Non sarò mai grata abbastanza alla casa editrice La Margherita per averci fatto questo che considero regalo di Natale meraviglioso.
Avere tra le mani una nuova interpretazione di un Maestro come Roberto Innocenti di una delle fiabe più significative, la fiaba per eccellenza, la più conosciuta al mondo, è davvero emozionante.
Non riuscirò a esaurire il discorso sull'opera di Roberto Innocenti nello spazio di questo post. Vincitore di numerosi premi internazionali, quali il "Golden Apple", la "Biennale of Illustrators Bratislava" (nel 1985), una "Notable Book citation", "American Library Association (ALA)", una "Honor Book citation", "Boston Globe-Horn Book", il "Mildred L. Batchelder Award", "ALA", tutti nel 1986, per Rose Blanche. Per Le Avventure di Pinocchio, ha ricevuto invece una "Kate Greenaway Medal Highly Commended citation", British Library Association, nel 1988. Mentre, per A Christmas Carol ha ricevuto una "Best Illustrated citation", New York Times, e la "Kate Greenaway Medal Commended citation", entrambe nel 1990 e una "Golden Apple", nel 1991. Innocenti è il primo artista italiano a essere insignito del prestigioso "H. C. Andersen Award" nel 2008 per il suo contributo all'illustrazione per l'infanzia.
Lo studio della sua opera richiede quindi uno spazio dedicato e un'ermeneutica complessa.
Lo studio della sua opera richiede quindi uno spazio dedicato e un'ermeneutica complessa.
In un certo senso, questo spazio limitato mi offre però l'opportunità, per chi non avesse ancora avuto modo di frequentare i suoi libri, di scrivervi alcuni suoi titoli pubblicati anche in Italia. Con la convinzione che l'occasione offerta dall'incontro diretto con le sue opere, come sempre in arte, sia un impatto di tale consapevolezza ed emozione che nessun lavoro critico, o di presentazione del suo lavoro, potrà mai ricreare. La cosa di cui mi dispiaccio, e per me vi assicuro incomprensibile, è che diversi suoi titoli sono al momento fuori catalogo. Non conosco i motivi che stanno dietro a questa mancanza editoriale, però un desiderio sarebbe conoscerli per mettermi il cuore in pace visto che quando presento i suoi libri nel corso delle mie lezioni, e non solo, sono molto richiesti e non credo sia un caso. Comunque io ve ne metto alcuni pubblicati in Italia così, in un modo o nell'altro, potete trovarli e poi non limitatevi a questo e cercate anche i suoi libri pubblicati dalla casa editrice americana Creative Editions (in ibs o amazon li trovate), la sua casa editrice d'elezione dagli esordi degli anni Ottanta. Ricordo che i suoi libri arrivarono in Italia per mano di Alfredo Stoppa, illuminato libraio ed editore dell'indimenticabile C'era una volta e ora scrittore di libri per l'infanzia.
I titoli, dunque: Cappuccetto e altri racconti, C. Perrault, Giunti (1970), Sussi e biribissi, Salani (1975), Bagliori a Oriente (1979) ora La Margherita (2009), Cenerentola (1983) ora La Margherita (2007), Rosa Bianca (1985) ora La Margherita (2006), Le avventura di Pinocchio (1988) ora La Margherita (2005), Un canto di Natale (1989) ora La Margherita (2005), Lo schiaccianoci (1996) ora La Margherita (2008), Il gigante egoista di Oscar Wilde (1999) e L'usignolo e la rosa (2000) Zanasi, L'ultima spiaggia (2000) ora La Margherita (2005), Leda e il mago di E. Detti, Fatatrac (2002), La storia di Erika (2003) ora La Margherita (2005), Era calendimaggio di Angela Nanetti (2004) ora L'amor segreto Motta Junior (2009), Fienili Prìncipi e Principi (2010), Casa del tempo La Margherita (2010), L'isola del tesoro di R. L. Stevenson Prìncipi e Principi (2012).
I titoli, dunque: Cappuccetto e altri racconti, C. Perrault, Giunti (1970), Sussi e biribissi, Salani (1975), Bagliori a Oriente (1979) ora La Margherita (2009), Cenerentola (1983) ora La Margherita (2007), Rosa Bianca (1985) ora La Margherita (2006), Le avventura di Pinocchio (1988) ora La Margherita (2005), Un canto di Natale (1989) ora La Margherita (2005), Lo schiaccianoci (1996) ora La Margherita (2008), Il gigante egoista di Oscar Wilde (1999) e L'usignolo e la rosa (2000) Zanasi, L'ultima spiaggia (2000) ora La Margherita (2005), Leda e il mago di E. Detti, Fatatrac (2002), La storia di Erika (2003) ora La Margherita (2005), Era calendimaggio di Angela Nanetti (2004) ora L'amor segreto Motta Junior (2009), Fienili Prìncipi e Principi (2010), Casa del tempo La Margherita (2010), L'isola del tesoro di R. L. Stevenson Prìncipi e Principi (2012).
Avvicinatevi bambini, e vi racconterò una storia intessuta d'incanti.
I giocattoli possono essere passatempi divertenti.
Ma una buona storia è pura magia. E non c'è momento migliore
di quando la pioggia bussa alla finestra.
© Cappuccetto Rosso, una fiaba moderna, op. cit., 2012
La storia che racconta qui Innocenti, per mano del testo di Aaron Frisch (editor e autore di numerosi libri per bambini e ragazzi) e nella traduzione di Luigi Dal Cin (prolifico scrittore italiano di letteratura per l'infanzia tradotto in molti Paesi), attraverso la voce di una magica nonnina, è quella di una Cappuccetto Rosso contemporanea, Sofia, una bambina che vive il mondo di oggi con tutte le sue ombre e insidie.
La foresta che abita Sofia, fatta di cemento e mattoni, è quella di un quartiere popolare di una grande metropoli.
Roberto Innocenti è artista consapevole e nella sua intera opera, anche nell'interpretazione di classici quali Pinocchio e Alice, troverete sempre l'espressione dei valori che lo hanno guidato nel corso di una vita. Innocenti insieme al suo lavoro ci consegna il suo sguardo di uomo, d'artista, sul mondo.
È un narratore eccelso, ha sempre un punto di vista da cui far partire un racconto o la sua interpretazione visiva. Insomma, Innocenti qualunque cosa racconti mette la "camera" in un preciso punto, e solo lui la sa mettere così, come un grande regista.
Le sue tavole, al di là della bellezza e della minuta e fedele ricostruzione dello scenario che raccontano, atmosfere, architetture, colori, dettagli, tutto è frutto di uno studio che nulla lascia al caso, sono dominate dal dichiarato pensiero politico, civile e morale del loro autore.
Nella fiaba moderna di Innocenti sono presenti tutte le funzioni di quella classica: la bambina dal cappotto rosso con cappuccio cucito da mani famigliari, la mamma, l'amata nonna indisposta, un cestino riempito di biscotti, arance e miele che qui diventa zaino...
... una strada maestra da percorrere e la raccomandazione della mamma di non lasciarla MAI, quella strada, una giungla ormai tappezzata da manifesti pubblicitari che invadono i nostri occhi ogni giorno e che promuovono, insistenti, il degrado dei nostri tempi come fosse oro. In questo delirio caotico svetta su una vecchia motoretta un equivoco Babbo Natale mentre dai carrelli della spesa delle persone che corrono in fila si intravede la cima verde di qualche abete, a dirci il tempo dello svolgimento di questa storia.
È un'umanità dolente e sofferente quella che viene mostrata in queste pagine, sovrastata dalle scritte e tatuata dai marchi della deriva consumistica. Le vetrine che osserva Sofia sono dei veri orrori, invece che delle meraviglie, e su tutto veglia il faccione di un politico in piena campagna elettorale che assomiglia mostruosamente, guardate un po', al nostro Berlusconi.
Un cielo cupo preannuncia una tempesta in grado di garantire un cambio di scena del racconto... e l'attrazione per una vetrina di incanto e spavento che porterà Sofia a compiere una fatale distrazione... a perdersi nella foresta...
... e poi ci sono i lupi che indossano non il pelo ma neri cappotti di pelle, sempre di animali si tratta, che rimandano anche all'immagine di quei lupi mostruosi di germanica memoria, dunque umani, figure reiterate di un antico dramma infantile purtroppo sempre attuale.
In questa superba interpretazione moderna della storia, l'autore segue ancora una volta come fece nel 1970 la versione di Perrault, più complessa e dal finale problematico (come altre diverse interpretazioni del XVII e XVIII secolo) rispetto a quella dei Grimm, la più nota. Ma una storia che si rispetti, un grande narratore, ha sempre un finale alternativo pronto per i suoi lettori. E Roberto Innocenti lo sa.
Info e contatti
Per i contributi e le immagini qui riportati si faccia riferimento alle fonti e al © Copyright indicati sotto ciascuno di essi.
Roberto Innocenti è l'ospite d'onore di Le immagini della fantasia la 30° Mostra Internazionale dell'Illustrazione per l'Infanzia.
Potete trovare qui il programma completo de (Sarmede, Palazzo Municipale). La mostra sarà aperta fino al 23 dicembre e dal 5 gennaio al 20 gennaio 2013.
Potete trovare qui il programma completo de (Sarmede, Palazzo Municipale). La mostra sarà aperta fino al 23 dicembre e dal 5 gennaio al 20 gennaio 2013.
Fondazione Mostra Internazionale d'Illustrazione per l'Infanzia Štěpán Zavřel
c/o Casa della Fantasia
Via Marconi, 2 - 31026 Sàrmede (Treviso) - Italia
Tel. +39 0438 959582
Fax. +39 0438 582780
www.sarmedemostra.it
info@sarmedemostra.it
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Skype: mostra.sarmede
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