mercoledì 16 ottobre 2013

BEATRICE ALEMAGNA È L'OSPITE D'ONORE DI LUCCA COMICS AND GAMES 2013... MA È ANCHE L'AUTRICE DI UN LIBRO APPENA USCITO, E UN ALTRO QUASI IN ARRIVO, PER I TOPIPITTORI

© foto di Sarah Genovese,
Parigi, giugno 2013

Per chi volesse entrare, o rientrare, nel mondo di Beatrice Alemagna, "Illustr-Autrice" di straordinario talento riconosciuto a livello internazionale (di lei Gavroche ha già parlato qui), questi mesi di fine anno si mostrano particolarmente generosi in proposte e aspettative.


S.G. - Ti autodefinisci una "Illustr-Autrice: cosa significa esattamente?
B.A. - Per me il racconto illustrato è una vera e propria forma di linguaggio, è un tutto unico che nasce dal rapporto intrinseco che esiste tra le illustrazioni e le parole. Per questo mi diverte definirmi "illustr-autrice", cioè pensare che per i miei libri le parole suggeriscano sì delle immagini, ma che a loro volta le miei illustrazioni raccontino delle storie a se stanti. Frammento tratto dall'intervista di Sarah Genovese a Beatrice Alemagna per il catalogo delle mostre di Lucca Comics and Games 2013.

Beatrice Alemagna, Canal St Martin, Parigi,
giugno 2013
© foto di Sarah Genovese
 
Beatrice Alemagna (Bologna, 1973) ha iniziato la sua carriera in Francia nel 1996, dove tutt'ora vive e lavora, e ha all'attivo ormai quasi 30 libri scritti e illustrati con i principali editori del panorama internazionale, tra cui Autrement, Donzelli, Gallimard, Hélium, Phaïdon, Rue du Monde, Seuil jeunesse, Thierry Magnier, Topipittori.

Le sue opere sono tradotte in quasi tutte le lingue del mondo: dal francese all'italiano, dallo spagnolo all'inglese, fiammingo, ceco, sloveno, greco, taiwanese, coreano, portoghese, cinese e giapponese.

Nel 2010 ha vinto il Premio Andersen - Il mondo dell'infanzia come illustratrice dell'anno, doppiando il premio ricevuto a Rueil (Francia) nel 2006. A questi si aggiungono, sempre in Francia, il Chronos Prize (1999), l'Octogones Prize (1998), lo FNAC Prize (1997), il primo premio Figures Futures a Montreuil (1996) e i numerosi riconoscimenti ricevuti al Salone internazionale del libro di Torino (2010), al Bologna Ragazzi Award (2010) e al Book Prize di Taipei (2006) per il libro Un leone a Parigi edito in Italia da Donzelli.



Le sue illustrazioni sono state esposte a Parigi, Bologna, Bordeaux, Charleville, Monaco, Pau, San Paolo, Roubaix, Reims, Cherbourg, Lisbona, Bobigny, Tokyo, Sapporo e Kyoto e le sue illustrazioni sono apparse su "
Les Monde des livres" (Francia), "Elle" (Italia), "Elle" (Francia), "Hamelin" (Italia), "La Repubblica" (Italia), "Epok-Fnac" (Francia), "Varoom" (Inghilterra), "Vogue" (Italia), "Vogue" (Giappone), "Illustration" (Giappone), "Andersen magazine" (Italia), "Télérama" (Francia), "l'Unità" (Italia), "Libération" (Francia).

Ed è suo il manifesto dell'ultimo film di Ascanio Celestini La pecora nera uscito nel 2010 e acclamato in concorso alla 67esima edizione del Festival del Cinema di Venezia.

© Beatrice Alemagna

La prima proposta del suo lavoro di questo ormai fine 2013, che senz'altro non vi sarà scappata, è l'uscita in questi giorni di Buon viaggio, piccolino! per i tipi di Topipittori, pubblicato in edizione originale in Francia da Hélium, il libro che Beatrice dedica, come sempre, ai piccoli e grandi lettori, ma a partire questa volta dai 3 anni di età e di cui ha raccontato genesi, costruzione e pensiero, per sua stessa mano, nel blog della casa editrice italiana. 

Beatrice Alemagna, Buon viaggio, piccolino!,
Topipittori, Milano, 2013

Buon viaggio, piccolino!, segna un nuovo cambiamento artistico, dice Beatrice nel post di presentazione segnalato, dovuto anche al fatto che essere circondata da un bambino, una bambina, ogni giorno diviene una fonte inesauribile e convulsa forma di ispirazione con cui necessariamente fare i conti.

Se dovessi trovare un'ulteriore sintesi, per me perfetta, della definizione che Beatrice offre di se stessa, mi viene in mente un solo termine possibile: narratrice.
E lo dico perché di fronte a questa sua, mi verrebbe da dire continua, tensione al cambiamento mi torna alla mente il significato dell'arte del narrare che è distintivo dello scrivere (con parole o figure) il cui atto diviene definitivo solo se il narratore riesce attraverso di esso a esprimere il senso profondo della propria identità e intimità.
Certo per farlo ci sono regole da rispettare, direbbe Calvino.
Le prime, quelle strutturali, quasi delle vere e proprie architetture, che cambiano anche stilisticamente di libro in libro nel caso di Beatrice, impongono limiti che il narratore decide di affrontare di volta in volta per mettere alla prova se stesso, per permettergli l'espressione più completa di quelle identità e intimità in continua mutazione, nei migliori dei casi.
Poi ci sono altre regole ovviamente, costrutti sostanziali che sono le regole morali, i doveri etici, i pensieri filosofici, che devono rimanere di proprietà dello scrittore, della sua profondità, ove esistano, farsi intrinseci al suo essere persona e trapassare in essenza onesta e leale della sua ispirazione così da acquisire sostanza invisibile nel farsi dell'arte del narrare (soprattutto nella letteratura per l'infanzia ma io direi che vale per tutta la letteratura e le opere artistiche in genere).

Questo per dire che quando Beatrice Alemagna ammette di nutrirsi di inquietudine e di dubbio, di necessità di essere artisticamente infedele a se stessa a ogni nuovo libro, in realtà racconta delle difficoltà e dei valori indispensabili alla ricerca del senso e della perfezione del desiderio e la volontà di narrare.


Desiderio che in Buon viaggio, piccolino! diviene quello di attendere i bambini più piccoli e i loro genitori su quella che riconosciamo essere una delle nostre prime strade che portano all'avventura e che, a pensarci bene, calcheremo ogni giorno per il resto della nostra vita.

Un bambino si prepara alla partenza. 
Non sappiamo dove sta per andare. 
Ma sappiamo che è un posto lontano.



Beatrice Alemagna, Buon viaggio, piccolino!
Topipittori, Milano, 2013

Non c'è avventura che non preveda un viaggio, e ogni viaggio, sempiterno rito iniziatico, richiede una rassicurante preparazione.

I preparativi sono scrupolosi, 
sembrano seguire un rituale preciso, meticoloso, 
che coinvolge la mamma, il papà e perfino il gatto.


Beatrice Alemagna, Buon viaggio, piccolino!
Topipittori, Milano, 2013

... bisognerà procurarsi oggetti 
per affrontare ogni tipo di situazione
 e 
prevedere un abbigliamento adeguato...


Beatrice Alemagna, Buon viaggio, piccolino!
Topipittori, Milano, 2013

... poi, quando tutto sarà finalmente pronto, 
si accenderà il potente motore...

Beatrice Alemagna, Buon viaggio, piccolino!
Topipittori, Milano, 2013

... e via, pronti per partire verso nuove avventure!


Beatrice Alemagna, Buon viaggio, piccolino!
Topipittori, Milano, 2013

Anche in questo nuovo libro, Beatrice Alemagna dimostra di intrattenere un dialogo privilegiato con quella cosa indefinibile che è, e sarà per sempre, l'infanzia. Lo dimostra la sua capacità di comprendere e rispettare la complessità non solo dei momenti fondanti ma anche delle piccole cose della vita.
I margini di queste sue prime pagine dallo sfondo bianco sono infatti arricchiti di tutti quei particolari, che lei dice di aver reso quasi minuscoli, che i bambini amano e che con la loro supervista sono capaci di cogliere, mettere nel bagaglio del loro immaginario e raccontare con estrema precisione, quelle cose che quasi sempre rimangono al margine del campo visivo adulto.
Cose che si faranno immagini, immagini che diverranno ricordi, ricordi che diverranno tracce che potremo tornare a seguire in ogni momento della nostra vita e che, insieme ad altre, ci permetteranno di penetrare il significato nascosto, il sentiero, che ci mostrerà nel tempo la nostra strada nel mondo.
È un albo questo che si distingue anche per una raffinata delicatezza, del pensiero, del racconto, del tratto, della ricerca della misura di una storia che si dipani perfettamente sul delicato filo del rapporto tra genitori e bambino fatto sì di accudimento, vicinanza, protezione, ma che nel chiudere inaspettatamente quella porta dimostra l'impegno profuso nella comprensione profonda del proprio ruolo. Anche quello del lettore nei confronti dell'infanzia.


Studio di Beatrice Alemagna,
Parigi, giugno 2013
© foto di Sarah Genovese

Bon voyage, bébé  ha vinto il concorso della regione Ardèche (centro-sud della Francia), che l’ha scelto per un’operazione chiamata Les bébés aiment les livres. Questo programma prevede un ingente acquisto di copie da parte della municipalità, la quale si occupa di spedire gratuitamente e automaticamente l’albo a tutti i nuovi nati nel 2014 e nel 2015, nella regione.

Seguendo la traccia di Buon viaggio, piccolino!, si arriva alla seconda delle proposte che rendono omaggio in questi giorni nel nostro Paese al suo lavoro. Beatrice Alemagna infatti sarà l'ospite d'onore dell'imminente edizione di Lucca Comics and Games 2013 Festival Internazionale del Fumetto, del Cinema di Animazione, dell'Illustrazione e del Gioco (dal 31 ottobre al 3 novembre), ospite a cui la sezione Lucca Junior dedicherà la grande mostra Beatrice Alemagna, illustr-autrice (curata da Sarah Genovese) che inaugurerà sabato 19 ottobre alle ore 17.30 presso il Palazzo Ducale  di Lucca (più sotto, tutte le INFO).

Anche quest'anno Lucca Junior, dopo aver ospitato le mostre dedicate a Emanuele Luzzati, Andrej Dugin e Olga Dugina, Gianni De Conno, Carll Cneut e Rébecca Dautremer, punta in alto e porta a Palazzo Ducale le tavole originali di Beatrice Alemagna, una delle più apprezzate autrici e illustratrici per ragazzi contemporanee, proponendo una personale inedita che ripercorre le sue principali pubblicazioni italiane e internazionali dal 2006 a oggi. Un viaggio illustrato che accompagna l'evoluzione creativa e personale dell'artista bolognese che fin dai suoi primi libri ha saputo raccontare la complessità delle emozioni, il mondo interiore dei suoi personaggi e la bellezza della diversità con profondità e leggerezza, un tratto sempre nuovo e una costante voglia di sperimentare e rinnovarsi.

All'interno della mostra piccoli e grandi appassionati potranno così seguirne una parte significativa del percorso artistico che partirà da Un Lion à Paris (Autrement Jeunesse 2006/Un leone a Parigi, Donzelli, 2009)...


Beatrice Alemagna, Un leone a Parigi,
Donzelli Editore, Roma, 2009

Beatrice Alemagna, Un leone a Parigi
Donzelli Editore, Roma, 2009

Tavola originale, Un leone a Parigi,
© Fonds Heure Joyeuse Patrimoine / 

Médiathèque du Carré Saint Lazare di Parigi
(foto di Sarah Genovese)

... passerà per Oméga et l’ourse (Editions du Panama 2008/Éditions des Grandes Personnes 2012)...

Beatrice Alemagna/Guillaume Guéraud, Oméga et l'ourse,
Editions du Panama, Paris, 2008

Beatrice Alemagna/Guillaume GuéraudOméga et l'ourse,
Editions du Panama, Paris, 2008

Tavole originali, Oméga et l'ourse,
© Beatrice Alemagna
(foto di Sarah Genovese)

 ... si fermerà a riflettere su Che cos'è un bambino? (Topipittori, 2008)...



Beatrice Alemagna, Che cos'è un bambino?,
Topipittori, Milano, 2008

Beatrice Alemagna, Che cos'è un bambino?,
Topipittori, Milano, 2008

Tavole originali, Che cos'è un bambino?,
© Beatrice Alemagna
(foto di Sarah Genovese)

... entrerà tra le inaspettate pagine di Jo singe garçon (Autrement jeunesse, 2010)...

Beatrice Alemagna, Jo singe garçon,
Autrement Jeunesse, Paris, 2010

Beatrice Alemagna, Jo singe garçon,
Autrement Jeunesse, Paris, 2010

Tavola originale, Jo singe garçon,
© Beatrice Alemagna
(foto di Sarah Genovese)

... e ne uscirà per immergersi in quelle di La gigantesque petite chose (Autrement Jeunesse 2011/Donzelli Editore, 2011)...


Beatrice Alemagna,
La gigantesca piccola cosa,
Donzelli Editore, Roma, 2011

Beatrice Alemagna,
La gigantesca piccola cosa,
Donzelli Editore, Roma, 2011

Tavola originale, La gigantesca piccola cosa,
© Beatrice Alemagna

(foto di Sarah Genovese)

... fino ad arrivare all'anteprima del nuovissimo albo di prossima pubblicazione per Topipittori, dal titolo provvisorio Storti, brutti e malfatti, che vedrà la luce la prossima primavera in occasione della Bologna Children's Book Fair...

S.G. - L'ultimo libro che uscirà per i Topipittori, e di cui abbiamo in mostra alcune tavole in anteprima, ha portato forse ad un ulteriore cambiamento stilistico. Ci puoi raccontare in che direzione? 
B.A. - Il mio ultimo libro per i Topipittori rappresenta un momento di passaggio. È un libro che ho fatto pensando ai bambini e alla loro voglia di divertimento. In passato ho fatto libri a volte anche pesanti, adesso sono in una fase di leggerezza e questo è un libro molto leggero, che però porta con sé anche una riflessione. Ecco, se c'è qualcosa che accomuna i miei lavori, qualcosa che torna sempre, è il fatto che ogni libro ha tentato di raccontare qualcos'altro oltre alla storia. In ognuno c'è una seconda e una terza lettura, ed effettivamente il nuovo libro racconta il mio pensiero in altro modo. Per me è un vero e proprio passaggio, un salto rispetto a quello che ho fatto prima.
Frammento tratto dall'intervista di Sarah Genovese a Beatrice Alemagna per il catalogo delle mostre di Lucca Comics and Games 2013.

Si ringraziano i Topipittori
per l'anteprima dell'illustrazione del prossimo libro di Beatrice Alemagna
 (primavera 2014)


Come si esce dai libri e da una mostra di Beatrice Alemagna?

Non posso parlare per tutti, ma io ne esco ancora una volta ebbra di emozioni estetiche e polisemiche, consapevole di essere stata a un passo dal catturare quella forza misteriosa che appartiene ai suoi lavori capace di scuotere l'Immaginario, ma di non essere, per fortuna, riuscita ancora a catturarla.
Con in mente, però, un pensiero di Paul Valéry che lessi, e più dimenticai, ne "Il narratore" di Walter Benjamin:

«L'osservazione artistica - scrive a proposito di un'artista la cui opera consiste in figure ricamate in seta - può toccare una profondità quasi mistica. Gli oggetti che essa investe perdono i loro nomi. Ombre e luci formano sistemi e presentano problemi affatto speciali, che non rilevano di nessuna scienza, né procedono da nessuna prassi, ma acquistano tutta la loro esistenza e il loro valore da certi accordi signolari fra l'anima, l'occhio e la mano di chi è nato per coglierli in sé e per produrli a se stesso».

Walter Banjamin poi, come nel suo impareggiabile stile, proseguì quelle parole in modo ineccepibile, chiedendosi «se il rapporto che il narratore ha con la sua materia, la vita umana, non sia anch'esso un rapporto artigianale. Se il suo compito non sia proprio quello di lavorare la materia prima delle esperienze - altrui e proprie - in modo solido, utile e irripetibile».
Per i bambini i libri, come tutto il resto, rappresentano delle cose ben diverse da quello che appaiono agli adulti. Sanno coglierli con l'occhio, l'anima e continuarli con la mano, ma sono anche per loro a dal primo momento, proprio come per il narratore, compagni solidi, utili e irripetibili... per tutta la vita.

INFO


BEATRICE ALEMAGNA, ILLUSTR-AUTRICE
Mostra a cura di Sarah Genovese

19 ottobre – 3 novembre 2013
Palazzo Ducale, Cortile degli Svizzeri – Lucca
Orari: ore 10.00-13.00 / 15.00-19.00 (dal 20 al 30 ottobre)


ore 9.00 – 19.00 (dal 31 ottobre al 3 novembre) 
Ingresso gratuito

GLI APPUNTAMENTI CORRELATI:

Dal 19 al 28 ottobre (su prenotazione)
Palazzo Ducale, Cortile degli Svizzeri – Lucca
Letture animate all'interno della mostra, a cura di Eugenia Pesenti.
Ingresso gratuito

Sabato 2 novembre ore 15.00
Pad. Lucca Junior – Cortile degli Svizzeri
Beatrice Alemagna incontra il suo pubblico
Ingresso con biglietto Lucca Comics and Games.

Sabato 2 novembre ore 16.30
Pad. Lucca Junior – Cortile degli Svizzeri
Beatrice Alemagna autografa i suoi libri presso lo stand della Libreria Cuccumeo
Ingresso con biglietto Lucca Comics and Games.


2 commenti:

  1. Sono riuscita ad andare a Lucca,giornata fredda,pioggia e fila alle casse chilometrica;poi il privilegio di vedere le tavole originali di Beatrice Alemagna e di ascoltare la sua intervista assieme a Giovanna Zoboli...che emozione!Grazie

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    1. Sai Paolina, purtroppo non sono riuscita a partecipare a questa edizione, ma conosco bene l'atmosfera di Lucca Comics, un'esperienza assolutamente da fare. Poi, Lucca Junior l'ho vista nascere e, con gioia, crescere ogni anno di più sotto la direzione di Sarah Genovese, ma credo che la mostra di Beatrice Alemagna e l'intervista con Giovanna Zoboli siano la migliore testimonianza della qualità della manifestazione. Grazie a te!

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