domenica 14 dicembre 2014

L'AVVENTO DEI LIBRI. GIORNO 14

Aaron Becker, Viaggio,
traduzione Wernick & Pratt agency,
Feltrinelli Editore, 2014
(pp. 40 euro 15,00)
Aaron Becker, illustratore e creativo, ha lavorato per vari studi cinematografici come Disney e Pixar e ha viaggiato molto. Ha vissuto in Giappone e in Africa e si è avventurato con lo zaino in spalla dalla Svezia al Pacifico Sud, da San Francisco ad Amherst, nel Massachussetts, dove si è stabilito con la moglie, la figlia e un gatto pigrone. Journey, uscito per la Candlewick Press nel 2013 e vincitore della Caldecott Honor picture book 2014, è il primo titolo della Journey Trilogy. Negli Stati Uniti, sempre per la stessa casa editrice, nel mese di agosto è uscito anche il secondo titolo Quest, qui potete vedere il trailer. In Italia è pubblicato da Feltrinelli Editore.

Magdalena Guiro Jullien/Christine Davenier,
Luna e la camera blu,
traduzione di Federica Rocca,
Babalibri, 2014
(pp. 40 euro 13,00)


Magdalena Guiro Jullien nasce a Oran, sul mare, nel 1961. Insegnante e autrice, vive nella regione dell’Essonne in mezzo alle rose e ai lamponi, ma anche tra i lupi, gli elfi e le streghe che popolano il suo immaginario. 

Christine Davenier nasce nel 1961 a Tours. Studia Grafica a Parigi, poi alla Rhode Island School of Design negli Stati Uniti. Illustratrice di molti albi per bambini, vive a Parigi. 

Luna e la camera blu è pubblicato in Italia dalla casa editrice Babalibri.


A volte, sfogliando e leggendo tanti libri, capitano strane cose.
Capita, per esempio, come in questo caso di trovarsi tra le mani due libri, usciti a pochi mesi di distanza, uno sul mercato americano e uno su quello francese, entrambi molto belli, che si somigliano in modo impressionante.
Premetto, per chi non è, come si dice, del mestiere, che la data di pubblicazione di un libro può avere poco a che fare con il tempo in cui è stato fatto dall'autore o dagli autori, possono passare anche alcuni anni da quando l'editore ha preso la decisione di pubblicarlo a quando arriva sugli scaffali delle librerie.
È importante che vi dica questo, perché quella che farò qui è una semplice analisi letteraria tra i due libri, che non vuole attribuire a uno o all'altro il primato del copyright.

Viaggio e Luna e la camera blu, sono due poetici tributi all'Immaginario dell'infanzia.
A quella possibilità, da promuovere e da proteggere, di partecipare a mondi intimi, non condivisibili, come fossero veri, con la stessa intensità con cui si partecipa ogni giorno alla realtà, capacità che nell'infanzia esprime la sua massima potenza.
Mondi in cui si vivono sensazioni, emozioni, si superano prove, si vedono cose, da cui si esce sconfitti o vincitori, che si ricordano nei minimi particolari per anni.
Tanto da riuscire a evocarli ogni volta che si è messi nelle stesse condizioni o, meglio, in ogni occasione in cui si ha la possibilità di ritornare in quei luoghi dove li abbiamo aperti per la prima volta.

In Viaggio e Luna e la camera blu, le protagoniste sono due vivaci bambine.
La prima non trova ascolto e attenzione tra gli adulti della sua famiglia; la seconda, Luna, è una bambina che vive con tranquillità la ricchezza dei suoi sogni che non sente il bisogno di condividere con altri bambini.

Per entrambe la possibilità di entrare un mondo fantastico, cioè la capacità di creare un universo di senso che prima non c'era, sa apre sulle, o grazie alle, pareti di una stanza della casa. 

E, sempre per entrambe, questo mondo sarà da loro costruito, avventura dopo avventura, pagina dopo pagina, grazie un'inseparabile matita rossa.

Quello che farò oggi è cercare, quindi, come tante somiglianze possano rivelarsi un'opportunità per dare inizio a un percorso di letture dedicate a sostenere e proteggere l'insostituibile quanto salvifica pratica della rêverie, insita nell'infanzia e chiamata qui in causa, con forza, da due libri dove l'uso della parola è nullo, in Viaggio, o essenziale, in Luna e la camera blu, così che la narrazione, come la metanarrazione, avvengono per sole immagini.

Riconoscere e concedere il tempo della rêverie a un bambino o a un ragazzo, non è cosa da poco, è una qualità della conoscenza che pochi adulti posseggono, una forma di fiducia e rispetto verso il farsi di un'identità che è dovuta.

La rêverie secondo il filosofo Gaston Bachelard «è la capacità di stimolare e accogliere come attendibili e autentici i contenuti della fantisticheria e del sogno a occhi aperti, soprattutto quando questi sono generati dall'incontro con suggestioni estetiche, con l'arte, con la poesia, ma anche con fenomeni naturali, con suggestioni desunte dall'esperienza quotidiana» (in Marco Dallari, La dimensione estetica della paideia, Erickson, 2005, p. 83).

La suggestione estetica è fornita, in entrambi i libri, da un segno capace di traghettare da qui e là, dal quotidiano a un'esperienza fuori dall'ordinario, una porta rossa disegnata sul muro o un disegno, quello della tappezzeria di una parete, in cui entrare per essere protagonista di un mondo esperenziale altro.

La meraviglia e la nostalgia spingeranno i lettori, abbagliati dalla bellezza delle illustrazioni, a fantasticare e a partire a loro volta per nuovi viaggi immaginari”, si legge nella terza di copertina di Viaggio


Una bambina sola fugge dalla noia di una vita in bianco e nero disegnando sul muro della sua cameretta una porta magica che si apre su un meraviglioso mondo ricco di colori, avventure, pericoli. 



Aaron Becker, Viaggio,
traduzione Wernick & Pratt agency,
Feltrinelli Editore, 2014

Aaron Becker, Viaggio,
traduzione Wernick & Pratt agency,
Feltrinelli Editore, 2014

Aaron Becker, Viaggio,
traduzione Wernick & Pratt agency,
Feltrinelli Editore, 2014



Attraverso le splendide illustrazioni di Aaron Becker, il lettore sarà trasportato, a bordo di una barca, una mongolfiera e un tappeto volante, in uno spettacolare viaggio verso una meta sconosciuta. 


Aaron Becker, Viaggio,
traduzione Wernick & Pratt agency,
Feltrinelli Editore, 2014
Aaron Becker, Viaggio,
traduzione Wernick & Pratt agency,
Feltrinelli Editore, 2014


Quando la protagonista verrà catturata da un perfido imperatore, solo un atto di estremo coraggio e generosità riuscirà a salvarla. 



Aaron Becker, Viaggio,
traduzione Wernick & Pratt agency,
Feltrinelli Editore, 2014



Ma basterà questo per ritrovare la strada di casa e, soprattutto, per realizzare i suoi desideri?


Aaron Becker, Viaggio,
traduzione Wernick &Pratt agency,
Feltrinelli Editore, 2014



Luna, invece, è una bambina che ama la pace e stare da sola.

Una bambina tranquilla, troppo tranquilla per gli adulti che non sanno niente della ricchezza dei suoi sogni a occhi aperti e si preoccupano. 




Magdalena Guiro Jullien/Christine Davenier,
Luna e la camera blu,
traduzione di Federica Rocca,
Babalibri, 2014


Magdalena Guiro Jullien/Christine Davenier,
Luna e la camera blu,
traduzione di Federica Rocca,
Babalibri, 2014


Ma la nonna di Luna sa che non c'è ragione di preoccuparsi.
Luna le fa visita spesso e, lungo il cammino, canticchia contando 
gli alberi del viale. 
«Uno... due... tre... quattro... sei... otto... dieci alberi...»


E poi, continuando cantare,  si diverte ad aiutarla nelle mansioni di casa.


Magdalena Guiro Jullien/Christine Davenier,
Luna e la camera blu,
traduzione di Federica Rocca,
Babalibri, 2014



Non sanno, gli adulti che si preoccupano per lei, che durante il riposino insieme alla nonna, Luna attraversa la tappezzeria della camera per entrare in un universo blu che la riempie di gioia dove trova ad attenderla il suo amico Cane Rosso.



Magdalena Guiro Jullien/Christine Davenier,
Luna e la camera blu,
traduzione di Federica Rocca,
Babalibri, 2014


Luna ballava, saltellava, faceva le capriole.


Magdalena Guiro Jullien/Christine Davenier,
Luna e la camera blu,
traduzione di Federica Rocca,
Babalibri, 2014


Era principessa, pirata, maestra di scuola, maga...


Magdalena Guiro Jullien/Christine Davenier,
Luna e la camera blu,
traduzione di Federica Rocca,
Babalibri, 2014


Mentre Luna conquista il suo viaggio, il lettore impara a conoscere la sua vita interiore, piena di tenerezza e di fantasia.

Quella della rêverie «non è un non realtà, ma un altro modo, più libero e fantastico, di rapportarsi al reale e di riappropriarsene. Attraverso la sua pratica, la nostra idea di realtà si perfeziona, si dilata, conquista orizzonti di ulteriorità perché di essa, e del nostro rapporto con essa, avremo un'idea e una concezione non solamente razionale ma anche sperimentale ed emotiva» ((in Marco Dallari, op. cit., Erickson, 2005, p. 86).

Viaggio e Luna e la camera blu sono, in ultima istanza, un elogio alla vita immaginaria di ciascuno, reso con grazia e sensibilità.

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