È uscito oggi nelle sale italiane L'alba del pianeta delle scimmie http://www.youtube.com/watch?v=xLOYTKbfILM (Rise of the Planet of the Apes http://www.apeswillrise.com/), diretto dal talentuoso Rupert Wyatt (The Escapist) e con James Franco, Freida Pinto e Andy Serkis (già King Kong nel film di Peter Jackson qui nel ruolo di Caesar), prequel della lunga serie cinematografica tratta dal romanzo di fantascienza La planète des singes (Il pianeta delle scimmie) che Pierre Boulle scrisse nel 1963. Il primo film, diretto da Franklin J. Schaffner, con Charlton Heston nei panni del protagonista, uscì negli Stati Uniti nel 1968. Da allora, soprattutto negli anni '70 dove sono usciti i sequel della serie classica, si sono succedute due serie televisive, di cui una animata, fino ad arrivare al remake del 2001 di Tim Burton. Ma qui parliamo di una storia originale scritta appositamente per il film anche se lo scimpanzè Caesar era già presente negli ultimi tre episodi della serie classica.
Ho visto Rise of the planet of the shape a Londra, lì è uscito il 12 agosto.
Avevo già letto commenti altisonanti dopo l'uscita americana dove il pubblico e la critica ne sono stati così colpiti da farlo immaginare uno dei maggiori successi della stagione cinematografica (si parla già di sequel). Nonostante i giudizi positivi, ho varcato la soglia della sala magica con i soliti dubbi che vengono allo spettatore classico quando sta per andare a vedere un blockbuster così pubblicizzato.
Non vi racconterò nulla della trama. Non sarò io a rovinarvi la sorpresa, inoltre l'avrete ormai trovata scritta e trascritta da molti giornalisti.
Non vi racconterò nulla della trama. Non sarò io a rovinarvi la sorpresa, inoltre l'avrete ormai trovata scritta e trascritta da molti giornalisti.
Vi basti sapere che la storia racconta della fine della civiltà, questa volta affidata all'incontrollabile potere della genetica e all'autodistruzione per l'assoluta mancanza di valori. Inoltre è una metafora del racconto della mancata integrazione fra culture diverse perfetta anche per i nostri tempi: il terrore dell'incontro con l'altro, la sopraffazione di un gruppo dominante su uno represso e tiranneggiato, infine la ribellione di quest'ultimo, azione dagli effetti inaspettati e devastanti. Gli effetti speciali raggiungo livelli di eccellenza tali da superare quelli visti in Avatar (sono stati affidati alla neozelandese Weta Digital che, curiosità, ha curato la post-produzione di Le avventure di Tintin. Il segreto del Liocorno diretto da Steven Spielberg, non a caso prodotto da Peter Jackson e con Andy Serkin "il Charlie Chaplin del motion-capture" nel ruolo del capitano Haddock, che vedremo nelle nostre sale in ottobre http://youtu.be/YDs6tgSC6vc).
Insomma, un film da non perdere, soprattutto se siete amanti del genere.
Al cinema c'erano diversi ragazzi e qualche bambino ... beh, lo saprete già, ma non è un film pensato i bambini anche se la fascinazione che esercita sull'essere umano il mondo dei primati risulta per loro una grande attrattiva a cui è difficile resistere. C'era una responsabile del cinema che avvisava di questo i genitori, alcuni di loro alla fine hanno desistito dall'entrare in sala tra i lamenti disperati dei figli.
"Se ci fosse Anthony Browne con i suoi gorilla potrebbe fare qualcosa per quel pianto", ho detto senza pensarci su alla responsabile del cinema e lei mia risposto "Browne... oh,he is the greatest dad of gorillas! ".
Dunque, eccolo qui... "il più grande papà dei gorilla" della letteratura per l'infanzia a disposizione di quei bambini curiosi e inconsolabili che non potranno vedere il film...
Immenso autore e illustratore britannico di picture book, Anthony Browne è vincitore dell'Hans Christian Andersen Award, del Kate Greenaway Award, del Kurt Maschler Award ed è stato Children's laureate 2009-2011, il maggior riconoscimento in patria che viene concesso a un autore di libri per bambini di grande talento. Questi viene nominato Ambasciatore della letteratura per l'infanzia, ruolo che lo vedrà impegnato nella promozione di iniziative, incontri e progetti per il periodo di due anni sull'intero territorio del Regno Unito (gli altri Children's laureate sono stati: Michael Rosen 2007-2009, Jaqueline Wilson 2005-2007, Michael Morpurgo 2003-2005, Anne fine 2001-2003 e Quentin Blake 1999-2001. Dal 7 giugno l'incarico è passato alla mamma del Gruffalò, Julia Donaldson 2011-2013 http://www.childrenslaureate.org.uk).
Gorilla è il primo libro di Browne dedicato al maestoso primate. Ormai divenuto un classico della letteratura per l'infanzia, è l'opera che vede il dispiegarsi della poetica e dello stile di Browne che da lì non faranno altro che consolidarsi. Con un uso magistrale di un registro al contempo realista e surrealista, dai tempi lievi e precisi come quelli di una melodia, Browne racconta della tristezza di una bambina che, a causa di un padre sempre troppo impegnato, rischia di non vedere realizzato il più forte dei suoi desideri, quello di andare allo zoo a vedere i suoi amati gorilla, neanche in occasione del giorno del suo compleanno. Ma, si sa, quando i bambini non riescono ad andare verso i sogni sono i sogni che vanno verso i bambini. Sarà così che un gorilla dalla grazia infinita si materializzerà nella stanza della bambina e riuscirà a condurla oltre le soglie della solitudine dell'infanzia.
Insomma, un film da non perdere, soprattutto se siete amanti del genere.
Al cinema c'erano diversi ragazzi e qualche bambino ... beh, lo saprete già, ma non è un film pensato i bambini anche se la fascinazione che esercita sull'essere umano il mondo dei primati risulta per loro una grande attrattiva a cui è difficile resistere. C'era una responsabile del cinema che avvisava di questo i genitori, alcuni di loro alla fine hanno desistito dall'entrare in sala tra i lamenti disperati dei figli.
"Se ci fosse Anthony Browne con i suoi gorilla potrebbe fare qualcosa per quel pianto", ho detto senza pensarci su alla responsabile del cinema e lei mia risposto "Browne... oh,he is the greatest dad of gorillas! ".
Dunque, eccolo qui... "il più grande papà dei gorilla" della letteratura per l'infanzia a disposizione di quei bambini curiosi e inconsolabili che non potranno vedere il film...
Autoritratto di Anthony Browne in Willy's picture, Walker Books Ltd, London, 2000 |
Immenso autore e illustratore britannico di picture book, Anthony Browne è vincitore dell'Hans Christian Andersen Award, del Kate Greenaway Award, del Kurt Maschler Award ed è stato Children's laureate 2009-2011, il maggior riconoscimento in patria che viene concesso a un autore di libri per bambini di grande talento. Questi viene nominato Ambasciatore della letteratura per l'infanzia, ruolo che lo vedrà impegnato nella promozione di iniziative, incontri e progetti per il periodo di due anni sull'intero territorio del Regno Unito (gli altri Children's laureate sono stati: Michael Rosen 2007-2009, Jaqueline Wilson 2005-2007, Michael Morpurgo 2003-2005, Anne fine 2001-2003 e Quentin Blake 1999-2001. Dal 7 giugno l'incarico è passato alla mamma del Gruffalò, Julia Donaldson 2011-2013 http://www.childrenslaureate.org.uk).
I hope to encourage more children to discover and love reading, but I want to focus particularly on the appreciation of picture books, and the reading of both pictures and words. Picture books are for everybody at any age, not books to be left behind as we grow older. The best ones leave a tantalising gap between the pictures and the words, a gap that is filled by the reader's imagination, adding so much to the excitement of reading a book. Anthony Browne
Gorilla è il primo libro di Browne dedicato al maestoso primate. Ormai divenuto un classico della letteratura per l'infanzia, è l'opera che vede il dispiegarsi della poetica e dello stile di Browne che da lì non faranno altro che consolidarsi. Con un uso magistrale di un registro al contempo realista e surrealista, dai tempi lievi e precisi come quelli di una melodia, Browne racconta della tristezza di una bambina che, a causa di un padre sempre troppo impegnato, rischia di non vedere realizzato il più forte dei suoi desideri, quello di andare allo zoo a vedere i suoi amati gorilla, neanche in occasione del giorno del suo compleanno. Ma, si sa, quando i bambini non riescono ad andare verso i sogni sono i sogni che vanno verso i bambini. Sarà così che un gorilla dalla grazia infinita si materializzerà nella stanza della bambina e riuscirà a condurla oltre le soglie della solitudine dell'infanzia.
Anthony Browne, Gorilla, Julia MacRae Books/Walker Books Ltd, London, 1983/1992 |
Anthony Browne, Gorilla,
Julia MacRae Books/Walker Books Ltd, London, 1983/1992
|
Anthony Browne, Gorilla,
Julia MacRae Books/Walker Books Ltd, London, 1983/1992
|
Nel 1994 Anthony Browne fece uscire una versione mozzafiato, dal forte impatto drammaturgico, di King Kong basata sul soggetto scritto da Edgar Wallace e Merian C. Cooper (anche co-regista insieme a Ernest B. Shoedstack) per il film del 1933. L'insieme della potenza delle illustrazioni di Browne e uno dei topoi del linguaggio cinematografico diede vita a pagine dalle atmosfere indimenticabili.
Anthony Browne's King Kong, Julia MacRae Books, London, 1994 |
Anthony Browne's King Kong,
Julia MacRae Books,
London, 1994
|
Anthony Browne's King Kong,
Julia MacRae Books,
London, 1994
|
Anthony Browne's King Kong,
Julia MacRae Books,
London, 1994
|
Nel 1984 nasce Willy, il personaggio protagonista dell'eponima serie di Browne che comprende: Willy the Wimp 1984, Willy the champ 1985, Willy and Hugh 1981, Willy the wizard 1995, Willy the dreamer 1997 e Willy's Picture 2000. Willy, come dirà più tardi l'autore, è la personificazione dell'alter-ego della sua infanzia. È un tributo all'immaginario bambino fuori dal tempo, dalle regole, dalle convenzioni, dalla stessa famiglia. Il ricordo dell'intensità che porta con sé ogni frammento della crescita. La scoperta della porta di accesso, che conduce lontano nella terra del sogno, nascosta nelle grandi opere d'arte.
Anthony Browne, Willy the Dreamer, Walker Books Ltd, London, 1997 |
Anthony Browne, Willy the Dreamer,
Walker Books Ltd, London, 1997
|
Anthony Browne, Willy the Dreamer,
Walker Books Ltd, London, 1997
|
Anthony Browne, Willy the Dreamer,
Walker Books Ltd, London, 1997
|
Voices in the park, è un libro dalla forte complessità psicologica. Unico nel suo genere. Racconta di un normale momento della vita quotidiana, una gita al parco, e di come il vissuto di questo possa rivestire significati diversi a seconda del racconto di chi lo vive. Qui, l'intreccio tra la voce dei quattro protagonisti e la voce delle stagioni del tempo regala alla storia una possibilità di astrazione tale da permetterle di elevarsi a paradigma della denuncia della stupidità, nostra e altrui a seconda delle circostanze, insita in ogni forma di pregiudizio.
Anthony Browne, Voices in the Park, Doubleday, London, 1998 |
Anthony Browne, Voices in the Park,
Doubleday, London, 1998
|
Anthony Browne, Voices in the Park,
Doubleday, London, 1998
|
Anthony Browne, Voices in the Park,
Doubleday, London, 1998
|
In un'intervista rilasciata a Giulia Mirandola e Ilaria Tontardini di Hamelin, in occasione della stesura del catalogo che ha accompagnato la mostra Metafore d'infanzia. Metaphors of Childhood tenutasi in Sala Borsa a Bologna nel 2009 (di cui riporto i riferimenti più sotto), alla domanda "Perché disegni così tanti gorilla?" Anthony Browne ha risposto così:
Questa è in assoluto la domanda che mi fanno più spesso i bambini, ma anche gli adulti, e ho almeno quattro risposte diverse. Prima di tutto, sono creature interessanti da osservare. Ho trascorso ore a guardare i gorilla allo zoo (non li ho ancora visti allo stato selvaggio, ma mi piacerebbe molto), e potrei stare tranquillamente tutto il giorno a studiare le loro facce. Le facce delle persone anziane sono molto più interessanti da disegnare rispetto a quelle dei giovani, per via delle forme e dei contorni assunti dalla pelle; ma le facce dei gorilla sono ancora più affascinanti. Le rughe, le pieghe, le protuberanze, i rigonfiamenti, i peli e i muscoli sono irresistibili per la matita. Non mi stanco mai di disegnarli. La seconda risposta è che assomigliano molto alle persone. Guardare negli occhi un gorilla è quasi come guardare negli occhi una persona, e se lo guardi abbastanza sembra quasi che ci sia un uomo dentro al gorilla, che ti guarda a sua volta. È un'esperienza surreale, ma anche esilarante. Sono veramente simili a noi. In terzo luogo, mi ricordano mio padre. Era un uomo grande e grosso, fiero di sé, con un tocco di aggressività che tirava fuori sul campo di rugby, sul ring o durante la guerra. E tutto questo lo rendeva un eroe agli occhi miei e di Michael [mio fratello]: volevamo fare le stesse cose che faceva lui. Ma mentre ci incoraggiava ad allenarci, c'era un'altra parte di lui che era estremamente gentile. Papà era felice sia quando disegnava con noi, ci raccontava le storie o ci scriveva poesie, sia quando ci insegnava a combattere. Quando guardo i gorilla penso a mio padre. I gorilla sono creature incredibilmente potenti e possono essere terribilmente aggressive quando vogliono, ma hanno anche un lato gentile, che tirano fuori quando si puliscono l'uno l'altro, dimostrando affetto e cura per i loro famigliari. L'altra risposta mi è stata data mentre parlavo con dei bambini in una libreria, molti ani fa, e un ragazzino mi ha fatto la domanda sui gorilla. Di solito qualcuno la fa. Ma questa volta, invece di ripetere una delle solite risposte, decisi di rivolgere a lui la stessa domanda: "Perché secondo te disegno così tanti gorilla?". Ci pensò su un momento e poi rispose che i gorilla sono un po' come le mie illustrazioni. Quando le guardi, all'inizio ti sembrano normali, ma poi se osservi da vicino ti accorgi che non lo sono del tutto. [...] Disse che è la stessa cosa per i gorilla. Sembrano "normali" (nel suo senso della parola, come le persone), ma non lo sono completamente. Ho pensato che fosse una splendida risposta e sono molto grato al ragazzino di quel giorno. Aveva ragione. I gorilla rappresentano una strana deviazione dell'umanità, che si collega bene alla versione surreale e alternativa della realtà che presento nei miei libri.
Anthony Browne, Little Beauty, Walker Books Ltd, London, 2008 |
Anthony Browne, Little Beauty,
Walker Books Ltd, London, 2008
|
Anthony Browne, Little Beauty,
Walker Books Ltd, London, 2008
|
Anthony Browne, Little Beauty,
Walker Books Ltd, London, 2008
|
In Italia il primo libro di Anthony Browne Throught the magic mirror del 1976 non sfuggì all'attenzione di Rosellina Archinto che lo fece entrare di diritto nello storico catalogo della Emme con il titolo Lo specchio magico, come fece con Gorilla del 1983 e con Cosa mi piace e Mi piacciono i libri negli anni '90. Se si escludono la pubblicazione di alcuni altri titoli dell'autore da parte della Emme Edizioni di Trieste fino al 2000, e le illustrazioni di L'inventore dei sogni di Ian MacEwan (Einuadi Ragazzi, Trieste, 1998), la mancata pubblicazione nel nostro Paese delle opere di uno dei più grandi autori della letteratura per l'infanzia, e che ad oggi ha all'attivo almeno quaranta titoli, è quanto meno inspiegabile (anche per questo non desistete dal cercare le sue opere, non rinunciate neanche di fronte alla lingua inglese, nelle biblioteche, nelle librerie per ragazzi specializzate dove sapranno anche consigliarvi e, se non li troverete neanche lì, nei siti internet italiani che vendono libri in lingua inglese). Di questo difetto si è accorta la Giannino Stoppani Edizioni che, nel 2010 e in collaborazione con Nati per leggere, ha deciso di ridare la possibilità ai bambini più piccoli di conoscere i suoi libri.
Anthony Browne, Mi piacciono i libri, Giannino Stoppani Edizioni, Bologna, 2010 |
Anthony Browne, Mi piacciono i libri,
Giannino Stoppani Edizioni, Bologna, 2010
|
Anthony Browne, Mi piacciono i libri,
Giannino Stoppani Edizioni, Bologna, 2010
|
Anthony Browne, Mi piacciono i libri,
Giannino Stoppani Edizioni, Bologna, 2010
|
Dato il successo riscosso da questo primo libro, a fine ottobre, sempre per la Giannino Stoppani Edizioni uscirà Come ti senti?, in continuità con il primo titolo anche questo dedicato ai bambini più piccoli.
Anthony Browne, Come ti senti?, Giannino Stoppani Edizioni, Bologna, ottobre 2011 |
Anthony Browne, Come ti senti?,
Giannino Stoppani Edizioni, Bologna, ottobre 2011
|
Anthony Browne, Come ti senti?,
Giannino Stoppani Edizioni, Bologna, ottobre 2011
|
Anthony Browne, Come ti senti?,
Giannino Stoppani Edizioni, Bologna, ottobre 2011
|
Infine, le 10 cose di Anthony Browne che dovete assolutamente conoscere:
1. Quando era un ragazzo voleva diventare un giornalista, un cartoonist o un pugile.
2. Una volta gli è stato chiesto di presentare un programma sui libri per bambini in una gabbia insieme ad alcuni gorilla - ma un gorilla gli ha morso ferocemente una gamba.
3. È cresciuto in un pub e quando era piccolo, voleva entrare nei bar, salire su un tavolo e raccontare le storie del personaggio Big Duma Tackle da lui creato.
4. Ha indossato pantaloni corti fino all'età di quindici anni.
5. Sostiene che Willy, il suo character, è basato sulla storia della sua infanzia.
6. Da bambino, desiderò una tromba vera per il giorno del suo compleanno, ma ne ricevette una di plastica. Dice che il suo libro Gorilla è in parte basato su questa esperienza.
7. Ama il rugby e ha giocato come mediano di mischia per diciotto anni.
8. Il suo libro The Tunnel è stato ispirato da un tunnel pauroso in cui da bambini scendevano lui e suo fratello
9. Quando lavorava come disegnatore anatomico, ha consumato spesso il suo pranzo nella camera mortuaria.
10. Dice che non ha ancora trovato un paio di pantaloncini da bagno perfetti!
E... 11. Sta lavorando a quello che definisce "un darwiniano libro sui numeri". Ecco due immagini del nuovo lavoro che lui stesso ha anticipato.
1. Quando era un ragazzo voleva diventare un giornalista, un cartoonist o un pugile.
2. Una volta gli è stato chiesto di presentare un programma sui libri per bambini in una gabbia insieme ad alcuni gorilla - ma un gorilla gli ha morso ferocemente una gamba.
3. È cresciuto in un pub e quando era piccolo, voleva entrare nei bar, salire su un tavolo e raccontare le storie del personaggio Big Duma Tackle da lui creato.
4. Ha indossato pantaloni corti fino all'età di quindici anni.
5. Sostiene che Willy, il suo character, è basato sulla storia della sua infanzia.
6. Da bambino, desiderò una tromba vera per il giorno del suo compleanno, ma ne ricevette una di plastica. Dice che il suo libro Gorilla è in parte basato su questa esperienza.
7. Ama il rugby e ha giocato come mediano di mischia per diciotto anni.
8. Il suo libro The Tunnel è stato ispirato da un tunnel pauroso in cui da bambini scendevano lui e suo fratello
9. Quando lavorava come disegnatore anatomico, ha consumato spesso il suo pranzo nella camera mortuaria.
10. Dice che non ha ancora trovato un paio di pantaloncini da bagno perfetti!
E... 11. Sta lavorando a quello che definisce "un darwiniano libro sui numeri". Ecco due immagini del nuovo lavoro che lui stesso ha anticipato.
Per un maggior informazioni sul lavoro di Anthony Browne:
AA.VV., Pictures. Illustratori inglesi per bambini, Giannino Stoppani edizioni, Bologna, 1990
Una video-intervista: http://youtu.be/SbTRzPLTAzI
Un estratto del suo ultimo libro Play the Shape Game, uscito per la Walker Book nel 2010 nell'ambito dei progetti promossi come Children's Laureate, il cui ricavato delle vendite è stato destinato alla Rainbow Trust Children's Charity: http://media.play.com/ContentDocs/SHAPE%20GAME%20selected%20inside%20spreads.pdf
Le immagini tratte da Come ti senti? sono state pubblicate in anteprima per gentile concessione della Giannino Stoppani Edizioni.
Anthony Browne, Willy the wimp, Julia MacRae Books/Walker Books Ltd, London, 1984/1992 |
Nessun commento:
Posta un commento