lunedì 23 aprile 2012

NOTEBOOK BCBF 2012. IL VIAGGIO DI MISS TIMOTHY

Giovanna Zoboli/Valerio Vidali,
Il viaggio di Miss Timothy, Topipittori, Milano, 2012
© tutti i diritti riservati

È successo così, esattamente. In un pomeriggio della fiera sono andata allo stand dei Topipittori, come tanti di voi anche se non tutti quel pomeriggio. Ero riuscita finalmente a ritagliarmi un momento per farlo, con calma curiosità e affetto. Quando arrivo, tra le spalle della gente, vedo sul tavolo questo libro. Mi faccio largo, abbandono il caro estinto al suo destino, il vecchio trolley che mi accompagna quando vado per libri, e apro le pagine de Il viaggio di Miss Timothy. 

Il titolo, il formato, la copertina, l'inizio...
Nello Yorkshire abitano molte pecore. Ci abitavano anche quelle di Mr. George. Mr. George le sue pecore le conosceva tutte, una per una, per nome. E ogni sera, le salutava tutte, una per una, per nome. Perciò, quando, giorno dopo giorno, Miss Timothy fece la brutta lana, Mr. George se ne accorse subito.
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... ho girato pagina, e ho continuato a leggere, a quel punto il caro estinto con tutto il suo prezioso carico avrebbe già potuto imbarcarsi in mani d'altri ed essere lì lì per salpare...

Giovanna Zoboli/Valerio Vidali,
Il viaggio di Miss Timothy, Topipittori, Milano, 2012
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... e poi, ero sempre lì, di nuovo a voltar pagina, incurante dei colpi ai fianchi e delle pestate di piedi degli appassionati, e devo riconoscere davvero ben allenati, lettori dei Topi che volevano conquistarsi anche quel lembo di tavolo, sicura che sarei arrivata alla fine se non fosse arrivata Giovanna a salutarmi. Ma non ho iniziato a scrivere per parlare di me ma di Miss Timothy e di lei vi parlerò.

Giovanna Zoboli/Valerio Vidali,
Il viaggio di Miss Timothy, Topipittori, Milano, 2012
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Come avete letto, prima di tutto, quella di Miss Timothy è una questione di brutta lana che, per una pecora, bisogna ammetterlo, non è cosa da poco e neanche per il suo allevatore, Mr. George, che risulta essere il più bello ma, cosa più importante anche se secondaria forse per Miss Timothy, il più competente dello Yorkshire.

«Miss Timothy,» disse, un pomeriggio Mr. George [la mattina era dovuto andare in città per commissioni]. «Non la riconsco più. Lei non è più lei! La sua lana è piena di nodi e oltretutto grigi. E se lei non è più lei, bisogna che ritrovi se stessa. Miss Timothy, la informo che domani partirà alla ricerca di sé.» © tutti i diritti riservati

Sinossi del libro, soggetto della sceneggiatura, ecco il cuore de Il viaggio di Miss Timothy. Per capire che cosa è riuscita a fare Giovanna Zoboli con questo, bisogna leggere l'intero racconto. Intanto, perché è una lezione di stile che di solito riesce agli scrittori di madrelingua, in caso contrario ai grandi, cioè a coloro a cui poco è precluso.
Giovanna scrive un racconto ambientato in terra anglosassone, con penna, finezza e humor squisitamente indigeni e, qui viene il bello, doppio salto mortale, con lo stesso inchiostro sornionamente irride le altezze dell'aplomb della tradizione di quella cultura, da molti incondizionatamente ammirata, di cui si fa insospettabile perfetta portavoce.
Aprite le porte delle scuole di scrittura e fate entrare questo libro, altro che insegnare a come scrivere fiabe e compagnia bella nel 2012.


Giovanna Zoboli/Valerio Vidali,
Il viaggio di Miss Timothy, Topipittori, Milano, 2012
© tutti i diritti riservati

Quello che ne esce è un racconto di intelligenza comica e sentimentale di vera bellezza che toglie intensità, salvificamente, alla smisurata tensione posta nella spasmodica, tirata da tutte le parti e ormai consunta, narcisistica ricerca di sé come soluzione prima e ultima di tutte le cose. È un libro che ci solleva con un sorriso dalle nostre piccolezze e minute visioni e, al contempo, capace di parlare ai bambini e di aiutarli nel mantenerli lucidi sulla strada di una sana costruzione di sé, percorso che prevede le giuste distanze dallo specchio dell'incontro con l'altro, che è ricchezza solo quando è diversità e che, solo così, trova significato, libertà, costrizione e consolazione nell'origine di un'appartenenza che tutti unisce, quella al genere umano. 


Il molteplice, non il semplice, prepara all'avvenire, Thomas Mann.


Giovanna Zoboli/Valerio Vidali,
Il viaggio di Miss Timothy, Topipittori, Milano, 2012
© tutti i diritti riservati

Le opere di Valerio Vidali, talentuoso illustratore al suo terzo libro con i Topipittori,  sono la cornice perfetta che raccoglie le fotografie emozionali del racconto di questo viaggio, coloriture della parola, connessioni sensibili di un dialogo con il lettore destinato al ricordo. Eleganti, lievi, mai scontate anche quando cedono alla perfetta adesione allo scritto, le sue pagine diventano quelle di un carnet che, attraverso le tracce della  memoria, dilata il racconto regalandogli così il tempo di una lettura attenta, lenta, per cogliere la ricchezza di quei particolari, dei molteplici significati, che si rivelano soltanto attraverso il protrarsi dell'attesa dell'epilogo. 

Giovanna Zoboli/Valerio Vidali,
Il viaggio di Miss Timothy, Topipittori, Milano, 2012
© tutti i diritti riservati

E poi, in fondo, forse, Miss Timothy ci ricorda anche che nessuno si conosce fin quando è soltanto se stesso e non nel medesimo tempo anche un altro, la frase perfetta che Friedrich Schlegel disse a proposito del lettore.
Come non amarla.


I materiali tratti da Il viaggio di Miss Timothy sono stati pubblicati per gentile concessione della casa editrice © Topipittori e rispettivi autori.

4 commenti:

  1. bel post, proprio ieri sera avevo scritto un post su Giovanna, intitolato Miss Zoboly; coincidenza dela vita. Le cose che hai scritto sono preziose, come sempre. Grazie, ale riccio

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  2. Ciao Alessandro, che bello ritrovarti e, quando sono così, viva le coincidenze!
    Beh, Miss Zoboly mi sembra davvero azzeccato... vado subito, curiosa e felice, a leggere il tuo post. Grazie di cuore.

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  3. volevo farti i complimenti per tutti i tuoi post: é dall'inizio che ti seguo con crescente piacere! Grazie per gli stimoli e le informazioni sempre dettagliate.

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  4. Grazie a te Loredana, anche per aver seguito Gavroche fin dai suoi primi passi. Avere dei lettori fedeli e attenti alla qualità del lavoro è una forte motivazione per cercare di farlo al meglio. Quindi, continua a vigilare su Gavroche...:)

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