giovedì 1 marzo 2012

LA VI EDIZIONE DI BILBOLBUL SUPERA OGNI CONFINE


Atak per BilBOLbul
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Dall’1 al 4 marzo 2012, il fumetto torna protagonista a Bologna con la VI edizione di BilBOlbul. Festival Internazionale di fumetto a cura di Hamelin Associazione Culturale.
Come ogni anno, l’intera città diventa lo spazio del fumetto con un ricco circuito di mostre, incontri e performance. Cuore del Festival sarà la Piazza Coperta di Salaborsa, dove sarà possibile incontrare gli artisti ospiti intenti a disegnare e a fare dediche per il numeroso e attento pubblico di BilBOlbul.


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Fin dalla sua nascita nel 2007, il Festival ha fatto conoscere le opere di grandi maestri e di giovani talenti della scena nazionale e internazionale, mettendo in dialogo il fumetto e gli altri linguaggi della cultura contemporanea. E sarà proprio il fumetto contemporaneo che,  attraverso le esposizioni di alcuni tra gli artisti più innovativi dell’attuale panorama internazionale, diverrà il protagonista assoluto in questa edizione. 
A testimoniare la particolare attenzione che si darà poi al confine tra le arti saranno anche le oltre venti mostre e gli eventi di BilBOlbul “attorno al festival” che quest’anno, e ancor più di prima, arricchiscono la proposta della manifestazione, muovendosi tra fumetto, illustrazione, grafica e fotografia.

Testimoni d'eccezione, in questo senso, sono le due grandi mostre ospitate nelle sale del Museo Civico Archeologico (2 marzo – 8 aprile 2012. Inaugurazione 1 marzo ore 19.00): Atak (Germania) e Francesca Ghermandi, due disegnatori che appartengono alla stessa generazione e che, con stili e opere diverse, ma accomunate da una medesima curiosità nel contaminare forme artistiche diverse, si sono rivelati fra i più innovativi e sperimentatori del panorama fumettistico contemporaneo. Veri e propri ritratti d’artista, che mostreranno al pubblico le varie fasi del loro lavoro di disegnatori e illustratori.

Atak
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Con la mostra Mirabilia di Atak, realizzata in collaborazione con il Goethe-Institut Italien, si apriranno le porte dell’universo bizzarro, caotico e stralunato dell’artista, ricco di stratificazioni e riferimenti culturali. Un mondo “matto” in cui realtà e finzione si confondono continuamente e dove la complessità e il grottesco si annidano anche dietro ai colori più sfavillanti. La mostra presenta una panoramica inedita dell’opera del fumettista tedesco in una narrazione continua che tocca le sue sperimentazioni più radicali: il fumetto - Atak diventa il leader indiscusso di una generazione che nasce dalle ceneri della Germania dell’Est dando nuova linfa alla produzione tedesca - il gioco - matrice di una poetica e sprone alla sperimentazione di diverse possibilità espressive come la costruzione tridimensionale di veri e propri giocattoli - l’illustrazione per ragazzi e adulti, la reinterpretazione della tradizione - quella dei comics di Tin Tin come quella dei classici tedeschi come Struwwelpeter - il racconto per immagini e la serigrafia.

Atak, Mondo Matto, Orecchio acerbo,
Roma, 2010 © tutti i diritti riservati
Illustratore, fumettista, graphic designer e giornalista, Atak è considerato uno dei più brillanti esponenti della scena dell’arte contemporanea berlinese. Fortemente attratto dalla cultura pop americana, con le sue incursioni nel mondo della pubblicità, del cinema e dei supereroi, Atak si distingue per la sua capacità di mantenere uno stile originale e bizzarro nelle sue diverse sperimentazioni linguistiche attraverso il disegno.


Atak, pseudonimo di Georg Barber, nasce a Francoforte nel 1967. Il nome d’arte con cui firma tutte le sue opere rappresenta un mix tra “Art” e “Attacke”. Cresciuto nell’ambiente alternativo della musica punk e del fumetto underground di Berlino Est, studia alla Visual Communications alla Hochschule für Künste di Berlino. Nel 1989 è tra i fondatori del gruppo di fumettisti “Renate” e dell’omonima rivista e, nel 1992, pubblica la sua prima graphic novel. Nel 1997 dà vita alla serie “Wondertüte”, di cui sono usciti otto titoli, tutti pubblicati da ReproduktDopo alcune tappe come docente ad Amburgo, Gent (Belgio) e Offenbach, attualmente insegna illustrazione alla Hochschule für Kunst und Design Halle di Berlino. Dal 2002 si occupa della rubrica “Zeitzeichner” sulla rivista tedesca “Das Magazin“, in cui presenta mensilmente illustratori e fumettisti della scena internazionale. Il suo primo libro pubblicato in Italia è Mondo Matto (2010, Orecchio Acerbo).

Atak, Mondo Matto, Orecchio acerbo,
Roma, 2010 © tutti i diritti riservati
Francesca Ghermandi
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Francesca Ghermandi è una delle più prolifiche ed eclettiche autrici italiane, riconosciuta e amata anche all'estero per tutta la sua produzione: dal fumetto, all’illustrazione fino all’animazione. La mostra dal titolo Officina Ghermandi esplora dall'interno l'universo dell’artista, entrando nel laboratorio del lavoro preparatorio e del metodo creativo. 

Un metodo particolare quello della Ghermandi, che vive di una gran quantità di disegni preparatori, come a volersi lasciare andare al flusso del disegno nella convinzione di arrivare così all’esito più convincente. Per questo, accanto alle tavole originali, si darà gran spazio ai materiali preparatori, le matite, i bozzetti, gli appunti che costituiscono quella fucina creativa che il lettore/spettatore non può normalmente vedere e comprendere. 



Francesca Ghermandi
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Francesca Ghermandi è tra i maggiori autori di fumetto italiani. Le sue storie trascinano il lettore in universi indipendenti, mondi assolutamente innovativi, capaci di reinventarsi e stravolgersi a ogni vignetta. L’autrice ha sviluppato uno stile di derivazione disneyana con rotondità e character definiti, ma la sua è una rivisitazione contemporanea e personale che filtra la lezione di Jacovitti e quella di Andrea Pazienza. La ricchezza, i dettagli e la pura e semplice esuberanza dei suoi lavori dimostrano come la Ghermandi sia guidata dal piacere di creare immagini e, soprattutto, dalla passione per il racconto, che ha recuperato dalla lezione del gruppo “Valvoline”. L’impatto grafico è potente e universale; anche quando l’ambientazione è fantasiosa e irreale, il legame con la quotidianità è sempre presente. 

Giovanna Zoboli/Francesca Ghermandi,
Il libro delle torte, Topipittori,
Milano, 2006 © tutti i diritti riservati
Nata a Bologna nel 1964, dove vive e lavora, Francesca Ghermandi, figlia dello scultore Quinto Ghermandi e della pittrice Romana Spinelli, ha iniziato a disegnare fin da bambina. Nel 1983 si iscrive alla Facoltà di Architettura che frequenta per qualche anno e parallelamente si forma grazie all’insegnamento del gruppo “Valvoline” e di Andrea Pazienza. Le prime pubblicazioni sono a linea chiara, in bianco e nero, si tratta essenzialmente di illustrazioni e fumetti brevi. Successivamente crea personaggi pop e surreali, tra cui Hyawatha Pete, Helter Skelter e Joe Indiana. Realizza diversi romanzi a fumetti e raccolte di disegni, come i volumi di Pastil (1998/2001), Bang! Sei Morto (2003), Un’estate a Tombstone (2006), Grenuord (2007), Cronache dalla palude (2010). All’attività fumettistica, affianca illustrazioni per libri per ragazzi, Il libro di Ulisse con Roberto Piumini (2003, Editori Riuniti), Il libro delle torte con Giovanna Zoboli (2006, Topipittori), Al solito posto con Pina Varriale (2006, Orecchio acerbo), Pronto soccorso e Beauty Case con Stefano Benni (2010, Orecchio acerbo) e progetti d’animazione (come nel 2005 il filmato di apertura della 62° Mostra del Cinema di Venezia) e di design.

Blutch
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Fra le presenze internazionali Blutch (Francia), uno dei massimi autori francesi contemporanei, vincitore del Gran Premio della Città di Angoulême come miglior autore nel 2009, con la mostra Le voyeur, Museo internazionale e Biblioteca della Musica, 2 marzo - 8 aprile, in collaborazione con Ambasciata di Francia - Institut Français Italia. Inaugurazione con l’autore 3 marzo ore 14.00.
Negli spazi del Museo della Musica si svilupperà un percorso che ha come fulcro il rapporto fra sguardo e il desiderio: il corpo femminile, la complicità fra modella e pittore, la forza di immagini surreali e fortemente sensuali, ma anche un fervido confronto con le altri arti, il cinema, la danza, il teatro... . Lo spettatore è invitato a spiare dal buco della serratura le opere dell’artista, che dialogano e si e confondono con le atmosfere del Museo della Musica e la bellezza dei suoi antichi strumenti musicali.

Blutch
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Nato a Strasburgo nel 1967, Blutch, pseudonimo di Christian Hincker, è uno degli autori più apprezzati della sua generazione. Dopo gli studi di Arti Decorative a Strasburgo, viene scoperto grazie a un concorso organizzato dal mensile "Fluide Glacial”. Le sue prime serie (Waldo's BarMademoiselle Sunnymoon) sono caratterizzate da uno humour onirico. Dalla metà degli anni ’90, Blutch diventa un autore di riferimento, non solo in Francia. Con la straordinaria serie Mitchum e successivamente con Peplum, Blutch conferma il suo successo. Seguono Le petit Christian che racconta con ironia e comicità l’infanzia dell’autore, Blotch, Le roi de Paris un affresco della Parigi degli anni ’30 in cui autoritratto e finzione si intrecciano. Oltre alle storie a fumetti pubblica illustrazioni su “Libération”, “Les Inrockuptibles” e “New Yorker”. Nel 2009 riceve uno dei maggiori riconoscimenti nel campo del fumetto: il Gran Premio della Città di Angoulême come miglior autore. La sua ultima opera Per farla finita con il cinema, in uscita per il festival per Coconino Press-Fandango, costruisce, attraverso grandi icone del cinema - Lancaster, Gabin, Luchino Visconti, Claudia Cardinale... - un omaggio alla settima arte e una profonda riflessione sulla creazione dell’immaginario di un artista.


Blexbolex © tutti i diritti riservati
Blexbolex (Francia), Hors-zone, Squadro stamperia galleria d’arte, 2 - 31 marzo, in collaborazione con Ambasciata di Francia-Institut Français Italia. Inaugurazione con l’autore 2 marzo ore 19.00. Incontro con Blexbolex e Atak sul tema degli Immaginari (3 marzo, ore 15 Salaborsa-Auditorium). Hors–zone è il titolo della mostra, di grande impatto visivo, che Blexbolex (al secolo Bernard Granger) realizzerà per la stamperia galleria d’arte Squadro; si tratta di una prima dell’autore in Italia, una produzione ad hoc in occasione del Festival. Blexbolex è considerato uno dei pochi artisti della nuova generazione che abbia saputo proseguire in modo originale lo stile di Joost Swarte. Il suo tratto, squadrato e stilizzato ricorda i gialli degli anni '50-'60 e i manifesti di Jacques Tati.



BlexBolex, Stagioni, Orecchio acerbo, Roma,
2010 © tutti i diritti riservati
Nato ad Aurillac, in Francia, nel 1966, è un fumettista e illustratore tra i più apprezzati dalla scena contemporanea d’Oltralpe. Entrato nella scuola d’arte per diventare pittore, ha cambiato vocazione dedicandosi alla serigrafia. Nel 1992 ha iniziato a pubblicare da sé i suoi libri, attraverso i quali ben presto si è fatto notare dalle più prestigiose case editrici francesi, con cui oggi collabora regolarmente. Trasferitosi in Germania, ha diretto un atelier alla School of Art and Design di Berlin-Wessensee e ha continuato a sedurre un numero crescente di lettori. Nel 2009 con il libro Imagier des gens vince il titolo di “libro più bello del mondo” alla Fiera del Libro di Lipsia. In Italia i suoi libri sono stati pubblicati da Orecchio acerbo, Stagioni (2010) e Immaginario (2008).



Bendik Kalternborn © tutti i diritti riservati
Bendik Kalternborn (Norvegia), Sorry, Ram Hotel, 2 - 23 marzo, in collaborazione con Ambasciata di Norvegia. Inaugurazione con l’autore 3 marzo ore 19.00.
Kalternborn è tra i fondatori del collettivo norvegese Dongery, gruppo di autori che lavorano a cavallo tra le arti (disegno, musica, fumetto, grafica, video) con un forte spirito anticonformista e provocatorio. Nonostante la giovane età (l’artista è nato a Oslo nel 1980) Kaltenborn è pubblicato su riviste internazionali prestigiose quali “The New Yorker”, “The New York Times”, “Le monde diplomatique norge” e riceve numerosi premi tra i quali “The Sproing Award” nel 2010 per il miglior fumetto norvegese.



Kuš! (Lettonia), The last match, Elastico, 
2 -15 marzo in collaborazione con Istituto Svizzero di Roma, Valsts Kultürkapitäla Fonds. Inaugurazione con gli autori 2 marzo ore 20.30.

Kuš! © tutti i diritti riservati
Nuovi territori si aprono al fumetto: il panorama baltico si racconta a BilBOlbul attraverso uno dei magazine più interessanti del momento, Kuš!, che ha vinto il premio del fumetto alternativo al festival di Angoulême 2012 per la rivista n.9. Costituito da un gruppo di giovanissimi autori lettoni, coordinati dallo svizzero David Schilter. Oltre a produrre l’omonima rivista, organizza eventi culturali, mostre e workshop, con lo scopo di promuovere il fumetto come arte in Lettonia, e far conoscere artisti lettoni nel resto del mondo. Spazio creativo attorno alla dimensione del fumetto e del disegno, in Kuš! si ritrova l’opera di alcuni degli autori più interessanti della scena contemporanea internazionale (Marko Turunen, Amanda Vähämäki, Brecht Vandenbroucke, ecc.) creando numeri monografici e dando spazio ai giovani artisti emergenti. 


Mara Cerri, Via Curiel 8,
Orecchio acerbo, Roma, 2009
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Mara Cerri e Magda Guidi, Via Curiel 8, Restarte Contemporary Concept, 2 - 25 marzo. Inaugurazione con le autrici 4 marzo ore 13.30
Via Curiel 8, cortometraggio d’animazione vincitore del Torino Film festival 2011 nella sezione Italiana Corti. Tratto dall’omonimo libro di Mara Cerri, pubblicato nel 2009 da Orecchio acerbo, il cortometraggio si concentra sulle vite parallele, gli incontri mancati e la possibilità di opporsi al normale scorrere del tempo. Dei 4000 disegni, realizzati nell’arco di quasi due anni, dipinti a mano, in acrilico su carta, la mostra ripropone un’ampia selezione (più di 100 opere originali) disposta in sequenze progressive che svelano e raccontano il movimento dei personaggi nelle sbavature e nella stratificazione del colore.




Mara Cerri, Via Curiel 8,
Orecchio acerbo, Roma, 2009
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Mara Cerri nasce a Pesaro nel 1978. Si diploma all’Istituto Statale d’Arte di Urbino, nella sezione Cinema d’animazione, e frequenta successivamente il Biennio di Perfezionamento in Cinema d’animazione. Dal 2003 inizia a lavorare come illustratrice di libri per ragazzi, collaborando con diverse case editrici (Orecchioacerbo, Fabbri, El, Emme, Carthusia, Fatatrac, Grimm Press, Milan). Magda Guidi nasce a Pesaro nel 1979. Si diploma presso lo stesso istituto. Realizza cortometraggi animati, selezionati in numerosi Festival italiani e internazionali. Nel 2005 disegna una sequenza in animazione per il cortometraggio Il nano più alto del mondo diretto da F. Amato e prodotto dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Nel 2009, con A. Petrucci e S. Gutierrez realizza un film d’animazione, per lo spettacolo teatrale L'ultima volta che vidi mio padre, per la regia di C. Guidi (Socìetas Raffaello Sanzio).

Maurizio Ceccato, Valentina Paci, Lorenzo Bravi, Dr. Pira, Forme dell’assenza, Ono Arte Contemporanea, 2 - 12 marzo. Inaugurazione con gli autori 3 marzo ore 20.00.
Forme dell’assenza è un progetto espositivo che racchiude visioni che esemplificano alternative produttive indipendenti di alcuni giovani artisti provenienti da diversi ambiti espressivi. La mostra prevede una selezione di singoli progetti racchiusi nel tema cornice dell’assenza. Una considerazione, quella dell’assenza, che viene declinata in una proposta collettiva che mescola forme e linguaggi (fumetto, cartotecnica, illustrazione, grafica, stampa artigianale), saccheggia iconografie per dare forma a singole voci personali. 


Peer Meter/Isabel Kreitz, Haarman,
Black Velvet Editrice, Firenze, 2012
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Isabel Kreitz (Germania), Haarmann, Hotel Roma, 1 - 25 marzo, in collaborazione con il Goethe-Institut Italien. Inaugurazione 4 marzo ore 19.30I romanzi a fumetti di Isabel Kreitz, considerata dal giornale "Die Woche" la "miglior disegnatrice della Germania", gettano uno sguardo inedito sui fenomeni delle culture giovanili e su alcuni eventi storici e politici della storia tedesca. I fumetti dell'autrice nascono da una minuziosa ricerca sui luoghi che racconta, per poi creare, attraverso un bianco e nero realistico, scenari toccanti e al tempo stesso pregni di atmosfera. In occasione di BilBOlbul viene pubblicato Haarmann (Black Velvet Editrice), che ripercorre le vicende di uno dei più brutali serial killer d’Europa, Fritz Haarmann. Anche qui la rappresentazione della città – in questo caso Hannover – è un elemento centrale per lo sviluppo narrativo e per trasmettere l’inquietudine che attraversa il racconto.

Peer Meter/Isabel Kreitz, Haarman,
Black Velvet Editrice, Firenze, 2012
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La mostra presenterà alcune stampe raffiguranti la città e gli scenari del romanzo nato dalla collaborazione tra l’autrice e lo scrittore Peer Meter, autore del testo e dei dialoghi. 

Isabel Kreitz nasce nel 1967. Studia alla Fach-hochschule für Gestaltung di Amburgo e alla Parsons School of Design a New York. Pubblica numerosi romanzi grafici, tra cui i quattro libri che raccontano le avventure del giovane Ralf, "surfista" del metrò di Amburgo (l’ultimo è Gier, Brama, 2003). Per Carlsen Comics sono usciti, tra gli altri, Ohne Peilung (1995) e Waffenhändler (1998). Nel 2004 ha creato insieme all’autrice Junko Iwamoto l’opera Sushi entdecken. Il suo adattamento del romanzo di Uwe Timm Die Entdeckung der currywurst è uscito per la prima volta nel 1996. Isabel Kreitz è stata premiata come migliore fumettista al Festival internazionale del fumetto di Amburgo nel 1997. In Italia Black Velvet Editrice ha pubblicato La storia di Sorge (2009), La scoperta della currywurst (2008) ed esce ora Haarmann (2012).

Al tema del contemporaneo si collega anche il focus della VI edizione, dedicato al confine, proprio a partire da “i confini tra le arti” con cui si metterà in evidenza quel processo di contaminazione che è una delle forme specifiche del fumetto più innovativo di oggi, sempre più mescolato a grafica, illustrazione, disegno e a partire da alcuni incontri che anche quest’anno nascono dalla collaborazione tra il Festival e Alma Mater Studiorum Università di Bologna-Facoltà di Lettere e Filosofia. Attraverso il dialogo con AtakFrancesca GhermandiBlutchIsabel Kreitz e il confronto con il loro lavoro, si parlerà del confine secondo diverse declinazioni, che si strutturano in vere e proprie sezioni trasversali del programma con altri ospiti e incontri.Con Atak si parlerà delle contaminazioni del fumetto con le altre arti, con un appuntamento specifico sul suo lavoro (1 marzo, ore 15, Facoltà di Lettere e Filosofia); parla del suo lavoro e dei confini tra le arti anche Blutch (4 marzo –SalaBorsa Auditorium, ore 11.30).

Il tema del confine si affronterà attraverso una molteplicità di direzioni: la sezione “confini e conflitti” si concentrerà sul tema del confine sul piano geopolitico attraverso il saggio storico a fumetti di David B. (2 marzo Libreria Feltrinelli International, ore 18) e il ritratto di Emilio Salgari ad opera di Paolo Bacilieri (3 marzo, SalaBorsa Auditorium, ore 17,). Partecipano agli incontri giornalisti, autori ed esperti del settore come: Renato Pallavicini, Domenico Rosa, Thomas Martinelli, Sergio Rossi, Alberto Sebastiani, Luca Baldazzi, Enrico Fornaroli, Matteo Stefanelli, Claudio Gallo, Francesco Cattani, Daniele Del Pozzo, Filippo Benfante Daniele Barbieri e tanti altri.

La sezione Linea d’ombra si concentrerà invece sull’adolescenza come età di soglia attraverso le opere di Alessandro Tota, che dialogherà con Emidio Clementi (2 marzo Libreria Feltrinelli Ravegnana, ore 17); Marino Neri (3 marzo Libreria Feltrinelli Ravegnana, ore 12.30. 


Isabelle Kreitz racconterà, nella sezione Specchi di diversità del serial killer Fritz Haarmann, emblematico della Germania weimariana (3 marzo, ore 11.30 –Sala Borsa Auditorium). Nella stessa sezione anche gli incontri con Luca Enoch (3 marzo, Centro di documentazione arcigay Il Cassero, ore 18); il francese Fred Bernard (4 marzo; Libreria Irnerio, ore 15, interviene Otto Gabos) e l’esordiente Fabio Sera (3 marzo, Libreria Feltrinelli Ravegnana, ore 15).

Francesca Ghermandi dialogherà invece con lo scrittore Giorgio Vasta, autori entrambi di una descrizione rovinosa e grottesca del nostro paese, dando vita alla sezione Povera patria (4 marzo, ore 16.30 –Sala Borsa Auditorium); che vedrà protagonisti anche Massimo Giacon (2 marzo Melbookstore, ore 18) e il ritratto antropologico del Nordest di Gianmaria Liani (4 marzo, Libreria Feltrinelli Ravegnana, ore 11.30). Nella sezione Povera patria anche due ritratti di figure che non hanno purtroppo lasciato l’eredità che avrebbero meritato: Antonio Gramsci (3 marzo Libreria delle Moline, ore 15, partecipano all’incontro Gian Luca Costantini ed Elettra Stamboulis) e Adriano Olivetti (4 marzo, Libreria Feltrinelli Ravegnana, ore 15.30, con Marco Peroni e Michele Fasano).


Il Festival in CINETECA Anche quest’anno la Cineteca di Bologna si conferma tra i partner più significativi del festival facendosi per il secondo anno sede privilegiata delle mostre, degli incontri e dei laboratori per bambini, e proponendo anche una programmazione rivolta agli adulti. 


Joan Sfar, Il Gatto del rabbino,
Rizzoli, 24/7, Milano, 2007
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Tra gli eventi il film d’animazione, per la prima volta in Italia, de Il gatto del rabbino (Joann Sfar, Antoine Delesvaux, Francia, 2011), tratto dall’omonimo capolavoro di Joann Sfar, capace di mescolare fantastico, ironia, cultura ebraica (2 marzo, ore 20 Cinema Lumière, in replica il 3 marzo ore 20). E ancora il documentario, Joann Sfar (Dessins) di Mathieu Amalric (Francia, 2010) in cui l’autore francese, senza mai smettere di disegnare, parla del suo lavoro: un diario intimo che è anche un accesso ideale alla scoperta dell'autore e della sua opera (1 marzo, ore 22, Cinema Lumière, replica 4 marzo, ore 18).










Mara Cerri/Magda Guidi, Via Curiel 8,
Orecchio acerbo, marzo 2012
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Di grande interesse anche i cortometraggi della Sacrebleu Productions che, con più di 50 film prodotti e oltre 1000 selezioni in festival in tutto il mondo, tra cui Cannes, Venezia, Berlino e Torino, è una delle realtà europee più affermate nella produzione di cortometraggi, e una delle poche specializzate e costantemente impegnate per un cinema d'animazione d'autore (2 marzo, ore 18, Cinema Lumière).

Mara Cerri e Magda Guidi presentano Via Curiel 8, cortometraggio d’animazione vincitore del Torino Film festival 2011 nella sezione Italiana Corti. Via Curiel 8 è stato selezionato per i corti d'argento 2012. Precede la proiezione l’incontro con le autrici, Goffredo Fofi e Alice Rohrwacher, regista del film Corpo celeste (3 marzo, ore 18.30, Cinema Lumière).






Blutch, Per farla finita con il cinema,
Coconino Press-Fandango, Roma, 2012
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Blutch sarà protagonista di un curioso incontro, in cui svela, attraverso alcuni spezzoni di film, la sua ossessione per il cinema, quella stessa che prende corpo nelle pagine del suo ultimo Per farla finita con il cinema (2012, Coconino Press-Fandango), edito appositamente per il festival (3 marzo, ore 16.30, Cinema Lumière).


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In Cineteca (sala Cervi) il convegno Illustrazione, fumetto, cinema d’animazione: lo stato del racconto per immagini, che si interroga su come il concetto di proprietà intellettuale sia stato ridefinito dalla crisi del mercato globale e dalle nuove, a cura di Associazioni Illustratori, European Illustration forum (2 marzo ore 10-13 / 15-19).




Domenica 4 marzo (ore 15.00-Cinema Lumière), nell’ambito di Schermi e Lavagne, Le avventure di Tintin – Il segreto dell’unicorno, il primo lavoro di Steven Spielberg tratto da un fumetto e segna il debutto del regista nel cinema di animazione.


Di grande importanza è BilBOlbul Ragazzi, il festival nel festival, con un programma dedicato agli oltre 10.000 bambini a oggi coinvolti in attività didattiche in scuole, biblioteche, librerie e centri commerciali di Bologna e dell’Emilia-Romagna.

La programmazione prevede mostre, incontri con autori, dediche e numerose attività laboratoriali con importanti fumettisti come Francesca Ghermandi, Atak, Adriano Carnevali, Blexbolex, Tuono Pettinato, Giulia Sagramola, Sualzo e molti altri...

In questa direzione va un’altra grande novità dell’edizione 2012: un progetto nazionale di alfabetizzazione al fumetto, promossa da IGD e Coop Scuola che ha toccato insegnanti e alunni di Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Lazio, Abruzzo, Toscana e Campania e che avrà in BilBOlbul 2012 il suo primo momento di premiazione ed esposizione.

Il luogo dedicato alle attività per bambini e ragazzi sarà la Cineteca di Bologna. Saranno inoltre organizzate attività presso i molteplici luoghi del Festival: la Biblioteca Salaborsa Ragazzi per i laboratori, le librerie per incontri con gli autori e dediche, il cinema Lumière per le proiezioni, le mostre in Cineteca.

Adriano Carnevali © tutti i diritti riservati
Adriano Carnevali (Italia), Ronfi e altre storie, Cineteca di Bologna, 2 - 24 marzo. Inaugurazione con l’autore 4 marzo ore 17.30Arrivano a Bologna con la loro flemma i Ronfi, accompagnati dall’inseparabile Adriano Carnevali, disegnatore umoristico, scrittore, autore di programmi radiofonici e televisivi, enigmista e molto altro ancora, ma soprattutto “papà dei Ronfi”. 




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I Ronfi sono piccoli roditori dotati di lunghe orecchie pelose e di un grande naso. Appaiono per la prima volta sul “Corriere dei Piccoli” nel 1981. Il loro autore-papà li definisce come “dei veri e propri ‘disadattati della natura’ (che farebbero l'infelicità di un Konrad Lorenz): sono pigri (come dice il loro nome), piuttosto sciocchini e, per di più, presuntuosi e saccenti”. Il mondo dei Ronfi ha conquistato lettori di tutte le età: ci hanno accompagnato per trent’anni, prima sulle pagine del “Corriere dei Piccoli” e negli sketch dei quindicinali di enigmistica, oggi sul giornalino "Giocolandia". Le avventure dei Ronfi, cariche di un’ironia mai buonista o banale, vengono provocate dai continui guai che le disastrose bestiole combinano; in un fantasmagorico effetto domino, di peripezia in peripezia, i Ronfi arriveranno a Bologna. I Ronfi invadono anche Piazza Nettuno dal 2 al 26 marzo con Il mondo dei Ronfi, una mostra gioco dove si potranno inseguire i roditori di Carnevali fra avventure e giochi. In collaborazione con Gruppo Hera. Adriano Carnevali condurrà anche il laboratorio Ronfi e altri Strambanimali (3 marzo, Cineteca di Bologna, ore 16.30).

Francesca Ghermandi (Italia), Non è mai troppo tardi, Cineteca di Bologna, 2 - 24 marzo, in collaborazione con Goethe-Institut Italien. Inaugurazione con l’autrice 4 marzo ore 17.30.
La mostra presenta le tavole di Le avventure di Ulisse (Editori Riuniti, 2003), scritto da Roberto Piumini, Non è mai troppo tardi, breve storia a fumetti realizzata per promuovere lo studio della lingua tedesca, e Il giorno del pacchino, scritto per il numero speciale della rivista "Canicola" dedicato ai bambini (2011). Francesca Ghermandi propone, sempre per i bambini, il laboratorio Officina per i piccoli (4 marzo, ore 10.30, Cineteca di Bologna).

Le produzioni Stefano Ricci ha ideato appositamente per BilBOlbul E poi siamo partiti, un progetto laboratoriale per bambini delle scuole elementari articolato in tre appuntamenti. I bambini verranno coinvolti nell’ideazione e nella creazione di un libro illustrato; il processo creativo ma anche le diverse fasi produttive, dalla stampa, alla rilegatura, coinvolgeranno tutti i partecipanti, che alla fine del laboratorio avranno una copia del libro per ciascuno (1, 2, 3 marzo per bambini dai 7 agli 11 anni, presentazione dei lavori 4 marzo ore 17.30 Cineteca).


E poi, le mostre e le premiazioni dei concorsi “Da un'altra parte. Mi sveglio e... dove mi trovo?” (inaugurazione mostra 1 marzo, ore 14.30 Officine Minganti) e “1, 2, 3 in valigia cosa c’è?” (Cineteca di Bologna, 2 - 24 marzo. Premiazione giovedì 1 marzo, ore 10 - Biblioteca Salaborsa Auditorium).


E poi, la promozione dei giovani artisti con mostre e incontri, le iniziative delle librerie, le produzioni del Festival e le sue imperdibili serate... 
Tutto questo, e molto altro, sono solo un assaggio di ciò che potete vedere, scoprire e trovare ancora una volta a BilBOlbul.



INFO
Hamelin Associazione culturale tel 051.233401 info@bilbolbul.net www.bilbolbul.net

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