si dedica anche alla realizzazione dei propri albi illustrati.


Pittore, illustratore e scultore, Svjetlan Junaković è nato a Zagabria nel 1961, città nella quale vive. Diplomato all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano nel 1985, ha esposto in mostre personali in città quali, tra le altre, Monaco di Baviera, Bruxelles, Monza, Budapest, Siena, Lubiana, Zagabria, Napoli, Genova e Città del Messico. Negli anni si intensifica la sua produzione destinata al pubblico infantile grazie alla collaborazione con diverse case editrici che diffondono i suoi libri in più di venti paesi del mondo. Esposti nelle più importanti rassegne dedicate all’illustrazione per bambini e ragazzi, i suoi lavori sono stati premiati a Nuova Delhi con il Certificate of Honour IBBY nel 1998, a Bratislava alla BIB-Biennale d’Illustrazione nel 2001, a Bari col premio Città di Bari come miglior illustratore straniero pubblicato in Italia nel 2003, in Giappone al OITA biennale nel 2004 e a Zagabria nel 1994, 1998, 1999, 2003 e 2004. Sempre a Zagabria nel 2002, è stato premiato alla Biennale del disegno. Viene selezionato alla Mostra Illustratori della Fiera Internazionale del Libro per Ragazzi di Bologna nel 1995, 1997, 1998, 1999, 2002, 2004 e 2005. Nel 2006 riceve il Grand Prix alla Biennale Internazionale di Illustrazione a Zagabria e miglior libro per bambini e ragazzi assegnato dal Ministerio de Cultura, Madrid Spagna, nel 2008, il Bologna Ragazzi Award sezione fiction e il premio Andersen - Il mondo dell’infanzia a Sestri Levante come miglior libro illustrato in Italia. Junaković è l’autore del cartone animato “My way”, premiato in diversi paesi, ed è l’autore delle scenografie e i burattini per i teatri in Slovenia, a Lubiana e Maribor. Insegna l’illustrazione alla Scuola estiva internazionale di Sarmede ed è docente all’Accademia di belle arti di Zagabria. Tiene corsi di illustrazione e partecipa ad incontri di formazione in diverse città italiane, fra cui Roma, Treviso, Padova, Monza e Verona. Svjetlan Junaković, candidato per la Croazia al premio internazionale IBBY-Andersen 2008, 2010, è stato segnalato tra i cinque migliori illustratori a livello mondiale.



Charles Kim, USA




Chul R. (Charles) Kim è Associate Publisher presso il Museum of Modern Art di New York (MoMA), dove si occupa della strategia di digital publishing, di proprietà intellettuale e di questioni riguardanti il copyright, oltre che dei progetti di collaborazione internazionale sia di stampa che di editoria digitale. È direttore di una collana di libri per ragazzi e fa parte del MoMA Kids Committee, responsabile delle politiche di gestione delle vendite del Museo e delle iniziative rivolte al pubblico più giovane. In precedenza, è stato per nove anni Direttore delle Pubblicazioni e Redattore Capo di Cooper Hewitt, Smithsonian Design Museum di New York. Si è laureato in letteratura francese alla New York
University ed è stato Fulbright Scholar in Francia.


Paola Parazzoli, Italia

Paola Parazzoli è nata e vive Milano. Incoraggiata anche dalla famiglia, sin da piccola ha avuto un grande amore per i libri e le immagini. La sua passione l'ha portata a prendere una laurea in Lettere con una tesi in Storia dell'arte sull'Illustrazione editoriale italiana tra fine Ottocento e inizio Novecento. Durante gli studi universitari ha cominciato a lavorare come redattrice per l'AMZ, una casa editrice per ragazzi, per poi passare alla De Agostini e diventare infine editor per Rizzoli ragazzi, dove da alcuni anni segue la progettazione dei libri illustrati per bambini. Due importanti tappe per lei sono state la scrittura e la Art Direction delle collane di fiabe e di storie illustrate della Bibbia uscite nel 2005 e nel 2008 con il «Corriere della Sera» e «Il Sole 24 ore». Negli ultimi dieci anni ha, inoltre, collaborato con lo IED – Istituto europeo di design – di Milano e di Torino, e dal 2008 è docente del Master in Illustrazione per l’editoria di Ars in Fabula a Macerata. Ha tenuto anche workshop per il Mimaster di illustrazione di Milano e laboratori sul libro illustrato con bambini delle scuole elementari. Ha partecipato ad alcuni festival italiani per ragazzi come l’Isola delle storie di Gavoi e Tuttestorie di Cagliari, oltre che al Festivaletteratura di Mantova. Invidia molto il lavoro degli illustratori e nei suoi desideri futuri c'è quello di diventare un'apprendista illustratrice.




Ulla Rhedin, Svezia

Ulla Rhedin è studiosa e critica letteraria, oltre che autrice di varie opere e articoli sulla teoria dell’albo illustrato. Nata a Falköping in Svezia il 9 gennaio 1946, Ulla ha insegnato teatro, cinema e letteratura per ragazzi fin dal 1969 presso diverse università e soprattutto all’università di Karlstad (1972- 2000). Nel 1993 Ulla ha ottenuto il PhD in Letteratura Comparata all’Università di Göteborg. Da allora ha insegnato teoria dell’albo illustrato in qualità di Professore Associato prima a Karlstad e attualmente presso gli University Colleges of Arts, Crafts and Design di Stoccolma e Göteborg. Nella sua tesi intitolata Bilderboken – på väg mot en teori, Alfabeta 1992, 2001 (“Verso una teoria dell’albo illustrato”), sostiene che l’albo illustrato, come mezzo espressivo e forma artistica indipendente, dovrebbe essere considerato nell’ambito di una nuova impostazione teorica basata sui concetti visivi e letterari della multimedialità. Dal 1980 Ulla è critica letteraria del quotidiano svedese "Dagens Nyheter" di Stoccolma dove pubblica articoli e recensioni di albi illustrati concentrandosi soprattutto sull’analisi degli aspetti performativi, multimediali e interdisciplinari di tale genere letterario. Ulla è interessata in maniera particolare alla sfida estetico-psicologica cui si trovano di fronte gli autori degli albi illustrati per riuscire a adottare la prospettiva narrativa dell’infanzia. Dal 2002 al 2014, Ulla ha fatto parte della prima giuria ALMA (Astrid Lindgren Memorial Award). Ulla vive nell’isola di Tjörn dove si è occupata di diversi progetti sull’albo illustrato e seminari per illustratori in collaborazione con il Museo Nordico dell’Acquerello di Skärhamn a Tjörn.

GLI ILLUSTRATORI SELEZIONATI:

AHN KYOUNGMI - Repubblica di Corea
ALBERTINI ELIANA - Italia
ALIBEU GÉRALDINE - Francia
ÁLVAREZ HERNÁNDEZ DAVID DANIEL - Messico
AN SANGSUN - Repubblica di Corea
BACCALA GLADYS - Svizzera
BOERENDANS HENRIETTE - Olanda
BREGNHOI RASMUS - Danimarca
CAPELLA MARÍA FLORENCIA - Argentina
CHARPENTIER LAURINE - Francia
CHEN YU LIN - Taiwan
CHIEN CATIA - Stati Uniti
DI GIORGIO MARIACHIARA - Italia
DIPACHO - Colombia
DUKE JENNY - Gran Bretagna
EKLUND KARIN - Svezia
GASPARRI MARIA GABRIELLA - Italia
GHASEMI FATEMEH - Iran
GIUSTOZZI FRANCESCO - Italia
GOTTWALD BENJAMIN - Germania
GUROWSKA MALGORZATA - Polonia
HARNETT KATIE - Gran Bretagna
HOCHLEITNER VERENA - Austria
HUANG LEILEI - Cina
INUI MASANORI - Giappone
JEON MIHWA - Repubblica di Corea
JO WON HEE - Repubblica di Corea
JÖNSSON MARIA - Svezia
JUNAIDA - Giappone
KASTELIC MAJA - Slovenia
KITAMI YOKO - Giappone
KLÍMOVÁ VERONIKA - Slovacchia
LAROCHE PAUL - Francia
LEE JI YEON - Repubblica di Corea
LEE MYEONG AE - Repubblica di Corea
LEE YUNWOO - Repubblica di Corea
LEPRISÉ MATHILDE - Francia
LIN LIAN-EN - Taiwan
LIU HSU KUNG - Taiwan
LÓPEZ DE MUNÁIN IRATXE - Spagna
LOPIZ VIOLETA - Spagna; VIDALI VALERIO - Italia
LUO LING - Cina
MAGELLAN JEOFFREY - Francia
MANFERRARI TERESA - Italia
MARINANGELI MARCO - Italia
MARSOL MANUEL - Spagna
MATSUOKA TACACO - Giappone
MING HONG HSU - Taiwan
MIYAMA MAYA - Giappone
MO YEJIN - Repubblica di Corea
MOHAMMADI NARGES - Iran
MORIYAMA KAYOKO - Giappone
NAJAFI FERESHTEH - Iran
NORA MARLEEN - Germania
PALMARUCCI CLAUDIA - Italia
PARK SEKYOUNG - Repubblica di Corea
PEDDE NADINE - Germania
PEZ ANA - Spagna
PUDALOV NATALIE - Israele
REA SIMONE - Italia
ROSA OLGA - Italia
SCHAFFER LENA KATHINKA - Cile
SERRA ADOLFO - Spagna
SHEARRING MAISIE - Gran Bretagna
SUEMATSU MARIE YAÉ - Francia
TAKEMASA RYO - Giappone
TAKEUCHI CHIHIRO - Giappone
TALENTINO ELISA - Italia
U-SUKE - Giappone
VANDA MARTINA - Italia
WANG SHU-MAN - Taiwan
WATANABE SATOKO - Giappone
WICHMANN KAMILLA - Danimarca
YOO JUNJAE - Repubblica di Corea
YOON JOOHEE - Stati Uniti
YUE SHUAI - Cina


Nella pagine dedicate la racconto del lavoro svolto insieme nel corso della selezioni avvenute nel mese di gennaio, i giurati raccontano del percorso che ha portato a decidere per l'inclusione di alcuni artisti a scapito di altri. Vi riporto uno degli esempi secondo me più esemplificativi:

«[...] In alcuni casi abbiamo trascorso quasi un'ora a discutere se un concorrente meritasse di andare avanti, e perché.

Un caso spicca sugli altri a mo' di esempio: Shuai Yue, un artista cinese, aveva inviato cinque tra scene e personaggi della leggendaria Opera di Pechino Addio mia concubina. Realizzati in acrilico su tela, i dipinti riproducevano vibranti rappresentazioni di Xiang Yu, il famoso re del Chu occidentale (232-202 a.C.) protagonista dell'Opera, o soldati nel pieno della battaglia. Sullo sfondo, lungo la tela correvano verticalmente antichi ideogrammi, che raccontavano una storia d'amore, sacrificio, onore e morte vecchia di secoli. Uno dei giurati, Charles Kim, trovava i disegni mozzafiato, ma non lo stesso per i suoi colleghi. Secondo loro, l'artista non aveva saputo trasmettere una trama sufficientemente coerente. Si chiedevano come un editore potesse riprodurre quelle opere in un libro, e come si potessero gestire le numerose colonne di calligrafia in grigio. In definitiva, pensavano che quei lavori fossero più opere d'arte, adatte a una galleria, che illustrazioni pensate per accompagnare un testo in un libro per ragazzi. Kim,invece, era convinto che quei disegni fossero un esempio ci trovavamo lì: per scoprire nuovi metodi e media narrativi, per uscire dalle nostre zone di confort e dare la possibilità agli illustratori di correre dei rischi per portare avanti il loro mestiere. Alla fine, con grande sollievo di Kim, gli altri giurati hanno consentito all'artista di rimanere in gara. [...]»


Shuai Yue


«[...] Alla fine, i partecipanti che hanno vinto mostravano una combinazione di freschezza, una voce o un punto di vista distintivi e, cosa più importante, la capacità di raccontare una storia avvincente utilizzando solo cinque immagini. La tecnica è stata spesso messa in secondo piano rispetto all'inventiva; un volto o un edificio perfettamente realistici non hanno avuto alcuna speranza contro un mondo bizzarro e originale, concepito da una mente creativa. [...]» 


Ho avuto, per la prima volta, il piacere e il privilegio di visitare la mostra con un giurato, in questo caso Paola Parazzoli, così da poter ragionare su ciascuna delle illustrazioni avendo molte più informazioni a disposizione del solito e, insieme, la condivisione di uno sguardo e di un pensiero formatisi su una grandissima esperienza come può essere quella di Paola. 

«[...] L'esposizione si ripete ogni anno, ma ogni anno rivela una mappa diversa. Le illustrazioni di autori già affermati e di artisti più giovani interagiscono tra loro: i più noti offrono agli emergenti linguaggi e stili ai quali ispirarsi, in un panorama che presenta sempre nuovi spunti. Al di là del pericolo ci plagio (che esiste, ed è sempre esistito nella storia dell'arte, altrimenti non si svilupperebbero le correnti artistiche) c'è tra gli illustratori senior e junior uno scambio fruttifero, i giovani si arricchiscono con il codice espressivo dei maestri, lo assimilano e lo oltrepassano con la loro freschezza, spostando il limite sempre più in là. [...]» Paola Parazzoli, Sguardo della giuria, op. cit., p. 65.
 


Quindi, la mostra che vi racconterò qui è quella che abbiamo vista insieme, con le preferenze, le motivazioni espresse da un  Paola, nella sua duplice, ma in fondo univoca, veste di editor per Rizzoli ragazzi e di docente che ha collaborato con lo IED – Istituto europeo di design – di Milano e di Torino e che collabora con il Master in Illustrazione per l’editoria di Ars in Fabula a Macerata e il Mimaster di illustrazione di Milano.

Con il catalogo della mostra sottomano, ho anche la fortuna di formulare, là dove sono espressi  nello stesso modo, i suoi pensieri in forma compiuta e corretta, in modo da organizzare la sua visione in una sequenza che possa interessarvi e esservi utile.

La prima cosa che mi ha colpito è stata la disinvoltura con cui Paola Parazzoli sposta lo sguardo dalla classicità all'attualità, fino alla illustrazione più estrema dentro la quale cerca con una lente di ingrandimento tutta sua che ha come caratteristica principale quella di mostrarle la possibile empatia che rivela l'immagine, la relazione che questa immagine riesce d'acchito a intrattenere con lei. Un misto di che cosa le dice, di capacità di racconto, stile e gusto quasi istintuali.


Yoko Kitami

Jeoffrey Magellan

Olga Rosa

Narges Mohammadi


«Mi interessano le forme, i colori, le sequenze come segni di mappa per un viaggiatore che deve entrare nell'immagine», mi dice.

Racconta Paola, che la capacità artistica, non meno di quella narrativa, il ritmo, la ricchezza dell'immaginario, sono le caratteristiche che hanno guidato la giuria nella selezione. E di come non siano mancate scoperte, ma anche trappole, tranelli, plagi spudorati o velatissimi, opere presentate senza la consapevolezza dei propri limiti o dell'oggetto della Mostra degli Illustratori.

A tal proposito Charles Kim dice:

«Ho visto una grande varietà di riferimenti, da quelli all'opera di Pechino Addio mia concubina alla serie televisiva americana I Simpson, e poi illustrazioni ispirate  a Mirò, Duchamp, Picasso, Matisse, Warhol e molti altri. Alcuni erano lavori ben fatti, ma la maggior parte non sono stati scelti per la mostra.»


A guidare la giuria, un criterio su tutti, quello della narrazione, del forte impatto narrative che anche solo cinque tavole possono trasmettere.

«[...] Sono moltissimi gli elementi che rendono narrativa un'illustrazione. Ma quando si parla di picture book il peso della narrazione di solito non su una singola illustrazione: è la sequenza di immagini a raccontare una storia. Rimane comunque vero che anche un'unica immagine può avere di per sé forza narrativa. Penso per esempio alle copertine: attraverso il taglio, lo stile e i colori si cerca di raccontare al massimo il contenuto del libro, a volte anche oltrepassarlo, giocando con il titolo.Ma negli albi illustrati bisogno parlare di illustrazione al plurale. In questo caso è nel passaggio da un'illustrazione all'altra, nella concatenazione, che si scopre il ritmo narrativo, è nella sequenza che cerchiamo lo storytelling, la capacità di raccontare. Le illustrazioni sono come le note sullo spartito: la loro posizione, il modo in cui si legano, le armonie e le dissonanze che percepiamo tra loro rendono le immagini narrative. La sequenza dei piani, i dettagli, i pieni e i vuoti, l'espressione dei personaggi, il colore usato, sono tutti elementi che nell'insieme rendono un'illustrazione forte e comunicativa. Non è detto che l'illustrazione debba ricalcare ciò che è espresso nel testo; anzi spesso lo a potenza delle icone sta nel saper raccontare oltre il testo, nel suggerire in non detto. [...]» Paola Parazzoli, Sguardo della giuria, op. cit., p. 65.


Catia Chien

Lei-Lei Huang


Sulla abilità che deve acquisire un illustratore, in modo che si possa parlare di un suo stile riconoscibile, capace di raccontare anche di sé, del proprio immaginario, allo sguardo di un solo tratto, esprime un pensiero molto interessante anche Benjamin Chaud:

«Certo che un buon illustratore deve avere uno stile riconoscibile. Più che uno stile, un illustratore deve avere un universo, un modo tutto suo di vedere il mondo e di rappresentarlo. Prima ancora di essere una bella immagine, un'illustrazione rappresenta lo sguardo di una persona su una storia e deve raccontare qualcosa che abbia un che di personale per toccare i lettori.
Non nasciamo dal nulla e siamo tutti influenzati da quelli che consideriamo i nostri punti di riferimento. Ma non dobbiamo fermarci a questi, dobbiamo cercar ancora di più e trarre ispirazione da tutto ciò che ci circonda: dalla pittura, dal teatro, dal cinema... e non solamente dall'illustrazione per l'infanzia. Per me avere uno stile significa comprendere e accettare i propri difetti poiché fanno parte del proprio modo di esprimersi. Non è semplice, di solito troviamo i difetti degli altri affascinanti mentre tendiamo a nascondere i nostri a desiderare di essere qualcun altro.
Ricordo che un professore diceva sempre: "andate verso ciò che gli altri non amano in voi poiché quello è ciò che siete.» Benjamin Chaud, Sguardo della giuria, op. cit., p. 68.


Claudia Palmarucci


Mentre sulla riconoscibilità dell'identità dell'illustratore interviene anche Svjetlan Junakovic:

«L'identità si riconosce dalla libertà che l'illustratore può permettersi nel creare l'immagine, nel progettare il libro. Per acquisire libertà l'illustratore deve dipingere o disegnare immagini non necessariamente legate a una finalità editoriale. Deve sentirsi un'artista che crea le opere secondo il proprio sentire. Solo dopo aver sperimentato in maniera libera e creativa può svilupparsi uno stile che rappresenti al massimo la personalità dell'autore». Svjetlan Junakovic, Sguardo della giuria, op.cit., p. 70. 
Adolfo Serra


Ci troviamo così a discutere davanti alla tavole che più hanno colpito Paola Parazzoli, che in parte vedete in questo post, del perché altre siano difficili da inserire in un percorso editoriale, sul lavoro che deve fare un editor, dei passi per portare a compimento un libro, delle saper coniugare le istanze artistiche con le esigenze editoriali nel rispetto di entrambe, qui la risposta alla domanda "In che modo può un editor aiutare un autore (o un autore e un illustratore) a fare un libro illustrato migliore?" che gli è stata rivolta a tal proposito e che trovate nel catalogo:

«Si tratta in realtà di due casi un po' diversi. Quando c'è un autore unico la questione spesso non si pone: l'autore-illustratore ha già in mente la storia, sia nella scrittura del testo che nella partitura visiva. In questi casi è difficile che l'editor intervenga (n.d.r. e qui cita il caso del libro Fiume di Alessandro Sanna dove non c'è stato alcun intervento editoriale).Nel caso di un libro realizzato congiuntamente da un autore di testi e da un illustratore, il lavoro dell'editor è diverso: deve essere in grado di intervenire con discrezione. Deve essere in grado di aiutare l'autore a trovare l'alveo in cui incanalare la storia, suggerendogli cosa cambiare nel proprio testo (arrotondare un personaggio, tagliare certe parti, approfondirne altre).Lo stesso nei confronti di chi illustra. Io chiedo agli illustratori di preparare uno storyboard del libro perché guardandolo riesco a rendermi conto del ritmo e del respiro della narrazione visuale. Spesso gli illustratori più giovani vogliono stupire a tutti i costi e rischiano di diventare estetizzanti, guardando all'effetto speciale e perdono di vista la funzionalità dell'immagine. Amano, per esempio, i primissimi piani, senza rendersi conto che sono difficili da gestire dentro la pagina e possono risultare disturbanti. È qui che entra in gioco l'editor: suggerisce che taglio dare alle illustrazioni, i piani, i punti di vista, e propone talvolta di eliminare il superfluo. All'università ho avuto un docente di estetica che ci ha mostrato come distinguere i segni essenziali e funzionali all'interno di una composizione da quelli che, al contrario, sono controsegni, ovvero superflui. Ogni dettaglio deve avere un senso, a volte togliere aiuta a rafforzare l'energia di un'immagine.» Paola Parazzoli, Sguardo della giuria, op. cit., p. 65.

Benjamin Gottwald

Katie Harnett

Iratxe Lòpez De Munaìn

Simone Rea

La Mostra degli Illustratori, andrebbe sempre vista con gli occhi dei giurati prima che con i propri, ascoltate le ragioni delle loro scelte, non perché tutto questo debba in qualche modo influenzare la propria visione, le idee, le scelte individuali, i motivi di apprezzamento e quelli di rifiuto, tutti legittimi. Ma perché possono divenire utili strumenti di formazione e di dialogo critico, credo che in fondo anche questa sia una delle cose più significative proposte dalla Mostra degli Illustratori.


Come sapete, la Mostra degli Illustratori da qualche anno è anche una preziosa occasione per l'assegnazione di due Premi importanti.






Il premio annuale, giunto alla VI edizione, attribuito da una giuria internazionale costituita da esperti che si riuniscono a Bologna in occasione della Fiera, è rivolto ai giovani illustratori di età inferiore ai 35 anni, già selezionati per la Mostra degli Illustratori. Il vincitore, annunciato ufficialmente nel corso della manifestazione, riceverà un premio di 30mila dollari e l’incarico di illustrare un albo successivamente pubblicato a cura del Grupo SM. Nell'edizione seguente della Fiera è inoltre prevista la presentazione dell'albo nonché la realizzazione di una mostra dedicata all’illustratore premiato.


Lo scorso anno il premio è andato a Catarina Sobral, le opere realizzate dalla vincitrice del Premio Internazionale d'Illustrazione 2014 per la pubblicazione a cura di Grupo SM, sono state presente in fiera nella mostra personale dedicata all’artista.


Catarina Sobral - Portogallo

Grupo SM, 2015



I COMPONENTI DELLA GIURIA 2015:

Anna Castagnoli
, Illustratrice, Autrice e Critica, Italia

Martin Salisbury, Professore di Illustrazione, Anglia Ruskin University, Regno Unito


Teresa Tellechea, Editore di Libri per Ragazzi, Grupo SM, Spagna



È stata Maisie Shearring ad aggiudicarsi il 6° Premio Internazionale d'Illustrazione Fiera del Libro per Ragazzi – Fundación SM 2015. Tra gli illustratori arrivati alla fase finale, su un totale di oltre 3000 partecipanti da 70 Paesi, con 15mila tavole visionate, è stata selezionata per questo prestigioso premio l’illustratrice della Gran Bretagna, classe 1991, proveniente dalla Cambridge School of Art


Maisie Shearring
Qui potete vedere tutte le cinque tavole.



La giuria di esperti che si è occupata del premio, commenta così la scelta della Shearring: 


«Abbiamo trovato in questa illustratrice una somma delle caratteristiche che, secondo noi, sono necessarie nell’arte dell’illustrazione: l’equilibrio cromatico, la capacità di creare personaggi vivi, credibili; la forza narrativa, grazie alla quale ogni immagine è il frammento di una storia in movimento, con un ‘prima’ e un ‘dopo’; la profondità dell’illustrazione, un segno che va al di là della superficie e trascende il mero esercizio grafico. Ci ha conquistato all’unanimità per il sottile sense of humour presente nelle tavole esposte, mescolato a una sensibilità poetica e nostalgica. Pensiamo che questa giovane artista abbia una forte potenzialità di evolvere e sviluppare una voce originale nel panorama contemporaneo dell’illustrazione».

Per conoscere tutto di questa edizione del Premio, leggete la pagine del blog di Anna Castagnoli (qui qui).


Il secondo Premio, offerto dalla partecipazione dalla Mostra degli Illustratori è nato nel corso dell'edizione della Fiera del 2012, dalla collaborazione di fabbricadelleFavole e Accademia di Belle Arti di Macerata, attive nel campo dell’alta formazione e della promozione del libro per ragazzi, e Bologna Children’s Book Fair ed è l'ARS IN FABULA - Grant Award.








L’iniziativa, nata con la finalità di preparare e sostenere nuovi talenti nell’illustrazione, attraverso un percorso di alta formazione post-universitaria, è rivolta un giovane illustratore di età inferiore ai 30 anni, già selezionato per la Mostra degli Illustratori, ma che non ha ancora pubblicato il loro primo libro (qui il regolamento). Il Premio è attribuito da una giuria costituita da docenti del Master, che si riuniscono a Bologna in occasione della Fiera, e consiste nella possibilità data al vincitore di ricevere una borsa di studio che gli permetterà di frequentare a titolo gratuito ARS IN FABULA – Master in Illustrazione per l’Editoria a.a. 2015-2016, lavorando a un progetto-libro assegnato all’illustratore da uno degli editori partner del Master.





I giurati dell'Ars in Fabula - Grant Award
- da sinistra Luca Raffaelli, Walter Fochesato e Mauro Evangelista - 


La giuria composta da Mauro Evangelista, presidente dell'associazione Ars in Fabula, da Walter Fochesato e Luigi Raffelli, dopo aver tenuto in considerazione e valuto l'aspetto narrativo e stilistico delle cinque illustrazioni presentate, ha riconosciuto come prima vincitrice l'illustratrice Teresa Manferrari dell'Accademia di Belle Arti di Bologna.


Teresa Manferrari


Finisce qui la nostra breve passeggiata dentro e fuori 40 anni di Mostra degli Illustratori. Avete visto, in parte, 5 cataloghi, uno per ogni decennio, avete letto le riflessioni, le considerazioni, le motivazioni delle scelte delle varie giuria.
A questo lascio a voi rispondere alla fatidica domanda: "Ma davvero era meglio prima?" Sempre che sia quella giusta da farsi.

I miri ringraziamenti alla Biblioteca Sala Borsa Ragazzi e, in particolare, a Nicoletta Gramantieri per la collaborazione e la disponibilità a fornire i catologhi del 1975, 1985 e 1995 usati in questo post.

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