martedì 13 dicembre 2011

L'AVVENTO DEI LIBRI. GIORNO 13

AA. VV./Slim Fejjari, Erano come due notti,
ELSE Edizioni Libri Serigrafici e altro - Orecchio acerbo editore, Roma, 2011
© tutti i diritti riservati

Sta per aprire a Roma una nuova libreria del tutto particolare. Si chiamerà Libri invisibili (via Fortebraccio 1/a, Roma, Pigneto)  che darà visibilità a tutti quei libri spesso nascosti o dimenticati fra gli scaffali delle libreria di catena. A darle vita un piccolo gruppo di editori: Else, Orecchio acerbo editore, Contrasto, Edizioni dell'asino, ai quali si affiancheranno Cononino Press, Edizioni Corraini, Editions du Dromadaire e Sinnos editrice, la rivista Lo Straniero e due associazioni Asinitas e Cemea del Mezzogiorno.

Invisibili. Per scelta o per destino, sono i libri o le storie che ci piacciono per una libreria. Invisibili per essere visti da chi la sa amare o usare, cogliere i segni che lasciano: impronte nel passato, tracce del presente, visioni sul futuro. Finalmente visibili, di piatto. Non di dorso, nascosti tra gli scaffali. Guardati e compresi. Non sconosciuti oggetti di vendita. Piccole e grandi opere da tenere tra le mani e dentro gli occhi. Non solo per saperne di più, ma per meravigliarsi. Spaesarsi. Una libreria per raccontare i libri come avventura, spazio concreto tra la copertina e le pagine: testa, pancia, piedi e dorso. Come incontro tra chi il libro lo fa e chi lo guarda, lo legge e lo usa. Uno spazio in città dove ritrovare immaginari e linguaggi, persone e storie. Uno spazio comune dove fare insieme: bambini e genitori, giovani e adulti, italiani e stranieri, artisti e illustratori, fotografi e scrittori. Uno spazio per discutere, riannodare e reinventare, per tessere nuove trame e rispondere al presente. Così abbiamo immaginato una libreria di "libri invisibili".

L'inaugurazione a cantiere aperto, con il sostegno di Fondazione Lettera 27 e Ufficio 8xmille Tavola Valdesesi terrà venerdì 16 dicembre alle ore 18.30, sarà l'occasione per conoscere i protagonisti di questa nuova avventura, per parteciapare alla presentazione dell'ultimo libro Else-Orecchio acerbo Erano come due notti e per vedere la mostra Dieci anni, cento titoli, curata da Orecchio acerbo nell'anno del suo decimo genetliaco, con le tavole originali di Maja Celija, Mara Cerri, Francesca Ghermandi, Beppe Giacobbe, Gipi, Simone Massi, Lorenzo Mattotti, Fabian Negrin, Maurizio Quarello e Spider. Inoltre, dopo aver ammirato libri di illustrazione, fotografia, graphic novel, poesia, narrativa, saggistica, libri per bambini, oggetti d'arte e artigianato potrete anche fermarvi a cena (info contatti@asinitas.org) insomma, si prevedono grandi festeggiamenti.


A distanza di un anno, dopo RadiciErano come due notti è il secondo titolo nato da un progetto etico, di editoria e laboratorio serigrafico, promosso da Orecchio acerbo, Cemea del Mezzogiorno Onlus e Asinitas Onlus, dove la valorizzazione delle differenze e il recupero del fare divengono comunione ideale per celebrare la dignità dell'uomo. Libri preziosi, nei contenuti e nella forma che si fa sostanza, serigrafie stampate su carta Fedrigoni ecologica, ritagliati, cuciti e rilegati dalle stesse mani degli autori dei testi e delle illustrazioni.

Radici è un libro che celebra la storia dell'uomo, dalla più antica alla più attuale messe qui in consonanza fin dal titolo, al contempo evocazione di un'appartenenza e di un ritorno alla sostanza delle cose che sono all'origine dell'essere umano.  Racconta di alberi piantati nei suoli di Eritrea, Ciad, Afghanistan, Palestina, Algeria, Bangladesh, India, Romania. Alberi veri, trasfigurati nella memoria e nel racconto, simboli di legami e significati profondi che gli autori viaggianti mantengono vivi nel ricordo della loro terra natia. 

AA. VV., Radici,
ELSE Edizioni Libri Serigrafici e altro - Orecchio acerbo editore, Roma, 2010
© tutti i diritti riservati





AA. VV., Radici,
ELSE Edizioni Libri Serigrafici e altro -
Orecchio acerbo editore, Roma, 2010
© tutti i diritti riservati


L'albero dei ventagli
Dietro casa c'era un piccolo
lago e tutto intorno
crescevano piante verdi e
rigogliose, ma c'era un 
albero da frutta che spiccava 
più alto e più grande. 
SI chiamava Tel ed era come
se si affacciasse
al cielo. Sotto la sua ombra,
con le amiche, trascorrevamo
il pomeriggio a chiacchierare.
Raccoglievamo le sue foglie
e le facevamo seccare per
farne grandi ventagli.
Mangiavamo i suoi frutti,
piccoli e acerbi in primavera,
grandi e succosi in autunno.
Quando arrivava la stagione...
Makta Akter/Bangladesh





AA. VV., Radici,
ELSE Edizioni Libri Serigrafici e altro -
Orecchio acerbo editore, Roma, 2010
© tutti i diritti riservati

Gli alberi delle ombre
"Che fa questo albero, nonno?"
"Non fa frutta."
"E allora, che albero è questo, nonno?"
"Questo albero si chiama 
cipresso, cresce alto e dritto,
non perde le foglie, è sempre
verde in tutte le stagioni
e in tutto il mondo."

C'erano molti alberi
vicino alla nostra casa,
alberi da frutta, alberi che davano mele,
pere, prugne e nespole.
Poi un giorno mio nonno
piantò cinque cipressi
davanti alla porta di casa.
Erano piccoli, sottili,
a punta. Alberi strani
per me che avevo sei anni. ...
Shadamgul Zadran/Afghanistan






AA. VV., Radici,
ELSE Edizioni Libri Serigrafici e altro -
Orecchio acerbo editore, Roma, 2010
© tutti i diritti riservati
L'albero dell'amore
C'è un bellissimo paese
in questo mondo, si chiama Bangladesh.
In questo paese ci sono sei stagioni: estate,
stagione della pioggia, autunno autunno in ritardo, inverno e primavera.
In questi paese cresce un albero che si chiama Kodom.
Il suo bianco fiore è molto raro perché fiorisce solo nella stagione delle piogge, alle prime gocce d'acqua,i boccioli si aprono e l'albero si riempie di fiori.

Si racconta che se un innamorato suona il flauto di bambù sotto l'albero di Kodom, la sua amata, sentendo la musica, correrà da lui rapita, scalza, con i capelli sciolti, il velo caduto nella corsa. ...
Mossadam Razia Chowdhury/Bangladesh


AA. VV., Radici,
ELSE Edizioni Libri Serigrafici e altro -
Orecchio acerbo editore, Roma, 2010
© tutti i diritti riservati


L'albero bambino

Forza
Grandezza
Mistero
Divertimento
Avventura 
Paura 
Curiosità
Caccia
Rischio
Protezione
Freschezza
Profumo
Bellezza
Musica
Ferita

Un bambino davanti all'albero.
Amir Aidoud/Algeria





In realtà, il racconto di Radici, è la narrazione delle distanze e degli eterni ritorni dei viaggi della vita di tutti gli uomini, quelli fatti nella pienezza dell'infanzia per ritrovare un sentire che soccorra nel decifrare i segni del destino. 

Di altri viaggi, quelli della disperazione, della fede nella vita, nelle sue infinite possibilità, quelli della speranza, racconta Erano come due notti. Dal Sudan, Senegal, Nigeria, Guinea, Costa d'Avorio, Somalia, Etiopia, Tunisia, Iraq, Kurdistan, Afghanistan, Bangladesh, Sri Lanka, Moldavia, in un italiano nuovo che si fa lingua viva per mano dell'associazione Asinitas sono state raccolte le parole di Dighel, Thierno, Sarmad, Abubaker, Shadam, Akram, Lilian, Seydou, Slim, Alem, Tatiana, Habib, Bahman, Ballaque, Alem, Ibrahim, Buddhi, Alkali, Idris, preziose testimonianze fissate in volta per sempre nella cornice iconografica di Slim Fejjari.

La storia di Slim, questo giovane illustratore, mi piace molto. È nato a Tunisi nel 1988. Graffitista e infaticabile disegnatore fin da bambino, è arrivato in Italia nel 2010 per motivi di studio. Anche lui, ha imparato la lingua italiana presso la scuola Asinitas e, attraverso questa esperienza, da alcuni mesi collabora con la serigrafia Else. Ha frequentato il master di illustrazione presso l'Accademia di Belle Arti di Macerata condotto da Maurizio A.C. Quarello.


Quando ho visto questo libro ho pensato che era perfetto per L'Avvento dei Libri, perfetto per il Natale.


Lo scappare da una situazione critica o pericolosa in cerca per cercare di salvare la propria vita e quella di altre persone, il viaggio, la speranza di venire accolti, un uomo e una donna poveri e soli in terra straniera, la notte che cala, il tentativo di proteggere un bambino.
Il Natale celebra questo, il ricordo di quella fatica... l'esito meraviglioso della nascita, di Dio che si è fatto uomo secondo la visione religiosa, di un bambino per tutte le altre visioni. È il ricordo di un'indifferenza che non si deve ripetere, che non ha alcun sostengo se non nella vergogna e nel tradimento dell'identità dell'essere umano che la pratica e la promuove. È così difficile sentirsi uno e gli altri?... di chi è la terra, di chi è il mare, di chi è lo statuto, la legge che impedisce agli uomini di sperare in un futuro migliore?

In questo senso Erano come due notti, offre molte risposte e assume molti valori: una testimonianza, un monito, un pensiero che si è fatto attesa, ospitalità e azione nei confronti di chi quel viaggio, a distanza di un paio di millenni, l'ha davvero compiuto.

Erano come due notti: la notte e il mare nero come la notte che ci viene addosso. Tutti pregavano, musulmani e cristiani, pregavano anche quelli che non ci credono. Dighel/Sudan

AA. VV./Slim Fejjari, Erano come due notti, 
ELSE Edizioni Libri Serigrafici e altro, Roma, 2011 
© tutti i diritti riservati

La mia partenza con gli ultimi baci. Quella mattina all'alba, prestissimo. Io e mio padre siamo in partenza, fermi davanti a una Land Rover, mio padre e mia madre si abbracciano, poi lei abbraccia anche me, mi riempie di baci. I suoi baci sono ancora sulle guance, non potrò mai perderli, avevo nove anni. Bahman/Kurdistan

AA. VV./Slim Fejjari, Erano come due notti,
ELSE Edizioni Libri Serigrafici e altro, Roma, 2011
© tutti i diritti riservati

Ci siamo imbarcati a Zitlin, in Libia. Una piccola barca, siamo ventisette persone. Subito la barca si è rotta. Tutti avevano paura, pregavano Dio. Cerchiamo di tornare indietro. Undici persone sono morte. Ci hanno riportato in prigione. Dopo quattro mesi, di nuovo il mare. Seydou/Guinea

AA. VV./Slim Fejjari, Erano come due notti,
ELSE Edizioni Libri Serigrafici e altro, Roma, 2011
© tutti i diritti riservati

"La prossima settimana vado in Italia" ho detto.  "Quando arriverai in Italia non troverai né padre né madre, tu sarai padre e madre per te stesso, con o senza soldi non devi perdere la dignità". Thierno/Senegal

AA. VV./Slim Fejjari, Erano come due notti,
ELSE Edizioni Libri Serigrafici e altro, Roma, 2011
© tutti i diritti riservati


Io con mio figlio, paura, tutte persone piangere. 
Il mare alto, così così, grandi grandi onde. 
Tredici bambini, duecentocinquanta persone, nave grande.
Cinque giorni il mare così così, grandi grandi onde.
Tutti stretti, arriva acqua, tutti i vestiti bagnati. Lacrime, tutti tutti.
I soldi nella borsa, i soldi nascosti nella cintura.
Acqua e biscotti nella borsa. Robera e tutti i bambini sta male, vomita.
Robera dice: "Mamma, dove io?"
Ho visto acqua, acqua, acqua, tutto intorno.
Io: "Aspetto, Robera, dopo Italia"
Robera: "No, subito!"
Telefoniamo in Italia: "Aiutate, aiutate!"
Arriva l'elicottero, butta salvagenti.
Poi venuta barca grande, tutti i bambini in barca grande, tre donne incinta.
La barca grande tira la barca piccola.
Robera va sulla barca grande con i bambini, io piango:
"Dov'è il mio bambino?"
Taiba/Etiopia




Le immagini di Radici ed Erano come due notti sono state pubblicate per gentile concessione delle case editrici © Else e Orecchio acerbo e rispettivi autori.

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