sabato 1 dicembre 2012

L'AVVENTO DEI LIBRI. GIORNO 1

Murray McCain/John Alcorn, Libri!,
 traduzione e cura editoriale Marta Sironi,
Topipittori, Milano, 2012 © tutti i diritti riservati
È stata Marta Sironi, a cui si deve l'ingresso e la cura dell'archivio Alcorn in Italia, presso il Centro APICE. Centro Archivi della Parola, dell’Immagine e della Comunicazione Editoriale dell’Università degli Studi di Milano, a farci conoscere questo gioiello assoluto, durante un incontro del gruppo di lettura Ci vediamo alle nove da Babar. Tornati a casa, quella sera, ci guardammo e, in sincrono, decretammo: questo libro va ripubblicato.  Sono queste alcune delle parole usate dai Topipittori in apertura del post dove a Marta Sironi, preziosa collaboratrice alla ricerca di Apice, è stata affidata l'interessante presentazione di Libri!Ed è qui alla sua conoscenza e competenza, e qui a quella di Andrea Rauch della casa editrice Principi e Principi, che a mia volta affido il ritratto, a vent'anni dalla scomparsa, di John Alcorn, una delle figure più significative della grafica e dell'illustrazione dello scorso secolo.


Sophie Benini Pietromarchi, Il Libro Libro,
Gallucci, Roma, 2012 © tutti i diritti riservati
Sophie Benini Pietromarchi è nata a Neuilly-sur-Seine e vive a Roma. Sin da piccola ha cercato un mondo tutto suo, dove abitare costruendo capanne, dipingendo, creando oggetti d'arte. I suoi libri illustrati per bambini viaggiano più di lei. Come questo, che è nato in India ed è stato pubblicato dalla prestigiosa Tara Publishing nel 2007, ha fatto il giro del mondo passando da Francia, Spagna, Portogallo, Cina, è stato premiato in Venezuela e adesso approda finalmente in Italia grazie alla casa editrice Gallucci
Sophie Benini Pietromarchi è autrice anche di Il tostamostri (2002) e Cinque gechi (2003) pubblicati dalla casa editrice Sinnos mentre le sue illustrazioni accompagnano le parole di Azar Nafisi (l'autrice di Leggere Lolita a Teheran (2004) e Le cose che non ho detto (2009), Adelphi) in Bibi e la voce verde, il bellissimo libro della collana "i cavoli a meredenda" che uscì per la casa editrice Adelphi nel 2006.



Ho scelto questi due libri in apertura de "L'Avvento dei libri" di quest'anno, non solo perché sono due libri sui libri e due titoli che per ragioni anche diverse mi sono particolarmente cari, ma perché le ritengo occasioni d'eccezione per entrare nel misterioso mondo dei libri dalla fessura della curiosità.

A mia memoria, non so se per voi sia lo stesso, non c'è cosa che abbia incontrata quando ero bambina che se non mi affascinò allora mi abbia affascinato poi in un secondo momento della mia vita. Per quanto si possa discutere almeno della bellezza e dell'utilità dei libri, per esempio, e per quanto si possa promuovere e favorire la loro lettura, sono vicina alla convinzione che, anche in questo caso, molto risieda in quella strana alchimia che avviene tra l'oggetto, per semplificare, e chi lo guarda per la prima volta e con l'intensità di un sentire e la consapevolezza della scoperta di un nuovo sapere che quello sguardo fa provare all'osservatore. La fascinazione poi ha molto a che fare con la curiosità, e la curiosità con la misura di una distanza ben precisa dall'oggetto che la emana. Questa però è una distanza labile e indefinibile e non può essere colmata da niente che sia esterno all'oggetto e al suo osservatore pena la scomparsa della fascinazione. Credo che offrire strumenti e farsi trovare con i migliori pronti al passaggio del testimone sul percorso che ogni lettore deve compiere per scoprire in solitario le ancora imperscrutabili possibilità dell'oggetto che lo affascina, siano le due opportunità che ci sono concesse per definire la nostra collocazione sul metro di questo distanza che, a mio avviso, deve rimanere per il lettore anche bambino sempre una tensione verso, vicina ma incompiuta e inesauribile.

Libri! e Il Libro Libro sono prima di tutto due libri di valore, per bambini e per adulti e per adulti e bambini insieme, poi pagine di domande di ricerca e di risposte mai scontate che danno senso ai primi passi, o aiutano a definire meglio quelli successivi, compiuti sulla strada di quella distanza detta sopra.

Libri! di Murray McCain e John Alcorn, giunto al suo 50° genetliaco in questo 2012, è uno di quei piccoli capolavori del passato capaci di stupire per la potenza di pensiero e visione che sprigionano ancora. Perle per i lettori e stimoli indispensabili per gli addetti ai lavori. È un libro che potrebbe capitanare uno scaffale dedicato all'ontologia libraria, se esistesse questa categoria dell'esercizio del pensiero applicabile all'editoria.

Che cos'è un libro?
Un libro è molte, moltissime cose, almeno diecimila.
UN LIBRO si può colorare, guardare, scrivere e soprattutto leggere.
Ma COS'È un libro?
© Libri!, op. cit., Topipittori, Milano, 2012.

Murray McCain/John Alcorn, Libri!,
 traduzione e cura editoriale Marta Sironi,
Topipittori, Milano, 2012 © tutti i diritti riservati

E questo perché ciò che racconta e mostra Libri! non è solo l'essenza e le categorie fondamentali dell'essere libro in quanto tale ma è la messa in evidenza della realizzazione dell'origine del pensiero che anima il fare editoriale, qui il ridare vita al fuori e al dentro dell'oggetto letteralmente ricreato dai Topipittori sotto la stretta sorveglianza di Stephen il figlio di John Alcorn, che così aggiunge la terza dimensione al significato del titolo.

Murray McCain/John Alcorn, Libri!,
 traduzione e cura editoriale Marta Sironi,
Topipittori, Milano, 2012 © tutti i diritti riservati


È un libro di apertura che fa uscire e entrare il lettore nelle sua pagine dandogli del tu, che non insegna ma incuriosisce e che toglie al discorso sui libri quella patina di pedanteria che si sedimenta talvolta nel tempo facendolo rifulgere di nuovo e divertente splendore. La luce si posa così sugli elementi che compongono il libro, sulle sue dimensioni, sul tragitto dalla produzione alle mani dei lettori, sugli argomenti che trattano e le parole che li compongono difficili allegre divertenti o tristi, sulla loro struttura e sui segni di interpunzione che guidano il loro traffico sulle righe della pagina.

Murray McCain/John Alcorn, Libri!,
 traduzione e cura editoriale Marta Sironi,
Topipittori, Milano, 2012 © tutti i diritti riservati

Murray McCain/John Alcorn, Libri!,
 traduzione e cura editoriale Marta Sironi,
Topipittori, Milano, 2012 © tutti i diritti riservati

Definire magico l'incontro di McCain e Alcorn è poco, e sembra che i due usino la bacchetta che ha reso possibile questo sodalizio per tenere in equilibrio il bambino tra la precisione della scelta dell'uso parole e delle immagini, sì perché i bambini amano la precisione più degli adulti, l'onestà del racconto, è chiaro leggendolo che ciò che dicono corrisponde a verità, a un dato preciso e che a questo si attengono per l'intero corso delle pagine resistendo all'intento di promuovere alcunché (tanto che l'inizio e la fine del libro sono circolari) e una adamantina intelligenza sostenuta dalla stimolante ricerca di un pensiero e un segno mai scontata o banale.

Murray McCain/John Alcorn, Libri!,
 traduzione e cura editoriale Marta Sironi,
Topipittori, Milano, 2012 © tutti i diritti riservati

Lo stesso tangibile rispetto del lettore bambino, è quello che si trova nelle pagine di Il Libro Libro di Sophie Benini Pietromarchi. Un libro che scoprii alcuni fa allo stand di Tara Publishing della Fiera del libro per ragazzi di Bologna e che per qualche anno mi ha accompagnato nel corso di diverse lezioni. Poterlo trovare oggi anche nelle nostre librerie sarà, oltre per i miei pazienti studenti, una gioia anche per i lettori italiani ormai affezionati ai libri nati nel grembo di questa qualificata casa editrice di origine indiana.

La simbologia dell'uovo per definire un dentro e un fuori del libro diviso da una membrana che protegge nonostante la sua fragile consistenza, l'idea di una casa dalla forma perfetta che accoglie una esistenza altra pronta a sprigionare la propria vitalità, l'idea della bellezza della semplicità del gesto, l'idea che solo da una cosa che ha quella storia lì e quella naturale perfezione possa nascere un certo tipo di vita in grado di generare a sua volta, è comune in modi diversi ai due libri ma lascerò a voi scoprire in che modo.

Nel frattempo vi racconto che Il Libro Libro è un prezioso manuale per imparare l'arte di costruire libri, costruire perché di questo si tratta.
Bisogna prima conoscere da dove si viene, la storia del passato, e qual'è il proprio orizzonte di senso, i tratti del paesaggio che accoglierà questa nuova creatura. 

Sophie Benini Pietromarchi, Il Libro Libro,
Gallucci, Roma, 2012 © tutti i diritti riservati

Il primo segreto poi è quello di  allenare la mente a un pensiero dinamico e a una visione periferica ampia e attenta, indispensabili nel vedere il lato nascosto delle cose che potranno divenire utili alla realizzazione della nostra costruzione.
La prima abilità da acquisire, suggerisce Sophie Benini Pietromarchi, anche nel farsi di un libro che però possa dirsi realmente nostro, sulle orme del pensiero almeno di Munari per citare il nome più notevole, è quello di vedere nascere una cosa da una cosa.
E anche qui è la visione di quel gesto generativo che conta, singolare per ciascuno, che abituata a esprimersi potrà poi essere applicata a ogni condizione del pensare e del vivere rendendo così  significativo il nostro essere nel mondo.

Le creste di legno che cadono 
ai tuoi piedi quando temperi
possono diventare... creste di gallo, ali di insetto... o la corona di un re.
© Il Libro Libro, op. cit., Gallucci, Roma, 2012, p. 16.

Sophie Benini Pietromarchi, Il Libro Libro,
Gallucci, Roma, 2012 © tutti i diritti riservati

Il gioco è quello di esercitarsi in una vera caccia al tesoro, quella che dà il titolo al capitolo, che il bambino può fare iniziare dunque dal suo familiare astuccio di scuola, tra matite e polverina, penne a sfera e stilografiche, graffette, evidenziatori, bianchetto, nastro adesivo, colla, spillatrice, per poi incontrare matite colorate, pennarelli, pastelli, tempere e acquerelli. 

Sophie Benini Pietromarchi, Il Libro Libro,
Gallucci, Roma, 2012 © tutti i diritti riservati


Ma se la partenza avviene passando per l'astuccio di scuola la caccia al tesoro non si ferma certo lì. I luoghi della casa e i suoi nascondigli, l'incontro con i materiali della cucina e i loro odori colori e sapori, le cose dimenticate o scartate sono risorse di un immaginario pronto a partorire infinite idee che aprono porte spalancate poi su giardini e strade capaci di regalare inaspettati tesori per edificare pensieri tra le pagine.

Ora che siamo ricchi di tesori  e segreti  possiamo avvicinarci alla scrittura... 
Ma questo può rivelarsi il momento più difficile. 
Come trasformare i tuoi tesori in racconti?
© Il Libro Libro, op. cit., Gallucci, Roma, 2012, p. 62.

Serve sempre una trama però per raccontare una storia anche se questa non comprende parole, come sappiamo. Imparare allora a padroneggiare gli strumenti per decifrare il nostro immaginario, l'ispirazione necessaria alla ricerca delle chiavi per interpretarlo, si rivela la qualità indispensabile, l'arma segreta, di un buon narratore.


Sophie Benini Pietromarchi, Il Libro Libro,
Gallucci, Roma, 2012 © tutti i diritti riservati

Ma il libro non si limita soltanto alla parte creativa della costruzione, la sua autrice è consapevole della necessità del lavoro che sta dietro a ogni realizzazione tanto di più a quella artistica. Lavoro che richiede la conoscenza approfondita di ogni mezzo a disposizione per poterla realizzare.

Così quando si progetta il proprio libro, bisogna in ogni caso tenere conto della scrittura o, meglio, di una trama indipendentemente che le parole siano parte finale del libro come abbiamo detto.  Per farlo bisogna conoscere l'uso e il significato di queste parole e dei segni che le sospendono, sapere poi come organizzare una storia perché divenga racconto e avere familiarità con caratteri tipografici, gli unici capaci di dare la giusta voce a quella particolare storia e accompagnarla verso il suo lettore d'elezione.


Sophie Benini Pietromarchi, Il Libro Libro,
Gallucci, Roma, 2012 © tutti i diritti riservati

Lo stesso può dirsi per le illustrazioni che richiedono la conoscenza di una precisa grammatica per essere realizzate. La padronanza delle tecniche, l'uso del colore nelle sue innumerevoli possibilità, la definizione della composizione della pagine e la scelta del formato, argomenti dei workshop che Sophie Benini Pietromarchi realizza insieme ai bambini e ragazzi dai 5 ai 14 anni (di cui è raccontata la storia nel capitolo conclusivo del libro), sono qui spiegati nel dettaglio per garantire al lettore, previa applicazione, una totale autonomia di realizzazione.

Sophie Benini Pietromarchi, Il Libro Libro,
Gallucci, Roma, 2012 © tutti i diritti riservati

Libri! e Il Libro dei Libri  non sono certo i primi e gli unici libri nati per accompagnare il bambino e l'adulto nel mondo misterioso del libro che dicevamo all'inizio. La loro caratteristica, semmai, è nel farlo e nel permetterlo di farlo, in modo semplicemente memorabile.


Per i contributi e le immagini qui riportati si faccia riferimento alle fonti e al © Copyright indicati sotto ciascuno di essi.

2 commenti:

  1. Complimenti vivissimi per essere sempre precisa e attenta in ogni tua considerazione. Sono felice che anche questo anno riproponi, in attesa del Natale, l' Avvento dei libri. Sarà una gioia. Grazie.

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    1. Ciao Loredana, che bello ritrovarti! Sì, ritorna L'Avvento dei Libri... è ancora un periodo un po' complicato per me, tento di tenere insieme tutto al meglio... ma come potevo rinunciarci? Ci sono in giro troppi libri belli per non farlo.
      Grazie per l'accoglienza e, mi raccomando, se hai considerazioni, sguardi, riflessioni, appunti... arricchisci i post con i tuoi pensieri.
      A presto, Elisabetta

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