mercoledì 5 dicembre 2012

L'AVVENTO DEI LIBRI. GIORNO 5

Oliver Jeffers, Gli Ughi e la maglia nuova,
© ZOOlibri, Reggio Emilia, 2012
Oliver Jeffers è irlandese di Belfast. È uno degli autori di albi illustrati più famosi, venduti e tradotti nel mondo. I suoi libri hanno venduto per un valore superiore a 1,7 milioni di sterline e per oltre 500.000 copie. È arrivato in Italia con L'incredibile bambino mangia libri nel 2009 grazie alla casa editrice da ZOOlibri, a cui ha fatto seguito Chi trova un pinguino... (2010), L'incredibile bambino mangia libri. Libro Pop up (2011), Nei guai (2012) e, ora, Gli Ughi e la nuova maglia. Maggiori informazioni sull'opera di Oliver Jeffers le trovate  qui.

Mara Dompè, Annalisa Sanamrtino
e Giulia Torelli, Evelina verde mela,
© Prìncipi e Principi, (Ar), 2012
Mara Dompè è cresciuta in un piccolo paese del Cuneese, Brossasco, e vive da molti anni a Torino, dove lavora come traduttrice. Ha scritto Il mostro dei budini (Biancoenero), Little Darwin (Codice), Il mistero del cassonetto e Mamma parla con lo specchio (Mondadori). Annalisa Sanmartino nasce e vive a Pinerolo, ma lavora come illustratrice a Torino dove nel 2009 fonda con Giulia Torelli lo studio associato Bum ill&art. Giulia Torelli nasce a Modena, ma vive e lavora a Torino. Insieme, a quattro mani, si occupano di illustrazione, grafica e laboratori artistico-creativi per bambini e ragazzi. Collaborano con diverse case editrici tra le quali Giunti Editore e Usborne Publishing. Hanno pubblicato Piccola storia di una famiglia: perché hai due mamme? e Più ricche di un re! (Lo Stampatello). Questo è il loro primo libro per la casa editrice Prìncipi & Principi.

Cristina Bellemo/Maddalena Gerli,
Sottosopra
© ZOOlibri, Reggio Emilia, 2012
Cristina Bellemo vive a Bassano del Grappa, dove è nata e dove ha sede il suo «laboratorio» creativo, punto di riferimento per la sua attività professionale.  È stata direttrice editoriale della rivista "Blu", vincitrice nelle edizioni 2004 e 2006 del "Premio Cento" (Ferrara). Lavora nell’ambito della comunicazione, curando progetti editoriali dedicati al territorio e promovendo iniziative ed eventi culturali e conduce laboratori di scrittura e di narrazione nelle scuole. Tra il 2006 e il 2009 ha vinto otto premi letterari nazionali e internazionali nell’ambito della letteratura per l’infanzia. Ha due figli e un marito. 

Maddalena Gerli è una giovane illustratrice laureata nel 2008 presso I.E.D. a Milano, città nella quale lavora. Ha ricevuto vari premi nazionali e internazionali, tra i quali l’"Italian Illustration Award" in 2007. È stata selezionata in vari concorsi, tra i quali “Grand Small Works” (F.U.E.L. Collection) a Philadelphia nel 2008, e “Syria Poletti-Sulle ali delle farfalle” nel 2009. Ha inoltre lavorato su vari numeri del magazine d’illustrazione “Unduetrestella”, grazie al quale ha incrociato la strada di ZOOlibri, con la quale esce il suo primo libro.

Il tema dell'identità è uno dei più complessi della storia dell'uomo e di quella del singolo e, insieme, uno dei principi dell'esistenza che andrebbero maggiormente tutelati perché da esso discende moltissimo, tutto il resto verrebbe da dire. È anche uno dei più trattati dalla filosofia, dalla letteratura, dalla medicina e la giurisprudenza, dalla religione e  dalla scienza eppure, quando ci troviamo a viverlo, a spiegarlo a difenderlo, in un'ipotetica scala da 0  a 100 ci collochiamo ancora tristemente vicino al primo antipode invece che al secondo. Verrebbe da chiedersi a volte se, in attesa di una maggior comprensione cognitiva, non fosse il caso intanto di orientarsi verso un pragmatico fare: mostrare, porgere, condividere strumenti e modi di vita così esemplificativi da divenire ispirazione ed esempio per tutti. Questo è tanto più vero e facile se la nostra ferrea applicazione si adopera nell'ambito dei bambini che, essendo pienamente e  naturalmente identitari, si trovano del tutto sprovvisti ma ancora non deboli nel fronteggiare i primi contesti familiari, amicali e sociali che li vorrebbero un po' più uguali gli uni agli altri ma preferibilmente più simili ad alcuni che ad altri. Insomma un bel grattacapo per un essere che potrebbe non avere nessuno di questi problemi a cui invece è richiesto di farci i conti sempre più presto.

Questi tre libri che ho scelto sono ottime soluzioni per questi grattacapi e, se usati in tempo, possono perfino anticiparli. Sono libri che promuovono anche favorevoli congiunture emozionali per un incontro sincero tra adulto e bambino.

Ne Gli Ughi e la maglia nuova, il libro dei geniale Oliver Jeffers, la ricerca della libertà è trova nella conquista dei difficili passi sulla strada delle scelte che solo alcuni, i più arditi e disincantati, hanno il coraggio di compiere.

Mi viene in mente, qui tra gli Ughi, una frase di Erri De Luca che credo di aver letto ne Il peso della farfalla (Feltrinelli) ma mi sto affidando alla solo memoria, la frase diceva più o meno così "in ogni specie sono i solitari a tentare nuove esperienze. Sono una quota sperimentale che va alla deriva".

Gli Ughi sono tantissimi e si somigliano molto anzi...

Oliver Jeffers, Gli Ughi e la maglia nuova,
traduzione ZOOlibri
© ZOOlibri, Reggio Emilia, 2012

ma non lasciatevi ingannare dal solo aspetto esteriore perché quello che contraddistingue gli Ughi è di essere intimamente e impressionantemente uguali...


Oliver Jeffers, Gli Ughi e la maglia nuova,
traduzione ZOOlibri
© ZOOlibri, Reggio Emilia, 2012

Finché un giorno Ruperto decide di compiere un gesto che nessuno prima di lui aveva anche solo pensato di fare ...


Oliver Jeffers, Gli Ughi e la maglia nuova, 
traduzione ZOOlibri© ZOOlibri, Reggio Emilia, 2012

... subito non fu facile ma non passò molto tempo che Ruperto non fosse il solo a volere essere diverso. E forse fu così che non se ne uscì più dall'eterno dilemma.

Olivers Jeffers riesce come pochi a trovare la potenza nella sottrazione. La sua intelligenza e il suo talento planano sui grandi temi della vita con una levità che ho visto appartenere solo ai migliori autori, una strana miscela fatta di intelligenza, ironia, tenerezza e una tenace predisposizione a non curarsi dei luoghi comuni, qualità che contraddistinguono ogni sua opera.

Qualcosa si mette qualcosa si toglie...

Lo sapevate che ogni sera i rinoceronti si levano il corno? A pensarci bene deve essere un problema di praticità.  O almeno così è quello che ci raccontano le autrici di Evelina verde mela. E poi, il corno. I corni dovremmo dire, perché ne hanno uno per ogni giorno della settimana da custodire con grande attenzione. Uno giallo, uno azzurro, uno viola...

M. Dompè/A. Sanmartino/G. Torelli,
Evelina verde mela,
© Prìncipi & Principi, Faella (Ar), 2012 

Una bella mattina però Evelina si alza e non riesce più a trovare il suo corno rosso ciliegia del martedì. Evelina non può uscire senza corno, si vergognerebbe troppo, e indossa quindi per andare al lavoro il corno verde mela del mercoledì che, a dire il vero, le dona moltissimo.

M. Dompè/A. Sanmartino/G. Torelli,
Evelina verde mela,
© Prìncipi & Principi, Faella (Ar), 2012 

Nulla di male se non fosse che TUTTI I RINOCERONTI il martedì indossano il corno rosso ciliegia ed Evelina, come Ruperto, diventa motivo di scandalo non appena esce di casa per non dire che cosa le succede nell'ufficio degli oggetti smarriti dove lavora dove il direttore le fa una bella ramanzina.  

M. Dompè/A. Sanmartino/G. Torelli,
Evelina verde mela,
© Prìncipi & Principi, Faella (Ar), 2012 

Per fortuna il rinoceronte Adalberto, altrettanto distratto, ha indossato con gran disinvoltura il corno giallo del lunedì... 

M. Dompè/A. Sanmartino/G. Torelli,
Evelina verde mela,
© Prìncipi & Principi, Faella (Ar), 2012 

Evelina è così bella che ammaglia tanto da non riuscire a dimenticarla più. 
E lo sguardo che posa su di lei Adalberto ci fa sentire più felici e convinti di essere amati nonostante le nostre stranezze e peculiarità. Evelina verde mela si sentirà unica e non diversa, come tutti gli altri. Noi siamo, prima che consapevoli, visti. E lo sguardo che ci nomina è capace in ogni momento di condurci in paradiso o all'inferno. Imparare a usare quello sguardo verso di noi e verso gli altri con amore comprensione e indulgenza è un esercizio che comincia da piccoli.

Gli abitanti di Sottosopra invece non si sono mai visti. 
Il perché è presto detto: c'erano due paesi, uno in cima alla montagna, l'altro ai piedi della montagna. Il paese in cima si chiamava Paese di SOPRA e quello ai piedi  Paese di SOTTO  e i due paesi erano collegati da una sola stradina che però nessuno mai e poi mai aveva e avrebbe pensato di percorrere. Tanto che gli abitanti di uno come dell'altro estremo nulla sapevano dell'uno e dell'altro.

Cristina Bellemo/Maddalena Gerli,
Sottosopra,
© ZOOlibri, Reggio Emilia, 2012

Nel Paese di SOPRA c'era un SOPRaintendente, si indossavano SOPRAbiti e SOPRASCARPE, era SOPRAffollato e ognuno aveva un SOPRAnnome ed erano spesso SOPRApensiero...

Cristina Bellemo/Maddalena Gerli,
Sottosopra,
ZOOlibri, Reggio Emilia, 2012

Nel Paese di SOTTO invece, governava un SOTTOtenente nessuno prendeva SOTTOgamba le cose, si usavano i SOTTOpiatti e i SOTTOvasi e le signore usavano la SOTTOveste...

Cristina Bellemo/Maddalena Gerli,
Sottosopra,
ZOOlibri, Reggio Emilia, 2012

Un bel giorno, era forse il 23 di febbraio,
accade un evento eccezionale. 
Un bufera di vento, pioggia e coriandoli...
© ZOOlibri, op. cit., 2012

...e fu così che tutto andò SOTTOSOPRA tanto 
che il SOPRAintendente e il SOTTOtenente 
si videro per la prima volta costretti a telefonarsi ...

Cristina Bellemo/Maddalena Gerli,
Sottosopra,
 ZOOlibri, Reggio Emilia, 2012

Oltre ad essere un libro perfetto per essere letto ad alta voce, per l'uso della lingua e la bellezza delle parole, Sottosopra è uno strumento utile per scuotere il pensiero e scombinare gli ordini alto e basso, piccolo e grande, giusto e sbagliato non meno delle abitudini, delle convenzioni e delle convinzioni. Se poi è vero che solo vedendo l'altro riusciamo a vedere noi stessi, alla luce di quello sguardo auspicato più sopra, allora questo libro favorisce una visione libera e incondizionata, quella del tutto possibile e del sempre altrimenti come è e dovrebbe essere sempre la vita di tutti noi.


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