venerdì 12 luglio 2013

MAGHEIA - IMMAGINARE per FARE. MIRANDOLA, 12 - 14 LUGLIO 2013. INCONTRI, VISIONI, ESPRESSIONI CON ALESSANDRO BERGONZONI, PHILIPPE DAVERIO, FABIO IEMMI E ...


L'Immagine del manifesto
è di Monica Morselli


L'ho vista nascere da vicino MAGHEIA, sentendone i primi fremiti nel pensiero dei suoi creatori, l'ho vista crescere, fermarsi, superare con determinazione gli ostacoli, ripartire con forza e tenacia e, finalmente, con gioia, stasera alle ore 21.00 nella Piazza Costituente di Mirandola, assisterò insieme al pubblico al suo battesimo.

Con il nome proprio ed esclusivo di MAGHEIA (μαγείαν) i Greci indicavano la sapienza somma e perfetta, quella che ancor prima i Persiani di Zoroastro identificavano come la medicina dell’anima. La stessa magia alla quale Giovanni Pico, nel suo Discorso sulla dignità dell’Uomo, attribuiva la capacità di “far emergere i miracoli che si nascondono nei recessi dell’universo (…)” in grado di “spingere l’uomo a una tale ammirazione dell’opera di Dio da generare, per affinità e con assoluta certezza, la carità, la fede e la speranza”.

È il pensiero di Giovanni Pico, umanista e filosofo, dunque, a fare da guida luminosa all''idea di questa rassegna, nata nel cuore del Circolo Artistico Culturale "Giorgio Morandi" che, dopo vent'anni di proposte, mostre, incontri, corsi, dona oggi alla città tre giornate, e con il coinvolgimento di oltre un centinaio di persone tra artisti, associazioni, volontari, operatori, farà uscire dalla sede creativa storica del circolo, quella meraviglia di posto sospeso nel tempo che è La Bottega di Giorgio Morselli (corniciaio e antiquario), la visione silenziosa ma sempre espressa in ogni gesto, che ha motivato, fin dal principio, il suo operare: l'idea che applicarsi ad un'arte, semplicemente e nella misura della propria capacità e talento, sia  per l'essere umano elemento essenziale per il nutrimento della propria esistenza e, al contempo, per la conoscenza dell'altro e dell'oltre.
Uno sguardo privilegiato di osservazione e creazione del quotidiano che supera a va oltre se stessi, un'offerta che diviene una proposta concreta che si fa esigenza e urgenza in una terra, come la nostra, che per anni porterà ancora i segni dell'evento sismico che l'ha colpita, e che troverà nell'uso creativo della mente, in quel valore inestimabile che è l'immaginazione di ciascuno, e di tutti, la prima forza per costruire un nuovo futuro.


Con l’obiettivo di valorizzare la capacità di immaginare, e quindi di ideare, utilizzando l’espressione artistica come stimolante motore creativo (e rivoluzionario) per disegnare e concretizzare nuovi progetti di esistenza, dal 12 al 14 Luglio il Circolo Artistico Culturale “Giorgio Morandi”, con la collaborazione del Comune di Mirandola, della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, del Gruppo Sorin e AeC Costruzioni, organizza la Prima Edizione di “Magheia-Immaginare per Fare”, tre giorni di Incontri-Dibattito, Reading, Mostre virtuali di fotografia, pittura e illustrazione (tramite videoproiezioni a tema nelle piazze del Centro), Esibizioni, Installazioni artistiche e Progetti di creatività partecipata, declinati su alcuni tra i temi dominanti del pensiero e dell’opera di Giovanni Pico e realizzati da esordienti, professionisti, artisti affermati o emergenti, con il coinvolgimento dei circoli fotografici e artistici locali: un nuovo immaginario nella condivisione di una comune identità e, insieme, di Festa nel Centro Storico di Mirandola dedicati alla ricerca e alla condivisione delle potenzialità invisibili, nascoste e “magiche” dell’identità, espressa prevalentemente nei linguaggi contemporanei delle Arti Visive.



Il manifesto del pensiero della Rassegna è stato affidato all'artista Fabio Iemmi e l’Università di Siena per la realizzazione dell’opera del laboratorio di Urbanità Partecipata “Traguardi” (MAGHEIA, Sezione Immaginare Accessibilità).


TRAGUARDI. 
LABORATORIO DI URBANITà PARTECIPATA
diretto da Fabio Iemmi
Sabato 13 luglio ore 18.00
Piazza Costituente (Palazzo Bergomi)
Potete vedere il video di presentazione qui:
 http://youtu.be/JeDoBZYWO5c




Tra i molti contributi, non poteva mancare l'unicità della potenza artistica e visionaria di Alessandro Bergonzoni, già autore della memorabile "Lettera alla Terra" pronunciata nel corso del Concerto per l'Emilia (Bologna, 25 giugno 2012 - che potete trovare in Alzando da terra il sole, libro realizzato dalla casa editrice Mondadori per raccogliere fondi per la biblioteca "E. Garin" di Mirandola) e protagonista di due incontri con gli studenti dell'Istituto superiore "G. Luosi" di Mirandola e quello delle scuole medie "D. Alighieri" di Cavezzo (29 ottobre 2012, di cui potete leggere qui), che Sabato 13 luglio farà il suo voto vastità sul palcoscenico di Mirandola con lo spettacolo URGE (MAGHEIA, Sezione Immaginare con le parole).

URGE
Scritto e interpretato da Alessandro Bergonzoni
Regia: Alessandro Bergonzoni e Riccardo Rodolfi
Sabato 13 luglio ore 21.15
(Piazza Costituente)

Stai colmo!
Questo mi sono detto nel fare voto di vastità, scavando il fosse, usando il confine 
tra sogno e bisogno (l’incubo è confonderli).
Come un intimatore di alt, come un battitore di ciglia che mette all’asta gli apostrofi delle palpebre, come l’inventore del cuscino anticalvizie o del transatlantico anti agressione, come chi è posseduto da sciamanesimo estatico, a suon di decibellezze da scorticanto, come giaguaro che diventa uno degli animali più lenti se in ascensore e come lumaca che diventa uno dei più veloci se in aereo, così tra tellurico e onirico, tra lo scoppio delle alte cariche dello stato (delle cose), tra me e me, in uno spazio da antipodi, in un limbo dell’imparadiso (infermo di mente piu’ che fermo di mente), ho avuto un sentore: urge.
Alessandro Bergonzoni

Se dovessi descrivere i punti dai quali siamo partiti per la genesi di questo spettacolo non avrei dubbi: l’urgenza, l’allerta, la necessità di non astenersi dal dire, la traiettoria che permette lo sconfinamento veloce da un territorio artistico conosciuto e praticato 
in direzione dei “vasti” spazi confinanti.
Ma cosa, in definitiva, “Urge” a Bergonzoni? Sicuramente segnalarci delle differenze; quella mancanza di precisione nello sguardo del mondo che se trascurata può realmente cambiare il senso delle cose, quelle frettolose banalizzazioni che accomunano cose in realtà diversissime tra loro. E anche dimostrare che la comicità è fatta di materiali non solo legati all’evidente o al rappresentato. Ma soprattutto mettere sotto gli occhi degli spettatori il suo “voto di vastità”: un vero e proprio canone artistico che lo obbliga, sia come uomo ma soprattutto come artista, a non distogliere mai gli occhi dal tutto: un tutto composto dall’enormità, dall’invisibile, dall’onirico, dallo sciamanico, dal trascendentale. Un tutto che forzatamente non può non essere poi riversato anche sul palcoscenico per essere esibito con tutti i mezzi dell’arte autoriale prima ed attoriale poi. Ed anche oltre. La glossolalia non lo frena e gli “illuminati” sul fondo 
non lo irretiscono.
Un tutto perturbante che, forse, costringerà a considerare Bergonzoni non più solamente maestro di cerimonia di una liturgia comica ma anche strumento di correzione ottica per permettere di vedere meglio la vastità in cui siamo immersi.
Attenzione: lo stupore della scoperta può essere fragoroso.
Riccardo Rodolfi


Domenica 14 luglio sarà, invece, la volta di Philippe Daverio (MAGHEIA, Sezione Immaginare il Futuro), che riprenderà proprio a Mirandola il discorso iniziato lo scorso anno nel corso dell'ultima puntata della stagione del programma "Il Capitale" (24 giugno 2012, che potete vedere qui), dedicata ai terremoti e in particolare all'ultimo che ha colpito le terre d'Emilia, con un focus sul patrimonio artistico della nostra Città.
Nel corso della visita per realizzare la trasmissione, Philippe Daverio si era detto, anzi aveva detto a Giorgio Morselli, che sarebbe stato felice di poter tornare a Mirandola, così...

Dalla presentazione della trasmissione "Il Capitale"
 - RAI 3, 24 giugno 2012 - 

Questa settimana si chiude affrontando il tema dei terremoti, vale a dire il momento più drammatico relativo al nostro capitale comune. I terremoti infatti colpiscono il capitale umano, le vittime, il capitale produttivo, le fabbriche, il capitale del risparmio, le case e i beni mobili che contengono, e infine i beni culturali, il capitale storico. 
L’indagine si struttura passando in rassegna tutti gli eventi sismici italiani più disastrosi dell’era recente, partendo da quello della Valle del Belice in Sicilia nel 1968, fino alla stretta attualità dei nostri giorni, documentando sul campo, il terremoto che sta interessando le terre emiliane.Una cronistoria dei terremoti italiani degli ultimi quarantacinque anni (oltre alla Valle del Belice, anche Tuscania 1971, Friuli 1976, Irpinia 1980, Umbria-Marche 1997, L’Aquila 2009), condotta comparando le diverse opzioni di ricostruzione, illuminate o meno, che hanno oscillato tra il rifacimento totale in chiave moderna e la conservazione storica e filologica. In alcuni casi si è verificato un mix di queste visioni differenti, e ora ci si domanda quale potrebbe essere la prospettiva più indicata per l’Emilia che, quando le scosse saranno finite, 
dovrà necessariamente confrontarsi con la propria memoria nel ridisegnare il profilo e l’identità dei territori colpiti, 
con l’auspicio che l’attuale disgrazia possa trasformarsi in un’opportunità per il futuro. 

ARTE E CULTURA COME MOTORE DI RIVOLUZIONE
PER RIDISEGNARE NUOVI PROGETTI DI ESISTENZA
Philippe Daverio in dialogo con Caterina Dellacasa
Domenica 14 luglio ore 21.00
(Piazza Costituente) 


 MAGHEIA 
PROGRAMMA COMPLETO

















INFO

Circolo Artistico Culturale “Giorgio Morandi”

Via Volturno 26 c/o La Bottega di Giorgio Morselli
circolo.morandi@gmail.com

La rassegna si terrà anche in caso di maltempo.
Info anche su eventuali trasferimenti nei luoghi al coperto: https://www.facebook.com/magheia.mirandola


TUTTI GLI APPUNTAMENTI SONO A INGRESSO LIBERO.



... e un resoconto fotografico postumo...
realizzato da Carlo Benatti




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