Questa mattina, a Roma, presso l'Archivio Centrale dello Stato è stato presentato il progetto per l'accesso on line alle interviste in lingua italiana realizzate tra il 1998 e il 1999 dallo University of Southern California Shoah Foundation Institute for Visual History and Education. Le 433 interviste audiovisive dei superstiti italiani della Shoah saranno consultabili on line sul sito dell'Archivio dello Stato. Fanno parte dell'enorme corpus di circa 52mila videoregistrazioni effettuate in 56 Paesi e 32 lingue raccolto dalla Survivors of the Shoah Visual History Foundation che Steven Spielpberg, ispirato dall’esperienza vissuta nel girare Schindler’s List, ha fondato nel 1994 la con lo scopo di raccogliere video-testimonianze di sopravvissuti e di altri testimoni della Shoah.
La Fondazione di Spielberg, che oggi rappresenta una delle più grandi biblioteche video-digitali al mondo, tra il 1994 al 1999 ha intervistato sopravvissuti ebrei, omosessuali, testimoni di Geova, zingari di etnia Rom e Sinti, sopravvissuti alle politiche per il miglioramento della razza, liberatori e testimoni della liberazione, prigionieri politici, soccorritori e partecipanti ai processi per i crimini di guerra, al fine di non disperdere la memoria del genocidio.
L’intero archivio è, ad oggi, disponibile presso 32 istituzioni sparse nel mondo e raccolte di testimonianze di dimensioni minori sono consultabili presso più di 100 centri in 23 paesi. Per trovare un centro vicino a voi, seguite questo collegamento.
Nel 2006 la Fondazione è diventata parte della Facoltà di Lettere, Arti e Scienze della University of Southern California ed ha cambiato il proprio nome in USC Shoah Foundation Institute for Visual History and Education. Il nuovo nome riflette un obiettivo più ampio: prevalere sui pregiudizi, l’intolleranza, gli integralismi e le sofferenze da esse causate attraverso l’uso come strumento educativo delle testimonianze di storia visiva dell’Istituto. Oggi l'Istituto raggiunge educatori, studenti, ricercatori e studiosi in tutti i continenti, e sostiene gli sforzi per raccogliere testimonianze di sopravvissuti e testimoni di altri genocidi.
La consultazione di tutti i materiali è gratuita mentre la loro duplicazione, a pagamento, è possibile solo previa richiesta alla USC Shoah Fondation, unica detentrice dei copyright.
Steven Spielberg |
La Fondazione di Spielberg, che oggi rappresenta una delle più grandi biblioteche video-digitali al mondo, tra il 1994 al 1999 ha intervistato sopravvissuti ebrei, omosessuali, testimoni di Geova, zingari di etnia Rom e Sinti, sopravvissuti alle politiche per il miglioramento della razza, liberatori e testimoni della liberazione, prigionieri politici, soccorritori e partecipanti ai processi per i crimini di guerra, al fine di non disperdere la memoria del genocidio.
Schindler's List, 1993 |
Nel 2006 la Fondazione è diventata parte della Facoltà di Lettere, Arti e Scienze della University of Southern California ed ha cambiato il proprio nome in USC Shoah Foundation Institute for Visual History and Education. Il nuovo nome riflette un obiettivo più ampio: prevalere sui pregiudizi, l’intolleranza, gli integralismi e le sofferenze da esse causate attraverso l’uso come strumento educativo delle testimonianze di storia visiva dell’Istituto. Oggi l'Istituto raggiunge educatori, studenti, ricercatori e studiosi in tutti i continenti, e sostiene gli sforzi per raccogliere testimonianze di sopravvissuti e testimoni di altri genocidi.
Pagina 14 del documento ritrovato in Germania nel 1999 che attesta i nomi dei 1200 ebrei salvati da Oskar Schindler |
Per quanto riguarda l'accesso alle 433 testimonianze italiane, digitando http://www.acs.beniculturali.it/ si potrà accedere a un archivio audiovisivo di circa 1600 ore, indicizzato che significa che ogni intervista, dalla lunghezza di circa trenta minuti, è scomposta in segmenti da un minuto. Scegliendo una tra le molte parole chiave (a partire dai nomi di persone e dei luoghi), si otterrà la lista di tutte le interviste in cui sarà contenuta la parola di ricerca scelta e verrà segnalato anche il minuto, all'interno di ciascuna testimonianza, in cui se ne parla.
All'indicizzazione delle interviste italiane, ha lavorato il Laboratorio Lartte della Scuola Normale di Pisa dal 2002, anno in cui risalgono i primi contatti tra la Direzione Generale degli Archivi e la Survivors of the Shoah Visual History Foundation.
Per evitare un uso improprio delle interviste, l'accesso on line è disciplinato da regolamento: le persone interessate che vorranno consultare i materiali dal computer di casa dovranno registrarsi sul sito, ottenere una password e specificare obiettivi della ricerca. Entro 24 ore dovrebbe essere concesso l'accesso.
Oggi è il 26 settembre. Mancano giusto 4 mesi al 27 gennaio, Giorno della Memoria. Non lasciamoci scappare questa nuova opportunità di conoscenza e di approfondimento. Ascoltiamo le voci dei testimoni, ancora una volta, ci sono ferite che non vanno rimarginate, soprattutto quelle che hanno cambiato il corpo e la mente dell'umanità una volta e per sempre. Con quelle ferite ogni giorno dobbiamo fare i conti anche se non ci pensiamo. Per ciò che siamo stati, per ciò che siamo e per ciò che potremo essere. Una volta pronti, consapevoli, capaci di rinnovato ascolto per quelle dolorose narrazioni condividiamole con i bambini e i ragazzi. Hanno diritto di sapere da dove vengono, di avere la possibilità di leggere il loro presente e di poter scegliere le strade future. Lealtà e onestà sono doveri che proteggono diritti non opzioni lasciati al caso. Un caso, tra l'altro, che spesso mistifica tutto. Facciamoci ponti di possibili indimenticabili incontri.
Per evitare un uso improprio delle interviste, l'accesso on line è disciplinato da regolamento: le persone interessate che vorranno consultare i materiali dal computer di casa dovranno registrarsi sul sito, ottenere una password e specificare obiettivi della ricerca. Entro 24 ore dovrebbe essere concesso l'accesso.
Oggi è il 26 settembre. Mancano giusto 4 mesi al 27 gennaio, Giorno della Memoria. Non lasciamoci scappare questa nuova opportunità di conoscenza e di approfondimento. Ascoltiamo le voci dei testimoni, ancora una volta, ci sono ferite che non vanno rimarginate, soprattutto quelle che hanno cambiato il corpo e la mente dell'umanità una volta e per sempre. Con quelle ferite ogni giorno dobbiamo fare i conti anche se non ci pensiamo. Per ciò che siamo stati, per ciò che siamo e per ciò che potremo essere. Una volta pronti, consapevoli, capaci di rinnovato ascolto per quelle dolorose narrazioni condividiamole con i bambini e i ragazzi. Hanno diritto di sapere da dove vengono, di avere la possibilità di leggere il loro presente e di poter scegliere le strade future. Lealtà e onestà sono doveri che proteggono diritti non opzioni lasciati al caso. Un caso, tra l'altro, che spesso mistifica tutto. Facciamoci ponti di possibili indimenticabili incontri.
Altri siti di approfondimento:
Fondation pour la Mémoire de la Shoah, organizzazione non-profit che si occupa della promozione della memoria e degli studi sulla tragedia della Shoah. Tra i fondatori, e Présidente d'honneur, Simone Weil.
Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza Onlus.
Fondation pour la Mémoire de la Shoah, organizzazione non-profit che si occupa della promozione della memoria e degli studi sulla tragedia della Shoah. Tra i fondatori, e Présidente d'honneur, Simone Weil.
Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza Onlus.
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